Accettare i tradimenti del marito

Gentili dottori,
sono una donna felicemente sposata da quasi dieci anni con uno splendido bambino di 4 anni. Una famiglia normale dietro cui come in tutte le famiglie normali si nascondono le cose più strane. Almeno così credo io.
La mia situazione è questa. Mio marito ha da tempo diverse relazioni extraconiugali. All'inizio del nostro rapporto la cosa mi feriva poi progressivamente ho imparato ad accettarla come una parte del suo carattere. Una parte non sempre piacevole ma complessivamente accettabile. Lui è sempre stato sincero con me ed ho sempre saputo delle sue relazioni. Nel corso del tempo ho anche conosciuto alcune delle sue amanti, di qualcuna sono diventata amica, con un'altra l'ho visto in azione. Con una delle sue amiche e il suo ignaro marito siamo diventati amici di famiglia con tanto di cene a casa in quattro. Come ho detto mio marito mi racconta oramai tutto, anche i dettagli più intimi se glielo chiedo. Alcune volte ridiamo insieme, altre volte gli chiedo di farmi vedere come fanno etc. Oramai molto raramente (forse mai se giudico gli ultimi due anni) sono infastidita. Come ho detto per me è una parte della sua personalità che condivide con me e lo rende felice. E mi fa sentire unica. Credo anche che grazie a questa mi disponibilità la nostra vita sessuale continua ad essere eccellente sempre ricca di desiderio e di spunti.
Vi starete chiedendo se anche io ho relazioni extraconiugali. La risposta è non più. All'inizio quando ero più ferita ho restituito a mio marito pan per focaccia e lui ha accettato la cosa. Poi nel corso del tempo ho capito che era una cosa che non mi interessava e che lo facevo solo per mantenere un presunto equilibrio. Quindi da diversi anni sono una moglie fedele e felicemente cornuta.
È successa però una cosa inattesa. Una sera mio marito è uscito con una delle sue amanti e come al solito ha scelto un locale fuori dai nostri giri abituali. Il caso ha voluto che lo vedesse una mia amica in atteggiamenti molto espliciti. La mia amica è subito venuta a raccontarmi tutto e io non ho potuto fare a meno di dirle che ne ero a conoscenza e spiegarle come funziona il rapporto con mio marito. Lei ha iniziato a dirmi che non è una cosa normale e che dovrei parlarne con uno psicologo.
Mi sono venuti dei dubbi ed ho una grande paura che la mia amica ne vada a parlarne in giro. Potrebbe essere solo un problema con lei ma poichè ho questa paura mi chiede se dietro non si nasconda davvero un problema.
Cosa ne pensate?
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

troppo fiduciosa verso l'amica...!

Gli equilibri su cui si regge una coppia sono sottili e molto personali,
e quello della Vostra coppia ancor più della media statistica.
Quindi è possibile che chi dall'esterno guarda la situazione con occhio giudicante:
"..Lui è sempre stato sincero con me ed ho sempre saputo delle sue relazioni.."
".. E mi fa sentire unica. Credo anche che grazie a questa mi disponibilità la nostra vita sessuale continua ad essere eccellente sempre ricca di desiderio e di spunti..."
non possa che rimanere sconcertato.

Una prima conclusione, dunque, è che la vita della coppia si basa su un equilibrio delicato che va difeso da sguardi indiscreti, sia pure (o ancor più) da parte delle "amiche".
Che poi i segreti possano essere scoperti è un rischio che si corre ogni giorno, occorre tenerlo ben presente.

Riguardo all'equilibrio che avete trovato Voi,
si ritiene che frequentemente le/gli amanti servano a tenere in piedi il matrimonio.
Noi da qui non possiamo sapere se è così anche nel caso Vostro.
Non sappiamo neppure se uno di Voi abbia pagato o stia pagando dei prezzi importanti in termini di umiliazioni e sofferenze o altro.
Al momento attuale tale trasgressione rappresenta una complicità tra di Voi,
ed è stata rivestita di un significato erotico.
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html
Per ora non si chieda di più, nè fin quando si definirà "una donna felicemente sposata".

PER CHI CI LEGGE:
sappia che non è una soluzione generalizzabile, nè semplice da tenere in piedi.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr. Fabrizio Mardegan Psicologo 9 3
Gentile utente,

molte cose che la società ritiene normali in realtà non lo sono. Sono ritenute normali perché coinvolgono una larga percentuale della popolazione, ma questo non significa che siano cose giuste (e questo ce lo insegna molto bene la storia).
L'equilibrio che avete trovato nella coppia era un segreto solo vostro. Il fatto che una sua amica lo abbia "scoperto" mette in qualche modo in pericolo la sua onorabilità nei confronti degli altri. La paura che sorge è che, come ha detto lei, questa amica vada a parlarne in giro e che chi lo viene a sapere condanni la vostra condotta come sbagliata e deprecabile.
Essere condannati dal gruppo scatena una forte angoscia in quanto il nostro cervello primitivo ci "fa sapere" che essere rifiutati e condannati dal gruppo stesso poteva significare la morte in età antiche. Oggi non significa la morte ma certamente può portare all'esclusione sociale e alla diffusione di pensieri ed azioni negative e di disprezzo nei nostri confronti.
Comunque questo doveva accadere prima o poi. Non poteva rimanere un segreto celato per sempre. E' a mio parere un chiaro segnale che indica che è stato raggiunto il punto nel quale non si può più evitare di affrontare la situazione. Ossia capire e affrontare le cause sottostanti che hanno portato a dover mantenere un segreto e ad avere eccessivo timore per il proprio benessere personale che lo stesso venga "scoperto" dal gruppo.

Dr. Fabrizio Mardegan - Psicologo

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

a prescindere da quanto Le riferiscono altri (e da quanto noi stessi qui potremmo dirLe) per Lei le cose vanno davvero bene così, oppure quanto accaduto con la Sua amica sta facendo riemergere quella parte di fastidio che nel tempo ha soffocato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Utente
Utente
Non saprei dire. Nel corso del tempo credo di aver capito che la mia sofferenza iniziale dipendeva principalmente dalle convenzioni sociali sulla fedeltà sessuale. Ragionandoci sopra ho fatto mia l'idea che la mia felicità nel rapporto non poteva essere sottomessa ai giudizi degli altri.
Mi sento in modo simile a una persona omosessuale che nasconde le sue preferenze. Adesso uno dei miei pensieri è quello di fare "coming out" in modo più esplicito non come semplice confidenza a un'amica. Però ne ho un po' paura.
Ovviamente ne sto parlando con mio marito che condivide le mie stesse perplessità.
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

deciderete insieme come gestire queste Vostre peculiarità.

Se ad un certo punto non saprete cosa e come fare,
oppure se sarete incerti,
chiederete aiuto au uno/a Psicologo/a psicoterapeuta.

Saluti cordiali.
[#6]
Utente
Utente
Volevo aggiungere una riflessione.
Qui il problema nel fare coming out è che io passo per cornuta e mio marito alla fine per quello figo.
A parti invertite io passerei da zoccola e lui da povero uomo maltrattato.
Sento che alla fine il problema vero è il ruolo di noi donne nella società.

Grazie a tutti per gli spunti di riflessione. Per ora lasciamo decantare la cosa.
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Il problema nel fare coming out è anche la ricaduta sul figlio...

"Lasciare decantare la cosa": saggia riflessione.

Saluti cordiali.