Trauma e ansia

Salve,
sono una studentessa di 21 anni e da 4 mesi soffro di ansia,attacchi e crisi di panico.
Questa condizione è stata causata da un evento, personalmente molto traumatico, che ancora oggi mi condiziona e ritorna nella mia mente: 4 mesi fa ho fumato uno spinello, il quale mi ha causato tachicardia, dolori articolari (in particolare al braccio sinistro e al petto), panico, dolori intestinali alternati a brividi di freddo, per la durata di 6/7 ore.
Quel giorno ho davvero pensato di morire. Però pensavo anche che sarebbe finito tutto lì, e che sarei andata avanti.
Ma così non è stato. Da allora soffro di ansia, e sono quasi sempre in un continuo stato di tensione. Ancora oggi non appena risento uno dei sintomi che ho avvertito 4 mesi fa, entro in uno stato di allerta, e nel peggiore dei casi mi viene un attacco di panico o una crisi che può durare 1/2 ore. In quei momenti ho sempre la sensazione di morire o di impazzire.
In seguito all'evento traumatico, ho deciso di intraprendere una cura psicologica, e il mio medico di base mi ha anche prescritto alprazolam in gocce. Mi rendo conto di aver fatto molta strada, ma di doverne fare altrettanto per poter superare tutto ciò.

Molti dei miei attacchi di panico sono stati causati dalla sensazione di un imminente infarto, causato da un dolore al braccio sinistro o nelle vicinanze del cuore. Ho notato che durante questi avvenimenti mi capita di contrarre i muscoli senza rendermene conto.
Mi chiedevo, quanto possa incidere l'autosuggestione, o se i dolori che avverto in realtà non sono reali ma solo frutto della mia immaginazione che mi ricordano quel giorno.
E mi chiedevo anche se l'ansia e le crisi potranno scomparire o se quel giorno ha modificato il mio modo di reagire agli eventi della vita in modo irreparabile.