Suocera invadente
Salve vi sto scrivendo per avere un consiglio e per sfogarmi un attimo. vivo con il mio ragazzo da tanti anni ormai .lui sin da quando era piccolo si è ritrovato con una mamma che la controllava lo controllava sempre ovunque andava e qualsiasi cosa faceva. ha sempre avuto questo attaccamento morboso. ad oggi a me lei mi cerca solo per chiedermi se ho litigato con il figlio quindi mi fa pensare che è un po' opportunista ..comunque nonostante il figlio le abbia detto tante volte di non essere cercato tutti i giorni lei continua.Chiama il figlio ogni giorno per chiederle che fa,soprattutto per dire di andare da le.questo penso che non sia rispettoso nei miei confronti, visto che lei dovrebbe sapere che vive con me quindi che io sono la sua ragazza. Cosa mi consigliate?? Secondo voi perché lei si comporta così??? e magari gelosa della nostra relazione?? Premetto chech è separata e non ha un.marito,i e quindi vedo che tratta il figlio come fosse suo marito ,qualsiasi cosa fa chiedi tuttoa lui vorrei semplicemente un consiglio
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Gentile utente, quando lei ha iniziato la sua relazione col suo uomo certamente già sapeva di questa mamma separata e abituata a far conto sul figlio per ogni cosa, ma anche a mettere il figlio al centro di ogni suo pensiero. Quando il figlio era piccolo, ragazzino, poi adolescente, questa madre sarà stata troppo presente e iperprotettiva, ma sempre credendo, secondo una mentalità un po' antica ma tuttora diffusa, che questa non fosse invadenza, bensì diritto e soprattutto dovere di una buona madre. Io direi, anche per amore e rispetto verso il suo uomo, che lei dovrebbe cercare prima di tutto di comprendere sua suocera, la quale è sola, non più giovane, e vuole essere rassicurata sul fatto che per lei il figlio c'è e ci sarà sempre. Vede, noi italiani siamo al momento uno strano miscuglio culturale tra tre modelli: l'Italia di un tempo, dove gli anziani vivevano vicini ai giovani, spesso nella stessa casa, e ancora adesso i figli vivono a spese dei genitori anche oltre i trent'anni; il costume anglo/americano, assorbito dai film e dal consumismo, dove i figli sono indipendenti e a diciotto anni vanno a vivere lontani, e infine un ritorno al passato rappresentato dagli extracomunitari, sia dei paesi dell'est che africani, i quali di nuovo hanno tradizioni di stretta vicinanza alla famiglia. In questa confusione si rischia di essere egoisti oppure invadenti, chiedere l'impossibile, creare lacerazioni con la famiglia d'origine e/o tra i partner. Io la inviterei a fare un esercizio di immedesimazione nei sentimenti e nelle aspettative di questa mamma che ha nel figlio il suo unico scopo, il suo più caro affetto. Altro sarebbe se sua suocera facesse del male, mettendo zizzania o peggio; ma questa mamma chiede di partecipare alla vita del figlio come farebbe con un caro amico. Sia lei generosa, e cerchi di offrire e prendere affetto da questa situazione. Se poi fosse troppo difficile, si consulti con un professionista, uno psicologo esperto di relazioni familiari. Non rischi però di compromettere il rapporto col suo uomo per mancanza di comprensione e di generosità. A risentirla, e auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
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Ex utente
Buonasera dottoressa Anna,intanto la ringrazio per avermi risposto...Si quello che dice lei è vero,però credo che ci sia a tutto un limite..Io nn voglio.compromettere il mio rapporto x questi motivi,ma credo che come i genitori si sono fatti la loro vita,debbano.lasciare altrettanto spazio ai propi figli....Lei è separata dal.marito,m nela vita cmq non è sola,ha altri affetti,anche se quello dei figli è diverso...il fatto di dover sapere sempre tutto,ti assicuro fa vivere male anche il figlio,e dopo chi ci rimette sono sempre io...Io penso che.se.sia un.figlio stesso a dire di mettere i paletti,una mamma deve rispettarlo,e se nn lo fa,secondo me è un gesto egoistico....essere troppo presenti nella vita dei figli,non è bene,questo è essere possessivi e morbosi.....lei crede di no???come potrei affrontare il discorso???
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Non dubito ci siano delle cose che disturbano, ma ci vuole "la mano leggera" con una madre che crede di non fare nulla di male. Chi può cercare di riequilibrare con delicatezza questa invadenza è proprio il figlio... figlio unico, a quanto pare, o mi sbaglio? "Essere troppo presenti nella vita dei figli" non è necessariamente sinonimo di essere "possessivi e morbosi". Si può essere presenti perché il figlio sta male, o ha bisogno di aiuto, o perché sia il genitore che il figlio lo desiderano, avendo attività di lavoro o di svago comuni. In certi casi l'armonia sorge spontanea anche con il genero o la nuora, ma i rapporti umani vanno costruiti, con saggezza, delicatezza, reciproca comprensione. Dare per scontato che il genitore debba ritirarsi del tutto quando il figlio cresce mi sembrerebbe crudele anche verso una bambinaia! Lei scrive: "il fatto di dover sapere sempre tutto,ti assicuro fa vivere male". Lo credo, ma probabilmente le domande della mamma: "Come stai? Che hai fatto oggi? Che hai mangiato?" non sono altro che l'unico modo che sua suocera conosce per mostrare il suo interessamento. Se il figlio, o lei, nuora, prendeste l'abitudine di rivolgerle per primi queste domande, credo che la madre ne sarebbe felice. Lei scrive ancora: "Come potrei affrontare il discorso???". Per ora in nessun modo, perché farebbe calare una barriera. Provi invece delle strategie di anticipazione: chiamatela per primi, rivolgete per primi le domanda che fatte a voi vi sembrano tanto fuori luogo. Ci provi, e mi faccia sapere.
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Ex utente
Cara dottoressa,io sono la prima che cerco ed ho un.buon rapporto con la suocera,perciò se le scrivo,e xke a volte è troppo...altrimenti tutto sommato nn.ci sono grosse lacune...io so che una mamma non deve annientarsi,io.amo.mia mamma e anche lei quando.ci chiamiamo mi fa queste domande...ma chiamare piu.volte al giorno,xo,dopo aver detto di.non esserci,o chiedere ripetutamente dove sono?di voler sapere,decondo me.nn è giusto...soprattutto.x.ilsuo carattere,lei ha un.carattere che se sbagli ,anche una piccolezza,glie lo fa pesare al figlio,per.questo lui non riesce ad aprirsi con la madre...non tutte le.mamme sono di testa aperta...e cmq tornando al discorso di prima,faccip.un esempio"e come.se.io fossi sposata e con dei figli,e ogni giorno sua mamma,chiamerebbe.x.sapere se.va a mangiare da lei,o.andiamo..."nn funziona.cosi...una mamma deve rispettare gli spazi altrui,farsi.un.po da parte,ma cmq esserci....mi sbaglio???io la vedo cosi
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.8k visite dal 02/02/2018.
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