Avere a che fare con un uomo confuso. cosa fare ?

Da cinque mesi frequento un ragazzo di 35 anni.
All’inizio è stato molto galante, premuroso, romantico ... visionario.
Dopo un po’ , quando la nostra conoscenza ha cominciato a diventare più frequente, Quando c’è stato il primo bacio, i primi contatti fisici... entrava subito dopo in uno stato di confusione.
Siamo arrivati due volte quasi a lasciar perdere .. perché nei giorni in cui sta così, come adesso , è intoccabile. Non ci si può parlare e nulla... ma dice che gli deve passare da solo.
Poi è tornato dicendo che ci è stato male , ecc.
Ha avuto una storia di 7 anni di cui due di convivenza. La ex lo chiamava ancora ogni tanto... con delle scuse secondo me .
Mi sembra molto traumatizzato dal passato sicuramente, ma anche in una contraddizione continua.
Insieme stiamo bene, abbiamo già fatto tante cose , ci divertiamo, la pensiamo allo stesso modo... ma ora lui è di nuovo in questo stato.
Questo dopo un viaggio di 4 giorni insieme... durante le mie ferie.
Mi chiede cosa sanno gli altri di noi, la mia famiglia , i miei amici, cosa pensano .
Mi dice He lui aveva anche immaginato il futuro con me ... ma che quando sta così “non lo sa, pensa che forse deve stare da solo”
Non so più cosa pensare ... cosa fare.
Ci rimango male male davanti a questi comportamenti . Ho cercato di essere comprensiva ... ma cosa mi sta portando?
Vorrei tanto avere quella dignità da non farmi calpestare ... forse è l’unica cosa che mi manca e non so perché.
Perché cerco sempre un chiarimento.. invece che starmene arrabbiata come un dobermann per i fatti miei.
Sto solo perdendo tempo e anima?
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

“ma cosa mi sta portando?”
Lo dice lei stessa a cosa la sta portando:
a farsi “calpestare” & a essere “arrabbiata come un dobermann per i fatti miei”.

Quanto le conviene vivere così?
La fa stare bene?
Anche se “abbiamo già fatto tante cose , ci divertiamo, la pensiamo allo stesso modo.” Lei è felice? Sta bene?

Sarebbe il caso che spostasse la direzione dei suoi pensieri:
Da “cerco sempre un chiarimento..“ all’interno della relazione e rispetto a quello che succede nella relazione

A

Come questo la fa sentire, la fa stare, cosa sente, come si sente (?), “sto bene o soffro?”

Insomma: spostare l’indirizzo dei suoi pensieri, dalla relazione a lei. Iniziando a prendersi cura di lei.

Tutto questo da soli è abbastanza complicato. Potrebbe avvalersi di una consulenza specialistica psicologico-psicoterapeutica.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta tempestiva ...
Si, io mi rendo conto dei rischi a cui vado incontro e dei miei momenti di insoddisfazione.
Non so perché non solo in questo caso io non riesca ad essere più di polso, più determinata ...
Forse un’altra persona avrebbe già lanciato un ultimatum: “dentro o fuori”, ma io non ci riesco..
Già in passato mi succedeva, in un’altra relazione, di cercare sempre il chiarimento o la conversazione, anche quando ero io quella che doveva essere arrabbiata.

Provo un enorme affetto per lui...e forse questo mi dà tanta pazienza.
Ma so che mi sto esponendo al rischio di farmi del male, e forse di non vedere cambiare le cose per parecchio tempo..