Ansia di andare sempre in bagno.

Buongiorno dottori. Sono una ragazza di quasi 23 anni, felicemente fidanzata con un ragazzo meraviglioso, e iscritta al primo anno di architettura al Politecnico di Torino. Sono sempre stata una persona molto ansiosa, e ho sempre gestito la cosa, ma da circa 2 anni a questa parte mi vengono veri e propri attacchi d'ansia incontrollabili. Mi spiego meglio: il tutto è iniziato ad aprile/maggio del 2016, quando stavo per prendere la patente. Dato che di li a poco avrei avuto l'esame, ad un certo punto durante una guida ho dovuto dire al mio istruttore che mi dovevo fermare perchè dovevo andare urgentemente in bagno, così mi fermai e andai nel primo bar che trovai. Per fortuna che era una delle ultime prove di guida prima dell'esame, infatti lo passai con successo, anche se con moltissima ansia, tanto da quasi farmi bocciare e mandare tutto all'aria perchè avevo bisogno di un bagno. Dopo quei pochi episodi sono stata tutto sommato bene fino a quando non trovai un alvoro in un negozio di abbigliamento della mia città, dove mi fecero passare le pene dell'inferno, infatti me ne andai solo dopo un mese. Da quella situazione riniziarono questi episodi. Quando dovevo uscire con amici, mi veniva l'ansia perchè al solo pensiero di non avere a disposizione i servizi mi faceva scattare lo stimolo. Tra questi attacchi d'ansia improvvisi e senza un motivo arrivò il giorno del test di ammissione al Politecnico, era settembre 2017. Quella mattina mi ricordo che stetti circa 1 ora in bagno (a casa) ma senza evacuare. Arrivata davanti all'aula mi venne lo stimolo e andai in bagno e arrivai persino tardi nell'aula del test, perdendo quasi la possibilità di parteciparvi. Durante il test ero molto concentrata quindi non ho avuto grossi problemi. Ho passato, per fortuna, il test con successo ed ero molto felice, quindi non avevo apparenti motivi per avere ansia, ma continuavo ad avere questi episodi, anche quando stavo a casa da sola. Durante le lezioni, che durano 3 ore l'una, essendo che sono seduta sempre più o meno in mezzo alla fila di persone, più volte mi viene lo stimolo fortissimo e inizio a tremare e a sudare freddo. Con successo mi trattengo perchè ovviamente non posso far scomodare 10 persone per 10 volte perchè io devo andare in bagno. Domani ho il primo esame universitario della mia vita, e ho paura che mi venga l'ansia, ma non voglio farmi rovinare tutto da queste cavolate. Che cosa devo fare? Potete darmi una mano? Grazie mille in anticipo.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile ragazza,
la terapia breve ha studiato e risolto casi simili al suo, perciò forse potrebbe consultare un professionista che la utilizza.

Se è stata sempre una persona molto ansiosa, come dice, sarebbe anche bene cercare di contrastare questa suo tratto di personalità. Ciò può avvenire nel contempo dell'eventuale percorso terapeutico per la sintomatologia che lamenta.

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

agendo a livello genito-urinario, l’ansia causa una ipercontrattilità della muscolatura vescicale e pelvica tale per cui la permanenza dell’urina in vescica è ridotta e la sua espulsione è di conseguenza più frequente.

In assenza di infezioni urinarie e/o di vescica iperattiva su base organica, questo fenomeno è noto come *pollachiuria psicogena da ansia anticipatoria*, cioè l’aumento del numero di minzioni durante la giornata o prima di una prova che genera ansia e rimuginio catastrofici (“ e se dovessi fallire?”)
Nel suo caso si tratta verosimilmente di una somatizzazione che, badi bene, è “guidata” dalla mente e non dall’apparato urinario.

Si tratta di un disturbo complesso ma non grave che come le ha suggerito la collega andrebbe risolto con l’aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.

In particolare, si tratta di un fenomeno in cui mente, ghiandole surrenali e vescica agiscono in modo bi-direzionale:
- la paura porta a produrre cortisolo (ormone dello stress) che, a sua volta, agendo sulle surreni porta la vescica a ipercontrazioni frequenti che inducono la minzione;
- La vescica, a sua volta, invia al cervello (nell’ipotalamo) la necessità di svuotarsi.
L’ipotalamo (struttura cerebrale che regola la fame, il sonno, le funzioni escretorie etc etc) conduce a produrre adrenalina (sostanza che entra in azione anche in situazioni di pericolo/fuga). Fuga! Ok? Lei vorrebbe scappare dal timore dell’esame, nello stesso modo in cui l’ansia stessa trova una via di fuga, portandola ad avvertire lo stimolo minzionale impellente che descrive.

Questa è verosimilmente la spiegazione psicofisiologica del circolo vizioso che si è costruito in lei e che andrebbe “spezzato” con l’aiuto specialistico di cui sopra.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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