Paura della vecchiaia e della morte
Salve, sono una ragazza di 21 anni.. sono sempre stata determinata, ottimista e con pensieri positivi. Ma nell’ultimo periodo sto vivendo giornate buie.. mi pongo delle domande sul senso della vita, del tipo che senso ha nascere se poi tutto avrà una fine. Pensare alla vecchiaia mi fa paura. Non riesco ad accettare la realtà e non riesco a vivere più giorno per giorno, con l’entusiasmo di una ragazza di 21 anni.. non riesco a pensare a quando non ci saranno più i miei genitori. Tutto ciò mi provoca un grande malessere, sto provando con i fiori di Bach ma non ne traggo beneficio.. non voglio essere depressa a 21 anni.
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Gentile ragazza
È chi lo ha detto che lei è depressa?
A 20, 21 23 anni è frequente che si sperimentino emozioni sgradevoli come ansia, paura, tristezza etc. Le emozioni nascono e si evolvono con noi.
Un adolescente attraversa fasi cognitive up e down. Non è detto che ci sia necessariamente un motivo eziologico razionale al quale ricondurre il momento in cui si è iniziato a sperimentare certi malesseri emotivi. Non è detto che ci sia un reale e diagnosticabile problema psicologico.
Personalmente, quando un adolescente mi chiede aiuto, gli/le suggerisco di rivolgersi ad una mia collega che si occupa di età evolutiva e di psicologia dell’adolescenza. Non perché presuppongo che quella ragazza/o ne abbia necessariamente bisogno ma perché ritengo che durante l’evoluzione adolescenziale può essere estremamente utile sapere che c’è, che esiste qualcuno che può prendersi cura dei nostri vissuti emotivi in modo specialistico e scientifico. Quella persona è lì per me. So che c’è.
Questo in adolescenza lo ritengo importante.
Ps: i fiori di Bach non sono un metodo riconosciuto dal quale trarre beneficio. It’s placebo ;)!
Meglio un bravo collega psicoterapeuta
Cordiali saluti
È chi lo ha detto che lei è depressa?
A 20, 21 23 anni è frequente che si sperimentino emozioni sgradevoli come ansia, paura, tristezza etc. Le emozioni nascono e si evolvono con noi.
Un adolescente attraversa fasi cognitive up e down. Non è detto che ci sia necessariamente un motivo eziologico razionale al quale ricondurre il momento in cui si è iniziato a sperimentare certi malesseri emotivi. Non è detto che ci sia un reale e diagnosticabile problema psicologico.
Personalmente, quando un adolescente mi chiede aiuto, gli/le suggerisco di rivolgersi ad una mia collega che si occupa di età evolutiva e di psicologia dell’adolescenza. Non perché presuppongo che quella ragazza/o ne abbia necessariamente bisogno ma perché ritengo che durante l’evoluzione adolescenziale può essere estremamente utile sapere che c’è, che esiste qualcuno che può prendersi cura dei nostri vissuti emotivi in modo specialistico e scientifico. Quella persona è lì per me. So che c’è.
Questo in adolescenza lo ritengo importante.
Ps: i fiori di Bach non sono un metodo riconosciuto dal quale trarre beneficio. It’s placebo ;)!
Meglio un bravo collega psicoterapeuta
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 29/01/2018.
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