Disforia di genere

Per l'aspetto giuridico della questione le consiglio di chiedere informazioni sia all'Ordine Nazionale degli Psicologi, sia a quello regionale del luogo in cui risiede (esistono naturalmente i siti in rete di entrambi). Pareri sia giuridici che pratico/operativi possono esserle forniti dalle scuole italiane di sessuologia, ugualmente presenti in rete, IISS, ISC, altre. Per l'iscrizione all'Albo degli Psicologi sez. A, unica condizione che dà diritto al titolo di psicologo e all'esercizio degli atti tipici, in base alla legge 56/89, oltre alla laurea magistrale occorre il tirocinio, che dura un anno, e il superamento di tutte le prove dell'esame di abilitazione. Vorrei aggiungere che è lodevole la sua intenzione di esercitare in un campo doloroso per il paziente e difficile anche per il professionista, ma come vedrà al termine dei suoi studi, ogni paziente è un caso a sé e non è per nulla detto che la disforia di genere possa sempre risolversi in un trattamento chirurgico/farmacologico che ha come meta il problematico "cambio" di appartenenza al proprio genere di nascita. Credo che all'interno di Medicitalia troverà alcuni articoli al riguardo. Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

La ringrazio. Io stesso sono stato seguito per quanto riguarda la disforia di genere, concretizzando poi il percorso di transizione. Vivendolo in prima persona ho notato quanto in italia sia difficile trovare figure competenti e preparate, per questo vorrei diventare un esperto del campo per dare sostegno e aiuto a.chi verrà dopo di me, quello che purtroppo io ho faticato a trovare a causa della mancanza di informazione. È un campo molto delicato, ma sono giovane, prepararmi e specializzarmi non mi spaventa

E allora la inviterei a prendere subito contatti all'IISS di Roma col prof. Fabrizio Quattrini. Lo contatti pure a mio nome. In questo istituto potrà realizzare subito il suo lodevole desiderio di dare informazioni a chi ne ha bisogno, nell'ambito dei seminari mensili. Molti auguri.