Ansia, depressione ed ex con avventure omo

Salve, sono una ragazza 24enne e da quando ho cominciato l’università ho sviluppato un disturbo d’ansia con attacchi di panico, ossessioni e atteggiamenti depressivi. Ai tempi del liceo ho cominciato una relazione con un ragazzo che si è protratta per circa 10 anni, per lo più a notevole distanza, che ha influito negativamente sullo sviluppo della mia patologia. Lo scorso anno quando si parlava già di convivenza lui ha però deciso di lasciarmi telefonicamente dicendomi che non mi ama più. So che, anche se non vuole ammetterlo, mi ha lasciata per una sua collega con cui bazzicava ultimamente ( sosteneva che neppure gli piaceva). Soprattutto a seguito delle modalità con cui si è svolto il tutto e per le continue mancanze di rispetto che ha avuto nei miei confronti, cosa che non meritavo perché mi sono sempre dedicata anima e corpo a lui, ne sono uscita devastata: ad un anno mi ritrovo ad aver acuito il mio disturbo, sono ossessionata da lui, ho forti crisi depressive e totale apatia, letargia, ho perso più di 10 kg, ho praticamente messo da parte l’università, insomma ho mandato la mia vita a rotoli nonostante la terapia farmacologica e le sedute dallo psicologo. Non riesco a venirne fuori. Mi sento inutile, un rifiuto umano. Lui mi ha completamente cancellata e so che in parte il fatto di non aver mai avuto un confronto con lui a quattrocchi (lui non ha il coraggio) ha peggiorato la situazione. La ciliegina sulla torta è l’aver scoperto che tradisce l’attuale ragazza con...uomini. Questa cosa mi ha letteralmente sconvolta anche se so per certo che con me non lo ha mai fatto nonostante, visto la distanza, sarebbe stato molto più semplice. Purtroppo però, nonostante tutto questo, non riesco a voltare pagina e a riprendere in mano la mia vita... continuo ad essere ossessionata da lui, a sperare in un ritorno che definirei impossibile e a non riuscire ad andare avanti anche se oramai ci ho provato in tutti i modi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67

Gentile utente,

forse è il caso di fare una valutazione sul percorso psicologico che sta facendo,
se risulta così poco efficace nell'aiutarLa.

Ne ha parlato apertamente con la Sua psicologa? (E' anche psicoterapeuta, vero? solo così si è autorizzati a curare.)
Rispetto alla situazione che ci descrive, che diagnosi è stata fatta: dipendenza o altro?
Quali sono gli obiettivi che Vi siete poste?
Le sedute con che cadenza avvengono?
Se riceve dei suggerimenti dalla Sua psy, si impegna a metterli in atto tra una seduta e l'altra?

E dallo psichiatra che Le ha prescritto i farmaci, quale diagnosi è stata fatta?
I farmaci li assume regolarmente?

Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunialti,
La ringrazio per l’interesse e la celere risposta.

Lo psicologo (è un lui) che mi sta seguendo è ovviamente uno psicoterapeuta. Mi sono chiesta anch’io se il percorso che stiamo affrontando insieme sia realmente efficace, ma si è sicuramente rivelato più efficace dell’esperienza che ho avuto precedentemente con un’altra psicoterapeuta. Le sedute hanno solitamente cadenza settimanale, fatta eccezione per i periodi in cui sono fuori città. Gli obiettivi che ci siamo posti sono: individuare i reali motivi che si celano dietro al disturbo d’ansia; superare la rottura e la dipendenza affettiva; occuparmi più di me stessa e delle mie capacità.
Per quanto riguarda la messa in atto dei consigli dispensatimi dallo psicoterapeuta non nego di aver avuto non poche difficoltà, anche per una serie di motivi che non sto qui ad elencarLe ma, ad ogni modo, ho cercato di impegnarmi a metterli un atto.

La diagnosi da parte della psichiatra è disturbo d’ansia e attacchi di panico ed ultimamente anche di una forma di depressione. Ho sempre assunto attentamente la terapia prescrittami ma fino ad ora ho cambiato tre diversi farmaci perché la risposta dell’organiamo non era quella attesa. Da una settimana assumo la dulaxetina (Ezequa) che però ha già dato degli effetti collaterali.

Cordialità
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67

Gentile utente,

le domande era rivolte ad avere una idea più chiara di quanto sta facendo, sia con la psicoterapia che con la farmacoterapia abbinata, come consigliato:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

Probabilmente occorre solo tempo e determinazione,
ma comprendo che la seconda - nel caso di depressione - sia "malata" e quindi si fatichi molto nel mettere in atto eventuali consigli e prescrizioni.

Abbia fiducia nei Suoi curanti: quello che sta facendo è "già" il meglio che può fare.

Saluti cordiali.

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Brunalti,
in qualche modo le sue parole mi rincuorano! Purtroppo credo che il problema non siano tanto i miei curanti quanto io. Mi stupisco di come, nonostante le scoperte riguardo il mio ex, io non riesca a voltare pagina. Probabilmente è questo ciò che mi preoccupa di più.
La ringrazio per i consigli e le delucidazioni.
Cordialità
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 597 67

"..che il problema non siano tanto i miei curanti quanto io.."

Lei non è sola.
E' in squadra con i Suoi curanti.
Utilizzi al meglio l' "alleanza terapeutica" con loro!

Un buon percorso, di cuore.

Carlamaria Brunialti

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