Relazione finita... ancora prima di iniziare
Buongiorno a tutti Voi,
sento necessità di scrivere perchè è da due giorniche non faccio che arrovellarmi e vorrei capire qualcosa in più. Se possibile.
Conosco questo programmatore/musicista due mesi fa e da lì è un escalation in positivo; da subito mi chiede il numero, ci si sente quotidianamente, ci si vede nel fine settimana (abitiamo a 60 km di distanza). Molto dolce e affettuoso, c'è feeling in tutti i campi. Afferma che vuol far sul serio.Mi presenta gli amici, la nipote adorata, la cognata.Mi dice subito del suo disturbo bipolare di tipo 2, che prende i farmaci ed è sotto controllo. Non fa psicoterapia.
Unica discussione una sera in cui, complice una mia settimana al lavoro di inferno e un lutto in famiglia, reagisco male ad una sua uscita sul fatto del metter la musica in primo piano, a discapito anche del vedersi. Ma finisce dopo poco, dopo un sentito chiarimento. Almeno all,apparenza.
Ha avuto due o tre episodi brevi di down, durati poco a cui son stata presente e ho dato il mio sostegno per come potevo.
L'altro giorno, dopo aver dormito ancora abbracciati la notte, nella sua città, mi dice che vuol troncare perchè non è scattata la scintilla e non riesce a star con qualcuno se non è innamorato. ( dopo 2 mesi? )
Mi fa l'esempio della sua "ex" con cui è stato un anno (fidanzata anche con un altro da 5 anni); diceva che con lei era un amore totalizzante per la prima volta in vita sua ( neanche con la ex moglie è ststo così, matrimonio durato due anni) e che con me non era scattato ciò.
Mi è arrivata una tramvata sulla testa, non me lo aspettavo mai più. Stavo iniziando a prendermi d lui. Negli ultimi giorni non mi mandava i cuori ma telefonate e messaggi sempre presenti; avevo captato un vago distacco, ma lo associavo ai problemi di salute della madre e comunque non mancavano le dimosyrazioni di affetto.
Eppure dice che ci pensava da due o tre settimane, che ha voluto aspettare per vedere se era solo un momento.
Ora son qua con mille punti di domanda... e su di me e sul suo comportamento.
Avrei bisogno di pareri,se possibile. Grazie a tutti.
sento necessità di scrivere perchè è da due giorniche non faccio che arrovellarmi e vorrei capire qualcosa in più. Se possibile.
Conosco questo programmatore/musicista due mesi fa e da lì è un escalation in positivo; da subito mi chiede il numero, ci si sente quotidianamente, ci si vede nel fine settimana (abitiamo a 60 km di distanza). Molto dolce e affettuoso, c'è feeling in tutti i campi. Afferma che vuol far sul serio.Mi presenta gli amici, la nipote adorata, la cognata.Mi dice subito del suo disturbo bipolare di tipo 2, che prende i farmaci ed è sotto controllo. Non fa psicoterapia.
Unica discussione una sera in cui, complice una mia settimana al lavoro di inferno e un lutto in famiglia, reagisco male ad una sua uscita sul fatto del metter la musica in primo piano, a discapito anche del vedersi. Ma finisce dopo poco, dopo un sentito chiarimento. Almeno all,apparenza.
Ha avuto due o tre episodi brevi di down, durati poco a cui son stata presente e ho dato il mio sostegno per come potevo.
L'altro giorno, dopo aver dormito ancora abbracciati la notte, nella sua città, mi dice che vuol troncare perchè non è scattata la scintilla e non riesce a star con qualcuno se non è innamorato. ( dopo 2 mesi? )
Mi fa l'esempio della sua "ex" con cui è stato un anno (fidanzata anche con un altro da 5 anni); diceva che con lei era un amore totalizzante per la prima volta in vita sua ( neanche con la ex moglie è ststo così, matrimonio durato due anni) e che con me non era scattato ciò.
Mi è arrivata una tramvata sulla testa, non me lo aspettavo mai più. Stavo iniziando a prendermi d lui. Negli ultimi giorni non mi mandava i cuori ma telefonate e messaggi sempre presenti; avevo captato un vago distacco, ma lo associavo ai problemi di salute della madre e comunque non mancavano le dimosyrazioni di affetto.
Eppure dice che ci pensava da due o tre settimane, che ha voluto aspettare per vedere se era solo un momento.
Ora son qua con mille punti di domanda... e su di me e sul suo comportamento.
Avrei bisogno di pareri,se possibile. Grazie a tutti.
[#1]
Gentile Utente,
Lei si pone mille domande sul proprio comportamento... probabilmente non ha ben calcolato dall'inizio che questo ragazzo soffre a causa di un disturbo ben serio, che Lei ha forse sottovalutato.
Davanti a crisi del genere, c'è ben poco che Lei possa fare, anche il fatto di non sentirsi preso dopo poche settimane di frequentazione mi pare piuttosto insolito, ma contestualizzato in una situazione di fragilità come quella di cui Lei parla.
In passato, tuttavia, ci aveva già scritto per lo stesso problema. Dico bene?
Lei si pone mille domande sul proprio comportamento... probabilmente non ha ben calcolato dall'inizio che questo ragazzo soffre a causa di un disturbo ben serio, che Lei ha forse sottovalutato.
Davanti a crisi del genere, c'è ben poco che Lei possa fare, anche il fatto di non sentirsi preso dopo poche settimane di frequentazione mi pare piuttosto insolito, ma contestualizzato in una situazione di fragilità come quella di cui Lei parla.
In passato, tuttavia, ci aveva già scritto per lo stesso problema. Dico bene?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie dottoressa,
in passato scrissi, si, tre anni fa, ma per una situazione diversa. Ad ogni modo sempre per una questione relazionale.
Confesso di non essermi accorta di questa fragilità... o meglio... ho prestato attenzione agli atteggiamenti, ai discorsi ma mi pareva più "saldo", forte del curarsi.
Non conoscevo il disturbo in prima persona, ho cercato di documentarmi ulteriormente anche parlandone con chi competente.
Dice che è contestualizzato nella situazione... può spiegarmi, gentilmente?
Grazie
in passato scrissi, si, tre anni fa, ma per una situazione diversa. Ad ogni modo sempre per una questione relazionale.
Confesso di non essermi accorta di questa fragilità... o meglio... ho prestato attenzione agli atteggiamenti, ai discorsi ma mi pareva più "saldo", forte del curarsi.
Non conoscevo il disturbo in prima persona, ho cercato di documentarmi ulteriormente anche parlandone con chi competente.
Dice che è contestualizzato nella situazione... può spiegarmi, gentilmente?
Grazie
[#3]
Intendo dire che non è facile stare accanto ad una persona con una patologia così pesante. Spesso gli stessi parenti ed operatori sanitari sono sfiniti davanti a problematiche del genere. La cura farmacologica è imprescindibile.
Magari Lei che scrive ha commesso degli errori, ma non starei qui a spaccarmi la testa per cercare di capire che cosa non è andato per il verso giusto, perchè stiamo parlando di un partner con serie difficoltà.
Vero è che se ogni storia manifesta problemi relazionali, è il caso di porsi qualche domanda sul medesimo epilogo...
Che ne pensa?
Magari Lei che scrive ha commesso degli errori, ma non starei qui a spaccarmi la testa per cercare di capire che cosa non è andato per il verso giusto, perchè stiamo parlando di un partner con serie difficoltà.
Vero è che se ogni storia manifesta problemi relazionali, è il caso di porsi qualche domanda sul medesimo epilogo...
Che ne pensa?
[#4]
Utente
Assolutamente si.... ed è, in realtà, quello che mi fa stare molto male. Ho la consapevolezza delle mie modalità, di ciò che scatta ecc. ma non riesco ancora ad evitare certi atteggiamenti disfunzionali.
Son in terapia da tempo, ho visto già notevoli miglioramenti in particolare negli altri ambiti. In quello relazionale zoppico ancora un pò e la cosa mi fa rabbia e paura al tempo stesso. Rabbia verso me stessa e paura di non uscirne.
Mi sento demotivata a volte.
Son in terapia da tempo, ho visto già notevoli miglioramenti in particolare negli altri ambiti. In quello relazionale zoppico ancora un pò e la cosa mi fa rabbia e paura al tempo stesso. Rabbia verso me stessa e paura di non uscirne.
Mi sento demotivata a volte.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 12/02/2018.
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