Schizofrenia e autismo
Salve,prima di tutto voglio dire che i dati della presentazione sono inesatti(ho 19 anni e sono normopeso),poi volevo avere un chiarimento.
Parlo un po' della mia vita cosi da fornire piu' dettagli possibili.
Ho iniziato a parlare a 2 anni e mezzo,a 4 anni avevo il vocabolario di un bambino di 2,tuttavia ho iniziato la scuola a 5 anni ed ero fra i piu bravi in classe,anche se all'inizio non scrivevo le parole fra le righe.
All'eta' di 7-8 anni dopo aver letto un libro di medicina generale sulle varie malattie(non era un volume per bambini,ma per adulti) ho iniziato ad avere manie di persecuzione,pensieri ossessivi,pensieri ossessivi compulsivi:mi lavavo sempre le mani,pensavo che gli altri mi volessero avvelenare e che volessero danneggiarmi.
Tuttavia i sintomi all'inizio erano lievi e avevo buoni rapporti con i compagni di scuola,giocavo con loro.
ho iniziato a masturbarmi a 7 anni:e' iniziato casualmente in piscina toccandomi il pisello e provando piacere,ma non avevo attrazione per le mie coetanee ma per le donne obese,che sono l'unico tipo di donna che mi piace.
Arrivato alle scuole medie per una provocazione di un mio parente ero diventato un secchione che studiava tutto,mi ero ritirato sempre di piu socialmente,non mi andava piu di uscire.
Inoltre le manie ossessive erano peggiorate,avevo dei pensieri fissi che mi dicevano che se non avessi trovato la motivazione di un azione sarei diventato stupido e altre cose.
Inoltre avevo molti meltdown dove scoppiavo a piangere a scuola perche hi sbagliato a dire una cosa e a casa delle crisi isteriche.
Ho avuto anche un'allucinazione dove un borsellino si trasformava in un cane che mi rincorreva.
Verso la fine delle medie la mia situazione migliora perche' mi impongo di dover controllare le mie manie e ci riesco gradualmente.
Non sono mai stato bullizzato ne alle medie,ne al liceo.
Al liceo mi faccio un gruppo di amici fuori da scuola con cui gioco a carte il sabato.
Tuttavia la mia asocialita alle medie mi aveva reso un ritardato sociale tanto che non pensavo di aver fatto una cosa brutta quando scrissi su whatsapp alla ragazza che mi piaceva che mi ero masturbato,ne quando mi feci una sega in classe a fianco a lei.Fortunatamente questi episodi non hanno avuto ripercussioni penso per il mio bell'aspetto(dopo l'episodio c'erano comunque ragazze della mia classe che si volevano mettere con me).
Dal 3 al 4 anno ho sofferto di depressione perche' ho acquisito una visione pessimista della vita in seguito alla scoperta di una subcultura di internet.Mi sono isolato dai miei amici e anche dopo essere uscito dalla depressione non ho voluto riallacciare molto i contatti.
Al liceo mi e' insorta la fantosmia,cioe sento odori che non esistono mentre altri non li sento.
Per superare la depressione da pessimismo ho sviluppato dei pensieri da pazzo dove immagino di avere poteri sovrannaturali.
Le manie mi sono quasi scomparse e non sono piu ipocondriaco.
mio prozio paterno e' schizofrenico.
Una diagnosi?
Parlo un po' della mia vita cosi da fornire piu' dettagli possibili.
Ho iniziato a parlare a 2 anni e mezzo,a 4 anni avevo il vocabolario di un bambino di 2,tuttavia ho iniziato la scuola a 5 anni ed ero fra i piu bravi in classe,anche se all'inizio non scrivevo le parole fra le righe.
All'eta' di 7-8 anni dopo aver letto un libro di medicina generale sulle varie malattie(non era un volume per bambini,ma per adulti) ho iniziato ad avere manie di persecuzione,pensieri ossessivi,pensieri ossessivi compulsivi:mi lavavo sempre le mani,pensavo che gli altri mi volessero avvelenare e che volessero danneggiarmi.
Tuttavia i sintomi all'inizio erano lievi e avevo buoni rapporti con i compagni di scuola,giocavo con loro.
ho iniziato a masturbarmi a 7 anni:e' iniziato casualmente in piscina toccandomi il pisello e provando piacere,ma non avevo attrazione per le mie coetanee ma per le donne obese,che sono l'unico tipo di donna che mi piace.
Arrivato alle scuole medie per una provocazione di un mio parente ero diventato un secchione che studiava tutto,mi ero ritirato sempre di piu socialmente,non mi andava piu di uscire.
Inoltre le manie ossessive erano peggiorate,avevo dei pensieri fissi che mi dicevano che se non avessi trovato la motivazione di un azione sarei diventato stupido e altre cose.
Inoltre avevo molti meltdown dove scoppiavo a piangere a scuola perche hi sbagliato a dire una cosa e a casa delle crisi isteriche.
Ho avuto anche un'allucinazione dove un borsellino si trasformava in un cane che mi rincorreva.
Verso la fine delle medie la mia situazione migliora perche' mi impongo di dover controllare le mie manie e ci riesco gradualmente.
Non sono mai stato bullizzato ne alle medie,ne al liceo.
Al liceo mi faccio un gruppo di amici fuori da scuola con cui gioco a carte il sabato.
Tuttavia la mia asocialita alle medie mi aveva reso un ritardato sociale tanto che non pensavo di aver fatto una cosa brutta quando scrissi su whatsapp alla ragazza che mi piaceva che mi ero masturbato,ne quando mi feci una sega in classe a fianco a lei.Fortunatamente questi episodi non hanno avuto ripercussioni penso per il mio bell'aspetto(dopo l'episodio c'erano comunque ragazze della mia classe che si volevano mettere con me).
Dal 3 al 4 anno ho sofferto di depressione perche' ho acquisito una visione pessimista della vita in seguito alla scoperta di una subcultura di internet.Mi sono isolato dai miei amici e anche dopo essere uscito dalla depressione non ho voluto riallacciare molto i contatti.
Al liceo mi e' insorta la fantosmia,cioe sento odori che non esistono mentre altri non li sento.
Per superare la depressione da pessimismo ho sviluppato dei pensieri da pazzo dove immagino di avere poteri sovrannaturali.
Le manie mi sono quasi scomparse e non sono piu ipocondriaco.
mio prozio paterno e' schizofrenico.
Una diagnosi?
[#1]
Da questa postazione è impossibile porre diagnosi. Non abbiamo la palla di vetro
- non abbiamo elementi a sufficienza
- non c’è un rapporto vis a vis paziente-specialista
- online sarebbe un’eresia. Non sussistono condizioni psicodiagnostiche per procedere.
- non è deontologicamente ed eticamente corretto
- è vietato dalle regole del portale per evidenti ragioni.
Insomma, è come se lei scrivesse un consulto in ortopedia scrivendo che le fa male la caviglia da giorni e chiedesse una diagnosi. Il medico le direbbe di rivolgersi ad un suo collega in persona.
Idem per psicologia!
Se vuole avvalersi di una diagnosi funzionale per capire cosa c’è che va e/o non va in lei, si rivolga di persona ad un collega psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure ad un medico psichiatra.
Saluti
- non abbiamo elementi a sufficienza
- non c’è un rapporto vis a vis paziente-specialista
- online sarebbe un’eresia. Non sussistono condizioni psicodiagnostiche per procedere.
- non è deontologicamente ed eticamente corretto
- è vietato dalle regole del portale per evidenti ragioni.
Insomma, è come se lei scrivesse un consulto in ortopedia scrivendo che le fa male la caviglia da giorni e chiedesse una diagnosi. Il medico le direbbe di rivolgersi ad un suo collega in persona.
Idem per psicologia!
Se vuole avvalersi di una diagnosi funzionale per capire cosa c’è che va e/o non va in lei, si rivolga di persona ad un collega psicologo psicoterapeuta con competenze psicodiagnostiche oppure ad un medico psichiatra.
Saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#2]
Utente
Non potrebbe dirmi almeno cosa pensa io possa avere?
Cmq sia aggiungo dei particolari che non ho potuto aggiungere perche' mi erano finiti i caratteri:
Fin da bambino ho delle sensazioni tattili tipo cose che mi stanno camminando sulla pelle,ma non c'ho mai fatto caso perche' pensavo fossero normali,solo ora leggendo online ho scoperto che possono essere collegate a malattie psichiatriche.
Inoltre sono apatico e non riesco a provare affetto nei confronti della mia famiglia o delle persone,non sento la loro mancanza anche se sono lontano da casa,questo anche quando ero piu' giovane.
La mia apatia e' peggiorata dopo l'incontro con la subcultura nichilista e pessimista a cui ho gia' accennato che da una parte mi ha fatto bene psicologicamente,ma dall'altra mi ha distrutto perche' ho perso interesse nell'avere relazioni con le ragazze(cosi come nell'amicizia) e sono diventato molto piu' cinico e meno emotivo.
I pensieri di questa subcultura mi ossessionano continuamente,riesco a studiare e a concentrarmi,pero appena possono entrano di prepotenza.
Cosa potrei fare per controllarli?
Da ragazzino c'ero riuscito con gli altri pensieri ossessivi ma perche' erano irrazionali,mentre questi pensieri purtroppo sono razionali e quindi non riesco a dirmi che sto pensando cose che non esistono,che sono solo frutto delle mie ossessioni.
Non sento il bisogno di avere contatti con le altre persone se non per fare giochi di gruppo,insomma attivits che richiedono concentrazione e impegno mentale,perche' lo stare insieme agli altri solo per parlare della vita in generale e cazzeggiare mi innesca i pensieri ossessivi.
Anche altre persone che sono venute a contatto con questa subcultura hanno sperimentato le mie stesse esperienze(in seguito,cioe prima dell'esserne a conoscenza non avevano problemi di alcun tipo):depressione,tendenza all'isolamento sociale,maggiore apatia(no allucinazioni,deliri e altri sintomi prettamente psichiatrici).
Parte del mio problema e' sicuramente genetico data la mia parentela con uno schizofrenico e il mio ritardo nello sviluppo del linguaggio,pero' parte e' dovuta ai pensieri ossessivi nichilisti e pessimisti che questa subcultura mi ha instillato nella mente.
Cosa posso fare che non richieda il prendere farmaci?
Cmq sia aggiungo dei particolari che non ho potuto aggiungere perche' mi erano finiti i caratteri:
Fin da bambino ho delle sensazioni tattili tipo cose che mi stanno camminando sulla pelle,ma non c'ho mai fatto caso perche' pensavo fossero normali,solo ora leggendo online ho scoperto che possono essere collegate a malattie psichiatriche.
Inoltre sono apatico e non riesco a provare affetto nei confronti della mia famiglia o delle persone,non sento la loro mancanza anche se sono lontano da casa,questo anche quando ero piu' giovane.
La mia apatia e' peggiorata dopo l'incontro con la subcultura nichilista e pessimista a cui ho gia' accennato che da una parte mi ha fatto bene psicologicamente,ma dall'altra mi ha distrutto perche' ho perso interesse nell'avere relazioni con le ragazze(cosi come nell'amicizia) e sono diventato molto piu' cinico e meno emotivo.
I pensieri di questa subcultura mi ossessionano continuamente,riesco a studiare e a concentrarmi,pero appena possono entrano di prepotenza.
Cosa potrei fare per controllarli?
Da ragazzino c'ero riuscito con gli altri pensieri ossessivi ma perche' erano irrazionali,mentre questi pensieri purtroppo sono razionali e quindi non riesco a dirmi che sto pensando cose che non esistono,che sono solo frutto delle mie ossessioni.
Non sento il bisogno di avere contatti con le altre persone se non per fare giochi di gruppo,insomma attivits che richiedono concentrazione e impegno mentale,perche' lo stare insieme agli altri solo per parlare della vita in generale e cazzeggiare mi innesca i pensieri ossessivi.
Anche altre persone che sono venute a contatto con questa subcultura hanno sperimentato le mie stesse esperienze(in seguito,cioe prima dell'esserne a conoscenza non avevano problemi di alcun tipo):depressione,tendenza all'isolamento sociale,maggiore apatia(no allucinazioni,deliri e altri sintomi prettamente psichiatrici).
Parte del mio problema e' sicuramente genetico data la mia parentela con uno schizofrenico e il mio ritardo nello sviluppo del linguaggio,pero' parte e' dovuta ai pensieri ossessivi nichilisti e pessimisti che questa subcultura mi ha instillato nella mente.
Cosa posso fare che non richieda il prendere farmaci?
[#3]
“solo ora leggendo online ho scoperto che possono essere collegate a malattie psichiatriche.” Quindi sarebbe il caso di rivolgersi ad uno psichiatra o ad un collega come sopra suggerito. Non crede?
Idem per questo: “I pensieri di questa subcultura mi ossessionano continuamente,riesco a studiare e a concentrarmi,pero appena possono entrano di prepotenza“.
“Non sento il bisogno di avere contatti con le altre persone se non per fare giochi di gruppo,insomma attivits che richiedono concentrazione e impegno mentale,perche' lo stare insieme agli altri solo per parlare della vita in generale e cazzeggiare mi innesca i pensieri ossessivi.”
Anche questi pensieri e tendenze comportamentali sarebbe utile portarli all’attenzione degli specialisti sopra menzionati.
“Parte del mio problema e' sicuramente genetico data la mia parentela con uno schizofrenico”. Non è detto! Andrebbbe verificato o falsificato in sede specialista.
Un ritardo fonologico nello sviluppo del linguaggio non è necessariamente un indice di ritardo nello sviluppo cognitivo. Ok?
Quindi occorre appurare anche questo.
“Cosa posso fare che non richieda il prendere farmaci?”. Prima di una eventuale terapia (in qualsiasi campo medico e psicologico) occorre una diagnosi. Quindi questa domanda andrà fatta agli specialisti che la valuteranno.
Il quadro che descrive è abbastanza variegato (ho detto variegato che non è necessariamente sinonimo di grave) da non poter azzardare ipotesi a distanza. Occorre una diagnosi di persona. Si affidi con serenità agli specialisti suggeriti.
Per ogni eventuale problema c’è una soluzione.
Cordiali saluti
Idem per questo: “I pensieri di questa subcultura mi ossessionano continuamente,riesco a studiare e a concentrarmi,pero appena possono entrano di prepotenza“.
“Non sento il bisogno di avere contatti con le altre persone se non per fare giochi di gruppo,insomma attivits che richiedono concentrazione e impegno mentale,perche' lo stare insieme agli altri solo per parlare della vita in generale e cazzeggiare mi innesca i pensieri ossessivi.”
Anche questi pensieri e tendenze comportamentali sarebbe utile portarli all’attenzione degli specialisti sopra menzionati.
“Parte del mio problema e' sicuramente genetico data la mia parentela con uno schizofrenico”. Non è detto! Andrebbbe verificato o falsificato in sede specialista.
Un ritardo fonologico nello sviluppo del linguaggio non è necessariamente un indice di ritardo nello sviluppo cognitivo. Ok?
Quindi occorre appurare anche questo.
“Cosa posso fare che non richieda il prendere farmaci?”. Prima di una eventuale terapia (in qualsiasi campo medico e psicologico) occorre una diagnosi. Quindi questa domanda andrà fatta agli specialisti che la valuteranno.
Il quadro che descrive è abbastanza variegato (ho detto variegato che non è necessariamente sinonimo di grave) da non poter azzardare ipotesi a distanza. Occorre una diagnosi di persona. Si affidi con serenità agli specialisti suggeriti.
Per ogni eventuale problema c’è una soluzione.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Sinceramente vorrei evitare di andare da uno psicologo/psichiatra perche' potrebbe ritenermi ritenermi pericoloso per alcune cose,segnalarmi e costringermi a seguire una dieta di farmaci che non voglio intraprendere.
Ovviamente mi riterrebbe pericoloso se dicessi tutto,ma dato che non direi tutto per i motivi spiegati sarebbe inutile andarci.
Voglio solo sapere se esistono delle tecniche psicologiche per aiutare a controllare i pensieri.
Ovviamente mi riterrebbe pericoloso se dicessi tutto,ma dato che non direi tutto per i motivi spiegati sarebbe inutile andarci.
Voglio solo sapere se esistono delle tecniche psicologiche per aiutare a controllare i pensieri.
[#5]
Nessuno specialista della salute mentale (psicoterapeuta o psichiatra che sia)
- giudica
- teme
- ritiene
- costringe
In assenza di consenso al trattamento, nessuna terapia può essere somministrata.
“Voglio solo sapere se esistono delle tecniche psicologiche per aiutare a controllare i pensieri”. Esistono ma non sono fai da te. Se quella caviglia fosse rotta, se la ingesserebbe da solo?
Possono essere apprese solo con l’aiuto di uno specialista psicoterapeuta.
Tuttavia, dato che noi appunto non obblighiamo, è libero di decidere cosa fare e non fare
Saluti
- giudica
- teme
- ritiene
- costringe
In assenza di consenso al trattamento, nessuna terapia può essere somministrata.
“Voglio solo sapere se esistono delle tecniche psicologiche per aiutare a controllare i pensieri”. Esistono ma non sono fai da te. Se quella caviglia fosse rotta, se la ingesserebbe da solo?
Possono essere apprese solo con l’aiuto di uno specialista psicoterapeuta.
Tuttavia, dato che noi appunto non obblighiamo, è libero di decidere cosa fare e non fare
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 03/02/2018.
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