Paura prepsicosi
Buonasera dottori, Mi dispiace scrivere di cose Delicate tramite un blog, ma ho bisogno di aiuto, sono esausto! Avrò il mio primo colloquio con uno psicoterapeuta il 5 marzo, aspettare tutti questi giorni rende il giorno fatidico quasi un’utopia! Premetto che non ho avuto un’infanzia facile, con un padre assente e violento, una madre per la quale avevo un rapporto morboso (che tutt’ora ho, ma è un po’ affievolito), vari trasferimenti e compagni di scuola che mi prendevano un giro per il mio orientamento sessuale, mio padre tra l’altro non mi accetta ribadendomi che se scoprisse il mio essere omosessuale, mi butterebbe fuori di casa e mi negherebbe (mia madre invece mi accetta). Questo è un piccolo riassunto del mio passato! Non ho mai dato troppo peso ai problemi che avevo con mio padre o con gli altri, me ne fregavo! Il fattaccio avvenne il 4 marzo 2014 quando, con un conoscente di vecchia data, decisi di fumare uno spinello il quale mi fece venire il mio primo attacco di panico; ero irriconoscibile, volevo scappare, avevo la tachicardia, non ero me stesso, mi sono accasciato a terra con le persone che mi urlavano ‘non ti addormentare!’, ‘non lo fate addormentare!’... arrivata l’autoambulanza mi tranquillizzai e piccolo momento di sdrammatizzazione: mi salì bene l’effetto della cannabis e mi misi a scherzare con l’infermiera. Rimasi 3 ore solo al pronto soccorso perché mia madre non poté raggiungermi a causa di mio padre (uomo all’antica come ho già fatto capire nelle righe sopra) che se l’avesse scoperto, mi avrebbe alzato le mani. Esco dall’ospedale e mi sentivo strano, lontano dalla realtà, scioccato... non diedi molto peso alla situazione ribadendo che fosse una mia paranoia, difatti nei giorni a seguire stavo iniziando a stare bene come prima fin quando il 20 aprile dello stesso anno mentre ero a letto mi fissai con le voci della televisione, così per scherzare cercai ‘sento voci’ e spuntò schizofrenia... l’attacco di panico che mi rovinò la vita. Passano gli anni e decisi di non darla vinta all’ansia, infatti Il 2016 fu uno degli anni più belli nonostante la derealizzazione rimanesse come in background. Salto un po’ i dettagli e vado al 7 Agosto 2017 quando un attacco di derealizzazione mi travolse: scoppiai in lacrime, volevo stare solo abbracciato a mia madre. Recentemente ho iniziato ad avere pensieri sulla schizofrenia che mi venivano rassicurati dicendomi ‘non te ne accorgi, la paura di diventarlo esclude la qualunque.’ Però ho paura di trovarmi in una situazione di pre psicosi. La cosa che mi turba è che non ho più paura, solo tristezza, mi viene da piangere. Premetto che non credo nel sovrannaturale, sono ateo e non ho manie. Secondo voi di cosa si tratta? Solo ansia? Vi prego, aiutatemi.
[#1]
Gentile Utente,
quello che è accaduto a lei accade a volte alle persone che presentano un equilibrio precario dal punto di vista psicologico e che, in seguito all'assunzione di una droga (cannabis e hashish inclusi), assistono alla rottura di questo equilibrio e alla comparsa di sintomi ansiosi, dissociativi o francamente psicotici.
Da qui non possiamo porre diagnosi e quindi avere un'idea precisa di quale sia il suo problema, ma le suggerisco di non pensare al peggio senza averne motivo, ad esempio se non presenta allucinazioni e/o deliri.
Attenda il responso dello psicologo che ha contattato e chieda magari se non sia possibile anticipare l'appuntamento.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
.
quello che è accaduto a lei accade a volte alle persone che presentano un equilibrio precario dal punto di vista psicologico e che, in seguito all'assunzione di una droga (cannabis e hashish inclusi), assistono alla rottura di questo equilibrio e alla comparsa di sintomi ansiosi, dissociativi o francamente psicotici.
Da qui non possiamo porre diagnosi e quindi avere un'idea precisa di quale sia il suo problema, ma le suggerisco di non pensare al peggio senza averne motivo, ad esempio se non presenta allucinazioni e/o deliri.
Attenda il responso dello psicologo che ha contattato e chieda magari se non sia possibile anticipare l'appuntamento.
Un caro saluto,
dott.ssa Flavia Massaro
-www.serviziodipsicologia.it
.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Buonasera dottoressa, intanto volevo ringraziarla per l’immediato intervento e per la franchezza. Io ho una paura matta di poter diventare pazzo, rovinarmi la vita, fare del male a qualcuno e suicidarmi... mi terrorizza! È assurdo come una bravata possa creare tutto ciò.
Posso farle l’ultima domanda? È vero che con la psicosi si nasce e la paura esclude la presenza?
Posso farle l’ultima domanda? È vero che con la psicosi si nasce e la paura esclude la presenza?
[#3]
Non si "nasce con la psicosi": la fascia d'età nella quale questo tipo di patologia esordisce con maggiore probabilità è quella compresa fra i 18 e i 25 anni, per motivi legati allo sviluppo sia cerebrale che psicologico.
Esistono però anche esordi psicotici precoci o tardivi rispetto a questa fascia d'età.
In ogni caso ribadisco che se non presenta allucinazioni o deliri al momento non ha motivo di pensare di essere psicotico e spetterà al professionista che la incontrerà trarre una conclusione, che potrebbe consistere ad es. nella diagnosi di un disturbo d'ansia o di un disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione.
Esistono però anche esordi psicotici precoci o tardivi rispetto a questa fascia d'età.
In ogni caso ribadisco che se non presenta allucinazioni o deliri al momento non ha motivo di pensare di essere psicotico e spetterà al professionista che la incontrerà trarre una conclusione, che potrebbe consistere ad es. nella diagnosi di un disturbo d'ansia o di un disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 11/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.