Amore e genitori
Buonasera, sono una ragazza di quasi 22 anni e da quasi un mese è terminata la mia storia con un ragazzo della mia età per colpa di un grandissimo fraintendimento tra lun e la mia famiglia. Quelli trascorsi con il mio ragazzo sono stati i due anni più belli della mia vita, eravamo felicissimi e, stando nella stessa facoltà all'università, eravamo invidiati da tutti...insomma, per chiunque eravamo l'emblema dell'amore. Abbiamo fatto tanto per essere felici nonostante la lieve distanza.
Dopo una mancata cena a capodanno, lui e la sua famiglia ci sono rimasti malissimo per la decisione dei miei di non potervi partecipare e il mio ragazzo era pronto a parlarne con mio padre (nonostante il motivo della mia mancata presenza fosse chiaro, voleva capire dai miei il "reale" motivo, probabilmente non fidandosi a pieno delle mie spiegazioni). Mi chiese di parlarne con mio padre, ma io glielo negai per evitare fraintendimenti, visto che avrebbero percepito quel confronto come un "affronto". Dopo una settimana il mio ragazzo si presenta sotto casa mia a sorpresa e inizia a discutere con mia madre; lei era molto arrabbiata e ha pronunciato anche parole che effettivamente non ha mai pensato e lui, da un lato giustamente, si è sentito ferito. Mia madre, come previsto, ha interpretato come un affronto le sue parole. Da quel giorno i miei non vogliono in nessun modo che io stia a contatto con lui perché non pensano sia la persona giusta per me.
Il problema è che a me manca davvero tanto perché ne sono innamorata, come lui è innamorato ancora di me nonostante tutto. Vorrei che tutto potesse risolversi, ma soprattutto che i miei dessero una seconda possibilità a lui, a noi, nonostante sappia già che se dovessi provare a parlarne mi urlerebbero contro. La mia famiglia percepisce chiaramente la mia sofferenza e totale chiusura anche dopo settimane dall'accaduto, ma non ne parlano minimamente.
Vorrei poter rimediare e soprattutto far capire ai miei genitori che non possono decidere chi debba amare, vorrei fossero più comprensivi e che capissero che ormai sono una donna e merito di essere FELICE.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte
Dopo una mancata cena a capodanno, lui e la sua famiglia ci sono rimasti malissimo per la decisione dei miei di non potervi partecipare e il mio ragazzo era pronto a parlarne con mio padre (nonostante il motivo della mia mancata presenza fosse chiaro, voleva capire dai miei il "reale" motivo, probabilmente non fidandosi a pieno delle mie spiegazioni). Mi chiese di parlarne con mio padre, ma io glielo negai per evitare fraintendimenti, visto che avrebbero percepito quel confronto come un "affronto". Dopo una settimana il mio ragazzo si presenta sotto casa mia a sorpresa e inizia a discutere con mia madre; lei era molto arrabbiata e ha pronunciato anche parole che effettivamente non ha mai pensato e lui, da un lato giustamente, si è sentito ferito. Mia madre, come previsto, ha interpretato come un affronto le sue parole. Da quel giorno i miei non vogliono in nessun modo che io stia a contatto con lui perché non pensano sia la persona giusta per me.
Il problema è che a me manca davvero tanto perché ne sono innamorata, come lui è innamorato ancora di me nonostante tutto. Vorrei che tutto potesse risolversi, ma soprattutto che i miei dessero una seconda possibilità a lui, a noi, nonostante sappia già che se dovessi provare a parlarne mi urlerebbero contro. La mia famiglia percepisce chiaramente la mia sofferenza e totale chiusura anche dopo settimane dall'accaduto, ma non ne parlano minimamente.
Vorrei poter rimediare e soprattutto far capire ai miei genitori che non possono decidere chi debba amare, vorrei fossero più comprensivi e che capissero che ormai sono una donna e merito di essere FELICE.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte
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Gentile utente, è chiaro che lei vive una situazione familiar/ambientale molto particolare che preferisce non dire, o che forse non può dire; altrimenti tutto quello che ha scritto non si spiega. Sta con un ragazzo da due anni, i suoi vengono invitati a cena dai genitori di lui per Capodanno, decidono di rifiutare l'invito e non permettono nemmeno a lei di accettare. E tutto questo, per quale ragione? Suona così strano, che il suo ragazzo vuol chiedere la ragione direttamente a suo padre... e lei glielo impedisce, già sapendo che non si tratterebbe di un chiarimento, ma di un diverbio con reciproche offese. Che infatti poi si verifica puntualmente quando il suo ragazzo parla con sua madre. Da allora, i suoi le impediscono di vederlo, noncuranti della sua sofferenza. Cara ragazza, noi come possiamo aiutarla, se dietro tutto questo c'è qualcosa che non dice? In linea generale, essere lacerati tra la propria famiglia e il proprio amore è terribilmente doloroso, ma non sappiamo qual è la gravità delle ragioni che hanno determinato tutto questo, e come mai lei, a ventidue anni, è ancora così sottomessa alle decisioni dei suoi. Da lontano soprattutto è veramente impossibile aiutarla. Cerchi uno psicologo che possa ascoltarla e consigliarla. Le ricordo che qualunque specialista è tenuto al più rigoroso segreto professionale. Molti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
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Utente
Poiché io e il mio ragazzo viviamo una storia a distanza avevamo deciso di trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno insieme. A casa dei miei genitori a Capodanno sarebbero venuti a cena mio nonno e mia zia con la sua rispettiva famiglia: per un problema di salute non sono più venuti e per questo mio padre ha deciso che non dovessi andare a casa del mio fidanzato poiché loro sarebbero rimasti da soli.
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Utente
Probabilmente il mio ragazzo non ha creduto alle mie spiegazioni e desiderava parlarne ai miei. Premetto che I miei sono davvero dispiaciuti e soffrono perché gli volevano bene come un figlio ma ora pensano che non sia la persona giusta per me per l'affronto che ha fatto. Vorrei tanto poter risolvere la situazione, amo tanto questo ragazzo.
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Scusi, ma l'intera spiegazione appare un po' traballante, per cui capisco le perplessità del suo ragazzo. L'intera famiglia dei nonni e della zia si è ammalata all'ultimo minuto? Se voi in famiglia siete solo in tre, i suoi genitori avrebbero potuto anche all'ultimo momento accettare l'invito dei genitori del suo ragazzo. Comunque davvero non si spiega perché hanno trattenuto lei, maggiorenne, a casa con loro. E lei perché non ha detto: "No, preferisco andare a casa di X?". Capodanno non è Natale, e in genere i giovani lo trascorrono con gli amici. Inoltre, perché non ha permesso una spiegazione tra suo padre e il suo ragazzo fin dall'inizio? Perché in seguito c'è stata un'offesa? Quali strane idee e modi di relazionarsi vogliono adoperare quelli che la circondano? In tutto questo, qual è la sua idea su chi ha torto, chi ha ragione, come avrebbe dovuto essere condotta la cosa? Lei sembra una persona non autonoma, come se fosse proprietà dei suoi. Ci rifletta. Chieda anche consiglio ad un consulente psicologo, di persona, senza rimanere irrigidita nel suo dolore ma anche nei pregiudizi familiari. Ci faccia sapere.
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Utente
Ho detto in tutti i modi ai miei genitori che avrei fatto una bruttissima figura non andando all'ultimo minuto, ma non hanno ascoltato ragioni. E comunque no, i genitori del mio ragazzo non hanno invitato anche i miei genitori, ma solo me. Ho voluto evitare un confronto tra mio padre e il mio ragazzo per evitare discussioni. Mia madre ha usato parole abbastanza forti nei confronti del mio ragazzo.. a mio parere la ragione è nel mezzo poiché c'è stato un gran fraintendimento.
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Utente
A mio parere l'errore del mio ragazzo è stato quello di presentarsi senza preavviso davanti casa nostra (in compagnia di suo padre), era una questione che avremmo potuto risolvere noi due. I miei sono contro il nostro rapporto ora, ma farei di tutto per stare con lui e per chiarire questa assurda situazione, ma so che da parte dei miei genitori ci sarebbe una chiusura.
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Scusi, ma quale attività lavorativa svolgono i suoi genitori e i genitori del suo ragazzo? Tutte queste parole forti mi sembrano un po' eccessive, per un invito a cena. Lei dovrebbe scegliere una sua linea di condotta e seguirla. Si faccia aiutare da un consulente psicologo e vedrà che potrà risolvere questo garbuglio. Auguri.
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Utente
Grazie infinite. Un'ultima cosa: nonostante i miei siano feriti dal comportamento del mio fidanzato, pensa che parlandone io possa risolvere in parte la situazione? I miei sono davvero tanto arrabbiati, ma vorrei che capissero che la persona che ho vicino non è come la descrivono e sono pronta in qualsiasi modo a fargli cambiare idea. Aspetto un suo consiglio
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Di nuovo, cara ragazza, mi sembra di navigare nella nebbia più fitta. Guardi che in nessun modo sarà possibile aiutarla, né per noi a distanza ma nemmeno per uno psicologo in presenza, se lei non si risolverà a dire i fatti come stanno. Lei scrive: "Poiché io e il mio ragazzo viviamo una storia a distanza avevamo deciso di trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno insieme". Storia a distanza vuol dire in due città diverse? Vi incontrate nella stessa Università, ma siete pendolari? In ogni caso, trascorrere le vacanze di Natale e Capodanno insieme non è trascorrere insieme la sola cena di Capodanno a casa dei genitori di lui, come lei ha scritto in un altro messaggio. Comincio a fare l'ipotesi che lei col suo ragazzo avesse architettato qualche modo per stare insieme, forse da soli, durante le vacanze, i suoi genitori l'abbiano sospettato, e magari per una forma di tutela eccessiva nei suoi confronti hanno voluto impedirlo. A questo punto si spiegherebbe l'irritazione del ragazzo e il non voler credere alle "scuse" di suo padre che aveva detto di non volere restare solo per Capodanno. Ma lei scrive anche: "l'errore del mio ragazzo è stato quello di presentarsi senza preavviso davanti casa nostra in compagnia di suo padre". In effetti, perché? Cosa si aspettava di sentirsi dire, e di dover dire, anche il padre del suo ragazzo? Non è per caso che le due famiglie già si conoscono, e non si stimano, o addirittura hanno qualche conto in sospeso? Per l'ultima volta, la invito ad essere chiara, almeno con sé stessa. Lei scrive, alla fine: "pensa che parlandone io possa risolvere in parte la situazione?". Parlandone? E dicendo cosa? Ci rifletta, cara ragazza. Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.3k visite dal 09/02/2018.
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