Depressione causata da anoressia

Buonasera,

chiedo un sincero parere e qualche consiglio sulla situazione che sto vivendo con la mia ragazza.
Io e lei ci frequentiamo da 10 mesi e stiamo insieme da 3 circa. Ha avuto diverse esperienze prima di me ma dice che è la prima volta che affronta una relazione in modo così aperto. Mi ha confidato di soffrire di depressione e dice di stare male da quando è piccola, non ricorda quando è cominciato. Dice che in 4 elementare era cicciottella, alta e si sentiva diversa e non accettata dagli altri, per questo ha cominciato a tagliarsi; alle medie pesava 40 kg perchè ci sono stati episodi riconducibili all'anoressia fino a quando non è stata scoperta dai suoi genitori che hanno cominciato a obbligarla a mangiare. Non so bene come si sia evoluta la cosa ma ora ne parla come se fosse superata, nonostante sia convinta che non si guarisca mai dall'anoressia. Ha smesso di tagliarsi solo alle superiori, per il suo ex ragazzo.

I primi mesi non c'è stato niente di strano, è cominciato tutto da circa 5 mesi, quando si sono manifestati sbalzi d'umore molto pesanti: da una litigata anche innocua si passava a toni pesanti, con lei che appare cambiare completamente, isolarsi, respingere il mio aiuto e, a volte, a piangere.
Ho provato a dirle più volte che dovrebbe considerare l'ipotesi di uno psicologo per il suo bene, ma, nonostante riconosca che le farebbe bene e che sarebbe utile andarci, evita l'argomento e se se ne parla mi dice che non si sente pronta a parlarne con nessuno.
Non vorrei sembrare inopportuno ma prima di parlare di uno psicologo ho provato a starle vicino, ascoltarla, abbracciarla, accarezzarla, consolarla e in quelle situazioni lei mi respinge ma allo stesso tempo mi vuole vicino. A volte vuole che non dica niente e che le stia accanto, altre non mi parla, mi chiede di non guardarla e io, spesso, sono davvero a disagio.
Non fraintendetemi, ma non sono una persona forte e capita che io mi offenda per quello che dice e nel modo in cui lo dice, anche se so che è sbagliato farlo.

Nelle ultime settimane la situazione è peggiorata sensibilmente, soprattutto dopo un litigio di qualche giorno fa, in cui abbiamo parlato della nostra adolescenza e lei ha cominciato a diventare irritabile e a parlare con toni accesi, anche aggressivi, e io ho fatto l'errore di rimanerci male.
Non ci ha visto più e la discussione è degenerata, con lei che mi rinfaccia di essermela presa per niente, che lei si sente ferita terribilmente da me per questo (si sentiva quasi tradita e ha detto di aver bisogno di tempo per riaprirsi nuovamente con me).
Capita sempre più spesso che mi ritrovo a piangere, anche davanti a lei, e, purtroppo, in quei momenti sembra perdere sensibilità, perchè non accetta che nei momenti in cui ha bisogno lei, io voglia avere consolazione.
Non parla con nessuno di questo, eccetto la sua migliore amica (non lo fa da un pezzo però), i suoi genitori non sanno niente, io ci tengo tanto a lei, sono davvero innamorato, ma non so come fare...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

ritengo Lei si trovi dentro una relazione veramente complessa.

La sua ragazza ha problema fin da piccola,
a quanto lei Le ha raccontato,
mai affrontati in profondità con le dovute cure.

Il disturbo più evidente era quello alimentare,
già di per sè indicatore importante di disagi profondi:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html
Ora sono gli sbalzi d'umore, di fronte ai quali Lei è impotente : ".. non accetta che nei momenti in cui ha bisogno lei, io voglia avere consolazione..." .

Il primo passo è che venga fatta una valutazione/diagnosi dallo specialista psicologo o psichiatra,
poi le cure più consone a tali situazioni complesse si compongono di psicoterapia e farmacoterapia:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .

Ma non si può aiutare chi non vuole" - o non riesce - ad essere aiutato: per questo parlavo di situazione complessa anche per Lei.
Come primo passo potrà essere Lei stesso a chiedere aiuto ad uno/a psicologo/a psicoterapeuta, per essere sostenuto e consigliato sui corretti comportamenti da tenere.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

la ringrazio per la risposta tempestiva, sarei disposto a seguire il suo consiglio ma sono sinceramente preoccupato che questo possa scatenare un ulteriore senso di tradimento nei suoi confronti.
Dice di non sentirsi pronta ma non credo lo sarà mai...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


"..Dice di non sentirsi pronta ma non credo lo sarà mai..."
Proprio così.
Ma Lei - che al momento vede lucidamente la situazione - potrebbe diventare "collusivo per amore".

Legga i Link, La aiuteranno.
Ci risentiamo.

DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare

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