Disturbo d ansia al consultorio
Cari dottori buonasera. Vi espongo brevemente il mio problema. Sono una donna di 30 anni e da una vita soffro d ansia. Da piccola ho subito abusi sessuali da parte di un mio parente e ho sempre seppellito il trauma dentro di me parlandone solo con la mia compagna che sta al mio fianco da quattro anni. A parte gli abusi ho subito anche atti di bullismo a scuola e in generale. Ho iniziato a lavorare all'età di 17 anni e a caricarmi di stress continuo anche per quanto riguarda i problemi finanziari in famiglia. Non sono mai riuscita a capire dove "milita" il mio orientamento sessuale. Ho un caos pazzesco nella mia testa, ho un'ansia tremenda,attacchi di panico, sono a tratti paranoica, ipocondriaca come nessun'altra e il futuro mi spaventa ogni giorno di più. Ora mi domandavo una situazione come la mia richiede un intervento in un centro di igiene mentale o posso rivolgermi anche semplicemente al consultorio? Grazie mille per l'ascolto
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Gentile utente,
può sicuramente iniziare con un consulto/valutazione presso lo Psicologo del Consultorio, in modo da avere anche una diagnosi.
Se occorresse qualche altro approfondimento, ad esempio una visita psichiatrica nel caso ci fosse la necessità di farmaci, saranno loro ad effettuare l'invio.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
In caso di disturbi persistenti (non conosciamo però la diagnosi dello psichiatra)
psicoterapia + farmacoterapia sembrano essere l'accoppiata vincente, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
Se i farmaci Le sono stati prescritti,
saranno stati ritenuti necessari...
Forse assumendoli si sarebbe "risparmiata" un anno pesante psicologicamente.
Saluti cari.
[#4]
Ex utente
Dottoressa capisco che i farmaci sarebbero stati utili ma nel mio caso ho avuto una paura terribile perché mentre li assumevo dopo una lite furibonda con mio fratello e ho avuto dei potenti pensieri suicidi, una situazione mai provata prima. Ho "indagato" e ho scoperto che gli psicofarmaci possono scatenare pensieri suicidi e da qui la mia scelta di interromperne l'uso
[#5]
Gentile utente,
i pensieri suicidi possono esserci con o senza psicofarmaci;
se nel caso Suo siano stati da collegare all'assunzione di "quel" particolare farmaco avrebbe dovuto essere richiesto allo psichiatra, per eventualmente sostituire il farmaco.
In ogni caso ora inizia con lo Psicologo,
cioè da un altro punto di vista.
Le auguro un buon percorso.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 12/02/2018.
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