Innamoramento senile.
Ho 66 anni celibe e un grave cruccio. Fin dalla gioventù mi sono periodicamente innamorato di giovani dello spettacolo di sesso maschile (alcuni dei quali conosciuti di persona) ma anche di giovani semplici conoscenti. Con nessuno sono riuscito ad avere un rapporto stabile perché anche se raramente avevo qualche contatto mi sentivo comunque inadeguato. Recentemente ho visto il bel film "Chiamami col tuo nome" e mi sono molto identificato soprattutto con l'adolescente protagonista nel duplice desiderio sia di volerlo essere sia di volerlo avere .
La situazione mi da ansia e sconforto.
Grazie mille per l'attenzione.
La situazione mi da ansia e sconforto.
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
ma dunque come è stata la Sua vita affettiva e sessuale?
Ce ne dà uno scorcio?
E attualmente com'è? Forse irrisolta?
E quale è la Sua domanda qui, oltre all'ascolto che sicuramente Le assicuriamo?
Cari saluti.
Carlamaria Brunialti
ma dunque come è stata la Sua vita affettiva e sessuale?
Ce ne dà uno scorcio?
E attualmente com'è? Forse irrisolta?
E quale è la Sua domanda qui, oltre all'ascolto che sicuramente Le assicuriamo?
Cari saluti.
Carlamaria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dr.ssa,
intanto grazie per l'interessamento. Per la sessualità, è stata solo occasionale e raramente soddisfacente emotivamente.
Vita affettiva con un partner, mi sento di dire che, pur desiderandola, non c'è mai stata. Come dice una frase del film citato e che ho visto numerose volte (Chiamami col tuo nome) "c'era sempre qualcosa che mi ostacolava" (senso di inadeguatezza, timore di farmi avanti, pregiudizio, altro) che mi dava perfino effetti somatici (palpitazione, senso di vuoto, di aver sbagliato strada...).
Mi sentivo assetato ma non trovavo la fonte.
Attualmente non ho relazione alcuna perché non so cosa sia utile per me dopo tante speranze e sogni coltivati.
La domanda è complessa. Perché provo tali sensazioni sin dall'età di vent'anni? Forse ho tendenza a vivere in una situazione irreale oppure idealismo eccessivo?
Avevo fatto psicoterapia anni fa ed anche uno psicodramma con attori teatrali ma non ho ricavato beneficio, anzi ho irritato la piaga.
Di nuovo molte grazie per l'attenzione.
intanto grazie per l'interessamento. Per la sessualità, è stata solo occasionale e raramente soddisfacente emotivamente.
Vita affettiva con un partner, mi sento di dire che, pur desiderandola, non c'è mai stata. Come dice una frase del film citato e che ho visto numerose volte (Chiamami col tuo nome) "c'era sempre qualcosa che mi ostacolava" (senso di inadeguatezza, timore di farmi avanti, pregiudizio, altro) che mi dava perfino effetti somatici (palpitazione, senso di vuoto, di aver sbagliato strada...).
Mi sentivo assetato ma non trovavo la fonte.
Attualmente non ho relazione alcuna perché non so cosa sia utile per me dopo tante speranze e sogni coltivati.
La domanda è complessa. Perché provo tali sensazioni sin dall'età di vent'anni? Forse ho tendenza a vivere in una situazione irreale oppure idealismo eccessivo?
Avevo fatto psicoterapia anni fa ed anche uno psicodramma con attori teatrali ma non ho ricavato beneficio, anzi ho irritato la piaga.
Di nuovo molte grazie per l'attenzione.
[#3]
Gentile utente,
trascorrere una vita "...assetato ma non trovavo la fonte.." non deve essere stato facile.
Lei stesso ammette che - in questo consulto - "..la domanda è complessa. Perché provo tali sensazioni sin dall'età di vent'anni?.."
Non so se questa sia la domanda "utile",
oppure se sia opportuno chiedersi invece:
"Cosa desidero oggi? Ho ancora spazi per realizzare i miei desideri?"
Saluti cordiali.
[#5]
Gentile utente,
"c'era sempre qualcosa che mi ostacolava" (senso di inadeguatezza, timore di farmi avanti, pregiudizio, altro)."
Questi stati d'animo sono stati superati?
In caso persistano tuttora,
chieda aiuto di persona. Possono essere proprio essi che rendono "più" problematica la Sua strada. "Il peggior nemico si trova dentro di noi", diceva il saggio.
Non abbia imbarazzo o timore: lo/a Psicologo/a psicoterapeuta è preparato anche su questi aspetto dell'umano.
Su tali tematiche potrebbe interessarLe la News:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html
Saluti cari.
Carlamaria Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 05/02/2018.
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