Anaffettività e disinteresse
Buongiorno,
Ho 19 anni e da un po' di tempo (circa 1 anno e mezzo) mi sento apatica e disinteressata a tutto.
Questo disinteresse rivolto sia verso situazioni, attività e persone mi crea difficoltà nel trovare voglia di fare qualunque cosa.
Faccio difficoltà nell'interessarmi a come stanno le persone e ad essere contenta per loro se succede qualcosa di bello.
Questa condizione mi crea un forte disturbo e mi mette in difficoltà nella creazione di rapporti umani che siano amicizie o storie d'amore.
Premetto che prima ero una persona molto disponibile dei confronti degli amici e avrei fatto di tutto pur di aiutarli in caso di necessità, ma diverse delusioni mi hanno portata ad estraniarmi dai sentimenti e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri.
Spesso mi capita di sentirmi falsa nel chiedere come stanno le persone perché mi sembra di non esserne minimamente interessata. (Questo capita col il mio ragazzo che so mi vuole molto bene)
Il pensiero di non essere interessata alle persone mi capita spesso ed è praticamente ossessivo; mi impedisce di comprendere a quali persone tengo e quali no creandomi problemi notevoli nel relazionarmi con gli altri.
Aggiungo che sto andando dallo psicologo universitario nel tentativo di ottenere qualche consiglio utile ma non mi sembra utile.
Cosa devo fare per riacquistare un po' di interesse nelle persone che ci tengono a me?
Dovrei tentare di fingere di essere interessata e convivere con questa sensazione di falsità?
Ringrazio per la risposta
Arrivederci
Ho 19 anni e da un po' di tempo (circa 1 anno e mezzo) mi sento apatica e disinteressata a tutto.
Questo disinteresse rivolto sia verso situazioni, attività e persone mi crea difficoltà nel trovare voglia di fare qualunque cosa.
Faccio difficoltà nell'interessarmi a come stanno le persone e ad essere contenta per loro se succede qualcosa di bello.
Questa condizione mi crea un forte disturbo e mi mette in difficoltà nella creazione di rapporti umani che siano amicizie o storie d'amore.
Premetto che prima ero una persona molto disponibile dei confronti degli amici e avrei fatto di tutto pur di aiutarli in caso di necessità, ma diverse delusioni mi hanno portata ad estraniarmi dai sentimenti e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri.
Spesso mi capita di sentirmi falsa nel chiedere come stanno le persone perché mi sembra di non esserne minimamente interessata. (Questo capita col il mio ragazzo che so mi vuole molto bene)
Il pensiero di non essere interessata alle persone mi capita spesso ed è praticamente ossessivo; mi impedisce di comprendere a quali persone tengo e quali no creandomi problemi notevoli nel relazionarmi con gli altri.
Aggiungo che sto andando dallo psicologo universitario nel tentativo di ottenere qualche consiglio utile ma non mi sembra utile.
Cosa devo fare per riacquistare un po' di interesse nelle persone che ci tengono a me?
Dovrei tentare di fingere di essere interessata e convivere con questa sensazione di falsità?
Ringrazio per la risposta
Arrivederci
[#1]
Gentile utente,
"Cosa devo fare per riacquistare un po' di interesse nelle persone che ci tengono a me?"
".. diverse delusioni mi hanno portata ad estraniarmi.."
"..Il pensiero di non essere interessata alle persone mi capita spesso ed è praticamente ossessivo; .."
Perchè lo psicologo universitario non Le SEMBRA utile?
Gli ha parlato del distacco emotivo conseguente alle ferite?
Gli ha detto del pensiero ossessivo?
Saluti cordiali.
"Cosa devo fare per riacquistare un po' di interesse nelle persone che ci tengono a me?"
".. diverse delusioni mi hanno portata ad estraniarmi.."
"..Il pensiero di non essere interessata alle persone mi capita spesso ed è praticamente ossessivo; .."
Perchè lo psicologo universitario non Le SEMBRA utile?
Gli ha parlato del distacco emotivo conseguente alle ferite?
Gli ha detto del pensiero ossessivo?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Si ne ho parlato ma mi chiede di analizzare le mie emozioni che tuttavia mi pare di non avere.
So che ci sono ma non riesco a definirle perché ogni volta inizio a pensare che sia tutto per ottenere qualcosa, che sono cattiva ed egoista per i pensieri che faccio, per il disinteresse nei confronti Delle persone.
Mi sono chiesta cosa significa voler bene a qualcuno e ciò che penso non lo vedo in me.
Non so cosa si prova ad "essere contenti" per qualcuno e non mi sento empatica.
Non ho voglia di fare nulla neanche di vedere il mio ragazzo e so che se continuerò ad essere così apatica perderò anche lui.
non voglio prenderlo in giro perché non se lo merita ma non voglio lasciarlo sapendo di non essere riuscita a dare tutto ciò che potevo.
So di poter essere affettuosa (raramente lo sono) ma mi sembra di non provare nulla neanche in quei momenti.
Mi sento bloccata da me stessa...
So di poter essere interessata, dolce ec perché una volta lo ero ma adesso mi sento indifferente alla maggior parte Delle cose. Non mi interessa la vita degli altri anche se penso che dovrei interessarmi almeno alle persone che mi vogliono bene.
Tendo spesso a sminuire me stessa e gli altri per non so quale ragione.
Mi vedo come una persona cattiva quando in alcuni momenti, nella mia testa "auguro" il peggio al mio ragazzo e mi sembra di essere indifferente a ciò. Come se la sua presenza non mi importasse. Non voglio stare da sola ma non vorrei creare relazioni solo per questo e temo di farlo.
Mi sento falsa a non dire ciò che penso anche quando sono cose spiacevoli pur sapendo che non sempre è il caso di dire certe cose.
Mi sembra di prendere in giro il mio ragazzo anche se non voglio farlo.
Il mio senso di apatia mi rende difficile accettare i baci o i momenti di intimità con leggerezza in quanto il pensiero che non provo niente diventa più pressante. Mi sento sempre scocciata dalle cose e cerco di cambiare cercando di non essere falsa ma mi sembra che una cosa escluda l'altra. Tutto ciò mi fa soffrire, non ho fiducia in un futuro né col mio ragazzo né in me stessa. Spesso penso che non ne valga la pena di provarci (e mi succedeva anche con un precedente fidanzato). Ho paura che le persone vadano via e riescano ad essere felici senza di me mentre io rimarrò sola a "piangere sul latte versato."
Come posso fare per ritrovare l'interesse, la voglia di fare?
Mi scuso per il lungo testo e ringrazio nuovamente per la risposta
So che ci sono ma non riesco a definirle perché ogni volta inizio a pensare che sia tutto per ottenere qualcosa, che sono cattiva ed egoista per i pensieri che faccio, per il disinteresse nei confronti Delle persone.
Mi sono chiesta cosa significa voler bene a qualcuno e ciò che penso non lo vedo in me.
Non so cosa si prova ad "essere contenti" per qualcuno e non mi sento empatica.
Non ho voglia di fare nulla neanche di vedere il mio ragazzo e so che se continuerò ad essere così apatica perderò anche lui.
non voglio prenderlo in giro perché non se lo merita ma non voglio lasciarlo sapendo di non essere riuscita a dare tutto ciò che potevo.
So di poter essere affettuosa (raramente lo sono) ma mi sembra di non provare nulla neanche in quei momenti.
Mi sento bloccata da me stessa...
So di poter essere interessata, dolce ec perché una volta lo ero ma adesso mi sento indifferente alla maggior parte Delle cose. Non mi interessa la vita degli altri anche se penso che dovrei interessarmi almeno alle persone che mi vogliono bene.
Tendo spesso a sminuire me stessa e gli altri per non so quale ragione.
Mi vedo come una persona cattiva quando in alcuni momenti, nella mia testa "auguro" il peggio al mio ragazzo e mi sembra di essere indifferente a ciò. Come se la sua presenza non mi importasse. Non voglio stare da sola ma non vorrei creare relazioni solo per questo e temo di farlo.
Mi sento falsa a non dire ciò che penso anche quando sono cose spiacevoli pur sapendo che non sempre è il caso di dire certe cose.
Mi sembra di prendere in giro il mio ragazzo anche se non voglio farlo.
Il mio senso di apatia mi rende difficile accettare i baci o i momenti di intimità con leggerezza in quanto il pensiero che non provo niente diventa più pressante. Mi sento sempre scocciata dalle cose e cerco di cambiare cercando di non essere falsa ma mi sembra che una cosa escluda l'altra. Tutto ciò mi fa soffrire, non ho fiducia in un futuro né col mio ragazzo né in me stessa. Spesso penso che non ne valga la pena di provarci (e mi succedeva anche con un precedente fidanzato). Ho paura che le persone vadano via e riescano ad essere felici senza di me mentre io rimarrò sola a "piangere sul latte versato."
Come posso fare per ritrovare l'interesse, la voglia di fare?
Mi scuso per il lungo testo e ringrazio nuovamente per la risposta
[#4]
Utente
Si ho parlato del mio problema con la psicologa universitaria ma gli unici "esercizi" che mi fa fare riguardano l'analisi delle emozioni durante le varie situazioni (cosa che mi risulta difficile).
Le ho parlato Delle conseguenze Delle ferite subite e dei miei pensieri che si fanno pressanti.
Tuttavia non riscontro suggerimenti utili dalla consulenza.
Le ho parlato Delle conseguenze Delle ferite subite e dei miei pensieri che si fanno pressanti.
Tuttavia non riscontro suggerimenti utili dalla consulenza.
[#5]
Se gli "esercizi" Le risultano difficili,
ecco un motivo per farli,
e forse è proprio lì il motivo per cui la Psicologa glieli ha prescritti.
Prosegua il percorso,
lasci che sia la Sua Psy a "guidare" talvolta
anche se Lei vorrebbe "andare" altrove con il discorso.
Tenga conto che ci va NON - come dice nel consulto - per "ottenere qualche consiglio utile"
(gli psicologi non ne danno),
bensì per compiere un percorso
di cui al momento Lei non possiede la mappa.
Ma la professionista sì.
Potete parlarne.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.6k visite dal 09/02/2018.
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