Psicosomatico

Salve a tutti, mi presento: sono un ragazzo di 19 anni che è andato dallo psicologo per un anno circa, da 26/04/2016 all'8/06/2017 per dei disturbi psicosomatici dovuti ad una ragazza, o meglio, per ciò che lei mi provocava, ovvero mi autoimponevo di mantenere degli standard alti per non sfigurare con lei (ma con il genere femminile in generale, qualche volta nelle relazioni anche di altro genere quali amicizie). Non nego che in quell'anno con lo psicologo mi sia sentito meglio e anzi, merito anche di una resilienza innata (nonostante tutto continuavo a vederla, anche contro attacchi di vomito e giramenti di testa) il problema si è ridotto e di parecchio pure.
Tuttavia io con il mio psicologo è da tanto che non ci parlo, non stavamo più andando d'accordo e stavo pensando di usare il servizio gratuito di sportello psicologo che eroga la mia università (c'è anche una questione economica che ha sempre inciso sulle sedute); ma con questa ragazza, mia carissima amica ancora ci parlo e vorrei fare un " grande passo": dirle che sono andato dallo psicologo ed esternare il tutto, perché non mi sono mai sentito sicuro al 100% di avere un rapporto sincero nascondendoglielo, ovviamente userei le giuste parole senza farla sentire in colpa per una colpa (scusatemi il gioco di parole) da lei non causata, avrebbe potuto causarla chiunque a detta dello psicologo.
Sento che dicendoglielo, esternando tutto e "sputando" ogni singola parola e "rimettendo" ogni singola emozione, quello sarebbe "il mio ultimo conato", non chiedetemi il perché, ma sebbene il mio corpo e la mia mente ne abbiano paura, da un parte non ne vedono l'ora e sento che potrei finalmente togliermi un pensiero grosso quanto i libri di Jung o Freud (così, per alleggerire con una battuta).
Voi che ne pensate?
Grazie mille per l'aiuto in questi anni ragazzi/e, siete mitici!