Difficoltà relazionali
Buonasera, sono una ragazza di 22 anni e mi sono resa conto di avere dei problemi relazionali.
Vi riporto il caso specifico che sto vivendo, per avere un esempio pratico. Sto frequentando una ragazza da due mesi e dopo le prime settimane dove le emozioni erano a mille, sono caduta in uno stato di apatia. Sicuramente Complici anche determinati aspetti del suo carattere non conformi con il mio modo di essere. Provo sentimenti contrastanti, voglia di abbracciarla e trasmetterle sicurezza, voglia di sentirti a mia volta amata e poi momenti di distacco, altezzositá, mancanza di fiducia, di speranza che la conoscenza possa decollare. Il tutto accompagnato da insoddisfazione sessuale e continui confronti con le relazioni passate. Nello specifico: per alcuni aspetti, metto a confronto lei con l unica persona che mi fece innamorare in maniera folle, forse idealizzando, ma follemente; per altri aspetti il confronto riguarda un'altra relazione dove invece mi sentivo me stessa, amata, coccolata e al sicuro costantemente.
Tornando alla frequentazione attuale, mi sono resa conto che nelle prime settimane ho intenzionalmente cercato di affascinare questa ragazza, mostrandomi interessante, colta, piena di interessi di un certo spessore e vedere un riscontro positivo in lei, mi alimentava l'ego, facendomi sentire appagata. Ora che vorrei potermi sentire me stessa, ho paura a lasciarmi andare perche quasi sicura di non poterle piacere così come sono: una persona che sa essere anche leggera e "frivola" e non solo seria e impostata.
Di contro Abbiamo una sensibilità molto simile e acutissima entrambe, siamo profonde e introspettive, parlare con lei scavando a fondo,nel profondo della nostra psiche, è fantastico, rendersi conto che non sono l'unica al mondo a vedere le cose in una determinata maniera, mi riempie il cuore. Poi però c'è tutto il resto, appena descritto.... non sento quel trasporto tipico dell'innamoramento che ti fa venire voglia di vivere altri 100 anni solo per poterli dedicare all'altro, quelle sensazioni che ti elevano (le ho sentite solo per la prima settimana)..insomma non mi sento cosi in grado di poter amare veramente e ciò mi distrugge perché so quanto potrei e vorrei dare
Vi riporto il caso specifico che sto vivendo, per avere un esempio pratico. Sto frequentando una ragazza da due mesi e dopo le prime settimane dove le emozioni erano a mille, sono caduta in uno stato di apatia. Sicuramente Complici anche determinati aspetti del suo carattere non conformi con il mio modo di essere. Provo sentimenti contrastanti, voglia di abbracciarla e trasmetterle sicurezza, voglia di sentirti a mia volta amata e poi momenti di distacco, altezzositá, mancanza di fiducia, di speranza che la conoscenza possa decollare. Il tutto accompagnato da insoddisfazione sessuale e continui confronti con le relazioni passate. Nello specifico: per alcuni aspetti, metto a confronto lei con l unica persona che mi fece innamorare in maniera folle, forse idealizzando, ma follemente; per altri aspetti il confronto riguarda un'altra relazione dove invece mi sentivo me stessa, amata, coccolata e al sicuro costantemente.
Tornando alla frequentazione attuale, mi sono resa conto che nelle prime settimane ho intenzionalmente cercato di affascinare questa ragazza, mostrandomi interessante, colta, piena di interessi di un certo spessore e vedere un riscontro positivo in lei, mi alimentava l'ego, facendomi sentire appagata. Ora che vorrei potermi sentire me stessa, ho paura a lasciarmi andare perche quasi sicura di non poterle piacere così come sono: una persona che sa essere anche leggera e "frivola" e non solo seria e impostata.
Di contro Abbiamo una sensibilità molto simile e acutissima entrambe, siamo profonde e introspettive, parlare con lei scavando a fondo,nel profondo della nostra psiche, è fantastico, rendersi conto che non sono l'unica al mondo a vedere le cose in una determinata maniera, mi riempie il cuore. Poi però c'è tutto il resto, appena descritto.... non sento quel trasporto tipico dell'innamoramento che ti fa venire voglia di vivere altri 100 anni solo per poterli dedicare all'altro, quelle sensazioni che ti elevano (le ho sentite solo per la prima settimana)..insomma non mi sento cosi in grado di poter amare veramente e ciò mi distrugge perché so quanto potrei e vorrei dare
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Gentile utente,
perchè ritenere che questo groviglio di sentimenti ed emozioni altalenanti siano "difficltà relazionali" ?
A chi legge sembrerebbero "normali" incertezze dell'inizio di certe relazioni...
Se Lei però la "metto a confronto lei con l unica persona che mi fece innamorare in maniera folle" tutte le relazioni a seguire appariranno scialbe;
ma il problema è proprio il confronto.
Le consiglierei di osservarsi meno e di vivere con maggiore "leggerezza".
Il tempo (anche breve, forse) Le darà delle risposte rispetto alla natura e al decollare o meno della relazione.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 884 visite dal 05/02/2018.
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