Ansia e pensieri ossessivi
Ho 25 anni e ho un problema che mi affligge ormai da anni. Nella mia vecchia relazione avevo spesso dubbi sui miei sentimenti, sul mio orientamento sessuale, e soprattutto sui difetti del mio partner. Mi ossessionavo giorno e notte e avevo ansia e tachicardia. A distanza di anni ora mi ritrovo a vivere la stessa situazione con il mio ragazzo. Mi ossessioni sui suoi difetti fisici( difetti mai notati prima di questo periodo) mi chiedo se mi attrae o no, se è maturo o immaturo, se starei meglio con un altro. Ho paura di tradire ( cosa che non farei mai) paura di essere attratta da altri, ecc... non riesco a vivere questa relazione in modo sereno e non capisco dove siano finite le mie certezze. Prima di vedere il mio ragazzo mi sale un' ansia tremenda ed ho spesso paura di vederlo brutto , provo una repulsione. Ho perso la spontaneità di vivere la relazione e non capisco come io possa fare ad uscite da questo circolo vizioso che si presenta in ogni mia relazione. Chiedo rassicurazioni ad amici e parenti ma non mi bastano mai: e se mi stessi illudendo?
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"Chiedo rassicurazioni ad amici e parenti ma non mi bastano mai"
Gentile Ragazza,
se, come ci ha scritto anche nella precedente richiesta, si tratta di un disturbo ossessivo, le rassicurazioni lasciano il tempo che trovano: lì per lì sembra che plachino l'ansia, ma un nuovo dubbio e una nuova necessità di certezze sono ad attenderla al primo angolo...
Anche le nostre rassicurazioni, pertanto, non sarebbero efficaci, né risolutive.
La soluzione migliore è invece quella di occuparsi del problema in terapia. Con il collega che l'ha seguita in passato quante sedute aveva effettuato?
Saluti cordiali.
Gentile Ragazza,
se, come ci ha scritto anche nella precedente richiesta, si tratta di un disturbo ossessivo, le rassicurazioni lasciano il tempo che trovano: lì per lì sembra che plachino l'ansia, ma un nuovo dubbio e una nuova necessità di certezze sono ad attenderla al primo angolo...
Anche le nostre rassicurazioni, pertanto, non sarebbero efficaci, né risolutive.
La soluzione migliore è invece quella di occuparsi del problema in terapia. Con il collega che l'ha seguita in passato quante sedute aveva effettuato?
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 28/01/2018.
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