Adolescenza famiglia dolore confusione
Buonasera, inizio col dire che temo di avere una grande problema con il provare sentimenti verso le persone.. Tutto inizio da quando ero piccola dopo abusi fisici (in ambito anche sessuale)e mentali da parte di mia madre e i suoi compagni, la detestavo, già da una tenera età la chiudevo fuori casa e andavo via di casa, finché non ho dovuto cambiare paese, ho cambiato diverse case perché mia madre non era in grado di badare a me, sè per questo neanche gli innumerevoli zie, zii e cugini che mi hanno tenuto con sè, ho subito diversi abusi fisici (in ambito anche sessuale)
e mentali da parte loro, e questo mi ha portato ad avere pregiudizi,risentimento e rancore verso chiunque, non mi sono mai innamorata, non provo sentimenti verso le persone, che mi circondano, non ho mai avuto amiche vere e mi sono sentita usata svariate volte, vado almeno una volta alla settimana da una psicologa dai 14 anni e ho frequentato per un periodo che varia da due / tre anche una neuro psichiatra.. Vorrei sapere come fare a sentirmi meglio perché mi sento realmente vuota.. Grazie
e mentali da parte loro, e questo mi ha portato ad avere pregiudizi,risentimento e rancore verso chiunque, non mi sono mai innamorata, non provo sentimenti verso le persone, che mi circondano, non ho mai avuto amiche vere e mi sono sentita usata svariate volte, vado almeno una volta alla settimana da una psicologa dai 14 anni e ho frequentato per un periodo che varia da due / tre anche una neuro psichiatra.. Vorrei sapere come fare a sentirmi meglio perché mi sento realmente vuota.. Grazie
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Gentile utente,
Lei frequenta da svariati anni una psicologa,
ed inoltre una neuropsichiatra (ha un disturbio neurologico oppure assume farmaci?).
Ha dichiarato loro il Suo disagio nel sentirsi "realmente vuota"?
Che diagnosi è stata fatta?
Su quali obiettivi state lavorando?
A che punto siete con il "lavoro"?
Saluti cordiali.
Lei frequenta da svariati anni una psicologa,
ed inoltre una neuropsichiatra (ha un disturbio neurologico oppure assume farmaci?).
Ha dichiarato loro il Suo disagio nel sentirsi "realmente vuota"?
Che diagnosi è stata fatta?
Su quali obiettivi state lavorando?
A che punto siete con il "lavoro"?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La diagnosi è che soffro di depressione, ho assunto farmaci blandi, come mag 2 ,brioplus e gocce per dormire. Il progetto è iniziare a lavorare e continuare gli studi ma siamo a un punto morto.
Si mi sono soffermata varie volte a dire che mi sento così ma non ci sono state risposte esaustive.
Si mi sono soffermata varie volte a dire che mi sento così ma non ci sono state risposte esaustive.
[#3]
Gentile utente,
quelli indicati non sono farmaci, bensì integratori.
Se la diagnosi medica è "depressione", occorre ben altro per una cura farmacologica. Lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
E dunque può dunque chiedere una nuova valutazione allo psichiatra che La ha in cura.
Per quanto riguarda la psicoterapia,
parli del Suo sconcerto alla professionista,
chieda chiarimenti sugli obiettivi e sul percorso.
Faccia il possibile per trarre il meglio dell'abbinamento delle due terapie,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
impegnandosi con regolarità nell'assunzione dei farmaci e nell'applicare quanto emerge in seduta.
Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 08/02/2018.
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