Nuovo ragazzo e problemi sessuali: come trovare un punto di incontro
Buongiorno gentili Dott.ri e Dott.sse,
sono una ragazza di 24 anni e da circa 4 mesi mi frequento con un ragazzo di 28.
Tra di noi c'è una grande intesa mentale, molto dialogo, premure reciproche e divertimento e risate ogni volta che ci vediamo.
Prima di incontrare lui, imperniavo ogni mio rapporto (e nascita del sentimento a seguire, quasi automaticamente) sulla qualità del sesso che avevo con il mio partner: ho lasciato il primo ragazzo con cui ho avuto la prima esperienza sessuale perché dopo un anno di relazione era restio ad avere rapporti con me, e non capendone il motivo ed essendo meno matura di ora (avevo 20 anni) il disagio e la frustrazione mi hanno portata a prendere una decisione definitiva in modo sbrigativo, senza indagare davvero sul perché.
Dopo di lui, ho avuto il ragazzo con cui purtroppo ancora oggi, definisco di aver fatto il miglior sesso della mia vita, ma dal punto di vista mentale/emotivo eravamo un disastro, motivo per cui il nostro legame da ambo le parti si fondava su questa "chimica innata" che ci portava ad avere molto spesso rapporti super coinvolgenti (si dedicava molto al mio piacere, anche per un'ora intera senza avere il rapporto completo, cosa che mi faceva sentire completamente persa dal punto di vista sessuale).
Rendendomi poi conto che il ragazzo era un narcisista sociopatico, davvero, sono letteralmente fuggita a gambe levate dopo un anno e mezzo di alti e bassissimi (dove gli "alti" appunto erano solo ed esclusivamente sesso fatto bene).
Ho passato 7 mesi dopo quest'ultimo ragazzo da sola e serena, tentando di dimenticare le sensazioni provate con lui sessualmente.
Ho incontrato il mio attuale ragazzo 4 mesi fa appunto, e fin da subito ho notato che da ambo le parti, vuoi per il mio background vuoi per il suo, il sesso era un po' difficile e meno istintivo, i problemi sono i seguenti:
- quando pratico autoerotismo quelle 3/4 volte al mese, penso ancora al ragazzo con cui ho avuto questa "chimica innata", seppur non ci tornerei mai;
- avendo paura di non riuscire a raggiungere il tipo di piacere che provavo con quel ragazzo con il mio attuale, mi concentro troppo sul piacere che sento e che non sento quando lo facciamo, controllando le mie sensazioni e non credo sia un toccasana per il rapporto sessuale;
- lui date le dimensioni fa fatica ad entrare/non entra senza l'utilizzo del gel della durex che usiamo ogni volta, che però mi fa sentire meno rispetto alle volte in cui magari esce un attimo e rientra, dando tempo al gel di asciugarsi;
- ha diversi cali d'erezione durante il rapporto (a volte esce perché perde l'erezione dentro, e deve fare "da solo" per riprenderla, e soffre di eiaculazione ritardata, ergo viene solo da solo masturbandosi a fine rapporto;
Abbiamo entrambi un bel po' di problemini, lui non se ne fa un cruccio (meglio così!), io però ho il timore che alla lunga rapporti così poco fluidi mi frustrino: cosa possiamo fare/dirci per aiutarci?
Grazie mille!!
sono una ragazza di 24 anni e da circa 4 mesi mi frequento con un ragazzo di 28.
Tra di noi c'è una grande intesa mentale, molto dialogo, premure reciproche e divertimento e risate ogni volta che ci vediamo.
Prima di incontrare lui, imperniavo ogni mio rapporto (e nascita del sentimento a seguire, quasi automaticamente) sulla qualità del sesso che avevo con il mio partner: ho lasciato il primo ragazzo con cui ho avuto la prima esperienza sessuale perché dopo un anno di relazione era restio ad avere rapporti con me, e non capendone il motivo ed essendo meno matura di ora (avevo 20 anni) il disagio e la frustrazione mi hanno portata a prendere una decisione definitiva in modo sbrigativo, senza indagare davvero sul perché.
Dopo di lui, ho avuto il ragazzo con cui purtroppo ancora oggi, definisco di aver fatto il miglior sesso della mia vita, ma dal punto di vista mentale/emotivo eravamo un disastro, motivo per cui il nostro legame da ambo le parti si fondava su questa "chimica innata" che ci portava ad avere molto spesso rapporti super coinvolgenti (si dedicava molto al mio piacere, anche per un'ora intera senza avere il rapporto completo, cosa che mi faceva sentire completamente persa dal punto di vista sessuale).
Rendendomi poi conto che il ragazzo era un narcisista sociopatico, davvero, sono letteralmente fuggita a gambe levate dopo un anno e mezzo di alti e bassissimi (dove gli "alti" appunto erano solo ed esclusivamente sesso fatto bene).
Ho passato 7 mesi dopo quest'ultimo ragazzo da sola e serena, tentando di dimenticare le sensazioni provate con lui sessualmente.
Ho incontrato il mio attuale ragazzo 4 mesi fa appunto, e fin da subito ho notato che da ambo le parti, vuoi per il mio background vuoi per il suo, il sesso era un po' difficile e meno istintivo, i problemi sono i seguenti:
- quando pratico autoerotismo quelle 3/4 volte al mese, penso ancora al ragazzo con cui ho avuto questa "chimica innata", seppur non ci tornerei mai;
- avendo paura di non riuscire a raggiungere il tipo di piacere che provavo con quel ragazzo con il mio attuale, mi concentro troppo sul piacere che sento e che non sento quando lo facciamo, controllando le mie sensazioni e non credo sia un toccasana per il rapporto sessuale;
- lui date le dimensioni fa fatica ad entrare/non entra senza l'utilizzo del gel della durex che usiamo ogni volta, che però mi fa sentire meno rispetto alle volte in cui magari esce un attimo e rientra, dando tempo al gel di asciugarsi;
- ha diversi cali d'erezione durante il rapporto (a volte esce perché perde l'erezione dentro, e deve fare "da solo" per riprenderla, e soffre di eiaculazione ritardata, ergo viene solo da solo masturbandosi a fine rapporto;
Abbiamo entrambi un bel po' di problemini, lui non se ne fa un cruccio (meglio così!), io però ho il timore che alla lunga rapporti così poco fluidi mi frustrino: cosa possiamo fare/dirci per aiutarci?
Grazie mille!!
[#1]
Gentile ragazza,
se da una parte verrebbe da pensare che quattro mesi di frequentazione siano anche pochi per poter avere una relazione sentimentale e sessuale appagante, dall'altro ciò che Lei descrive sono disturbi sessuali (almeno se parla di eiaculazione ritardata, ecc...), quindi la soluzione non è trovare un punto d'incontro, ma rivolgersi insieme ad uno psicologo psicoterapeuta della coppia.
Capisco che può essere difficile se il Suo ragazzo non se ne fa un cruccio perchè evidentemente non comprende che per Lei la situazione inizia a diventare imbarazzante.
D'altra parte l'idea che conserva del precedente ragazzo non può condizionare tutte le Sue storie, non crede?
se da una parte verrebbe da pensare che quattro mesi di frequentazione siano anche pochi per poter avere una relazione sentimentale e sessuale appagante, dall'altro ciò che Lei descrive sono disturbi sessuali (almeno se parla di eiaculazione ritardata, ecc...), quindi la soluzione non è trovare un punto d'incontro, ma rivolgersi insieme ad uno psicologo psicoterapeuta della coppia.
Capisco che può essere difficile se il Suo ragazzo non se ne fa un cruccio perchè evidentemente non comprende che per Lei la situazione inizia a diventare imbarazzante.
D'altra parte l'idea che conserva del precedente ragazzo non può condizionare tutte le Sue storie, non crede?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Gentile Dott.ssa,
in effetti lo penso anche io che soli 4 mesi di frequentazione, unito al fatto che non ci vediamo molto spesso causa lavoro di lui (portiere di notte di un Hotel, fa orari allucinanti) siano troppo pochi anche solo per pensare ad andare da uno psicologo di coppia, almeno per ora.
Volevo poi precisare una cosa che non ho fatto prima, non è SEMPRE così, nel senso non perde l'erezione ad ogni rapporto, ma spesso. Di solito questo accade appena finito il turno di notte all'Hotel (ore 8 del mattino, facciamo colazione assieme e poi andiamo a casa sua e dei suoi) e in teoria quando appunto dovrebbe iniziare a dormire.
Ogni tanto accade anche in altri momenti, ma imputiamo entrambi spesso la perdita di erezione al gel che utilizziamo per farlo entrare, perché io poi sarei già lubrificata internamente di mio, e sostanzialmente "scivola troppo" e sente poco, così come me (ci parleremo per questo).
Ciò non toglie che lui per venire si pratichi dell'autoerotismo a fine rapporto, ma di per sé non è questo che mi infastidisce, per nulla anzi!
E' solo controproducente per la mia eccitazione il fatto che cali l'erezione dentro di me, perché non sento nulla praticamente, anche se a volte si riprende, io mi sento come "spezzata" nell'eccitazione: gliene parlerò senza farlo vedere come un problema, perché è molto riflessivo e autocritico come ragazzo e so quanto delicata per un uomo sia la sfera sessuale.
Ho notato comunque, quando per esempio abbiamo casa di mia madre disponibile perché lei è in viaggio, come il sesso sia di molto migliore, gioca anche il fatto che abbiamo un letto più grande e nessuno in casa probabilmente.
Il mio pensiero è che non voglio far diventare questa relazione con lui un'altra relazione dove mando tutto all'aria per dei problemi nella sfera sessuale, voglio essere più matura e imparare ad avere un dialogo costruttivo con lui senza farlo sentire in colpa (in fondo colpe non ne ha nessuna!).
Per il mio ex ragazzo a cui penso ogni tanto, è vero, gioca brutti effetti anche alla mia di serenità nei nostri rapporti, oltre al fatto che mi concentro troppo su cosa sento e quanto "rispetto a"
in effetti lo penso anche io che soli 4 mesi di frequentazione, unito al fatto che non ci vediamo molto spesso causa lavoro di lui (portiere di notte di un Hotel, fa orari allucinanti) siano troppo pochi anche solo per pensare ad andare da uno psicologo di coppia, almeno per ora.
Volevo poi precisare una cosa che non ho fatto prima, non è SEMPRE così, nel senso non perde l'erezione ad ogni rapporto, ma spesso. Di solito questo accade appena finito il turno di notte all'Hotel (ore 8 del mattino, facciamo colazione assieme e poi andiamo a casa sua e dei suoi) e in teoria quando appunto dovrebbe iniziare a dormire.
Ogni tanto accade anche in altri momenti, ma imputiamo entrambi spesso la perdita di erezione al gel che utilizziamo per farlo entrare, perché io poi sarei già lubrificata internamente di mio, e sostanzialmente "scivola troppo" e sente poco, così come me (ci parleremo per questo).
Ciò non toglie che lui per venire si pratichi dell'autoerotismo a fine rapporto, ma di per sé non è questo che mi infastidisce, per nulla anzi!
E' solo controproducente per la mia eccitazione il fatto che cali l'erezione dentro di me, perché non sento nulla praticamente, anche se a volte si riprende, io mi sento come "spezzata" nell'eccitazione: gliene parlerò senza farlo vedere come un problema, perché è molto riflessivo e autocritico come ragazzo e so quanto delicata per un uomo sia la sfera sessuale.
Ho notato comunque, quando per esempio abbiamo casa di mia madre disponibile perché lei è in viaggio, come il sesso sia di molto migliore, gioca anche il fatto che abbiamo un letto più grande e nessuno in casa probabilmente.
Il mio pensiero è che non voglio far diventare questa relazione con lui un'altra relazione dove mando tutto all'aria per dei problemi nella sfera sessuale, voglio essere più matura e imparare ad avere un dialogo costruttivo con lui senza farlo sentire in colpa (in fondo colpe non ne ha nessuna!).
Per il mio ex ragazzo a cui penso ogni tanto, è vero, gioca brutti effetti anche alla mia di serenità nei nostri rapporti, oltre al fatto che mi concentro troppo su cosa sento e quanto "rispetto a"
[#3]
Cara Ragazza,
siamo online, e se pur lunghissima, la sua è sempre una consulenza online.
Tra passato - non dimenticato - presente da rodare, gel ed eiaculazione ritardata, mi sembra che stiate perdendo di spontaneità.
Sembra più un compito in classe che un momento d’intimità.
L’eiaculazione ritardata, in ogni caso, va assolutamente curata, come potrà ascoltare in questa mia video intervista.
https://m.youtube.com/watch?v=2C-f9gHy-jE
siamo online, e se pur lunghissima, la sua è sempre una consulenza online.
Tra passato - non dimenticato - presente da rodare, gel ed eiaculazione ritardata, mi sembra che stiate perdendo di spontaneità.
Sembra più un compito in classe che un momento d’intimità.
L’eiaculazione ritardata, in ogni caso, va assolutamente curata, come potrà ascoltare in questa mia video intervista.
https://m.youtube.com/watch?v=2C-f9gHy-jE
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 05/02/2018.
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