Cambiamenti nel mio bimbo che non so come affrontare
gentilissimi medici,
il mio bimbo più grande, di 5 anni, sta attraversando un cambiamento che non so come affrontare. questo è il suo ultimo anno di asilo eppure tutte le mattine, da molto prima delle festività natalizie, piange mentre lo accompagno a scuola. le maestre mi dicono che appena vado via lui si calma ma comunque è al terzo anno e non so se tutto ciò sia normale o se devo preoccuparmi. inoltre credo in concomitanza con questo fatto o forse già da prima ha iniziato a mangiarsi le unghie e difronte a ciò davvero non so come comportarmi...vorrei che non lo facesse perché l'ho fatto io per una vita e me ne sono sempre vergognata però non vorrei riprenderlo e fargli venire un complesso; non so!infine vorrebbe sempre giocare con i videogiochi e questa è una cosa che proprio non tollero perciò glielo concedo in modo molto limitato, però comunque glielo concedo! queste tre cose più o meno sono concomitanti e non so se sono legate tra loro oppure se vanno considerate singolarmente e soprattutto non so come comportarmi ho paura di sbagliare e di lasciargli qualche trauma! vorrei solo aggiungere che da quest'anno anche la sua sorellina ha iniziato l'asilo, in una sezione diversa dalla sua e le maestre sono molto soddisfatte del rendimento della bimba e me ne parlano in continuazione...a nostra volta io e mio marito a volte ne parliamo tra di noi!potrebbe essere questa una causa della attuale crisi del maschietto?magari si sente sminuito dalla presenza della sorella?è solo un mio pensiero in ogni modo perché anche lui è molto bravo a scuola, per quanto si possa essere bravi alla materna! insomma...AIUTO!
grazie in anticipo per le vostre cortesi risposte che finora mi hanno sempre aiutato.
cordialmente,
G.P.
il mio bimbo più grande, di 5 anni, sta attraversando un cambiamento che non so come affrontare. questo è il suo ultimo anno di asilo eppure tutte le mattine, da molto prima delle festività natalizie, piange mentre lo accompagno a scuola. le maestre mi dicono che appena vado via lui si calma ma comunque è al terzo anno e non so se tutto ciò sia normale o se devo preoccuparmi. inoltre credo in concomitanza con questo fatto o forse già da prima ha iniziato a mangiarsi le unghie e difronte a ciò davvero non so come comportarmi...vorrei che non lo facesse perché l'ho fatto io per una vita e me ne sono sempre vergognata però non vorrei riprenderlo e fargli venire un complesso; non so!infine vorrebbe sempre giocare con i videogiochi e questa è una cosa che proprio non tollero perciò glielo concedo in modo molto limitato, però comunque glielo concedo! queste tre cose più o meno sono concomitanti e non so se sono legate tra loro oppure se vanno considerate singolarmente e soprattutto non so come comportarmi ho paura di sbagliare e di lasciargli qualche trauma! vorrei solo aggiungere che da quest'anno anche la sua sorellina ha iniziato l'asilo, in una sezione diversa dalla sua e le maestre sono molto soddisfatte del rendimento della bimba e me ne parlano in continuazione...a nostra volta io e mio marito a volte ne parliamo tra di noi!potrebbe essere questa una causa della attuale crisi del maschietto?magari si sente sminuito dalla presenza della sorella?è solo un mio pensiero in ogni modo perché anche lui è molto bravo a scuola, per quanto si possa essere bravi alla materna! insomma...AIUTO!
grazie in anticipo per le vostre cortesi risposte che finora mi hanno sempre aiutato.
cordialmente,
G.P.
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Gentile signora, fare la mamma è delicato e difficile, trovo che Lei si preoccupa molto , i comportamenti del suo bimbo sono però frequenti, forse è geloso della sorellina, che gli ruba la scena all'asilo e magari anche a casa, succede, succede ai primogeniti , che si sentono.. spodestati, perchè hanno perso la centralità, perchè devono condividere l'amore , l'attenzione della mamma, dei genitori , ed anche dell'asilo ora, quindi le consiglio di essere più elastica e meno preoccupata.
Via via il bimbo, ora ambivalente nei confronti della bimba diventerà più sicuro e accettante.. Le consiglio di sgridarlo poco e di approvarlo molto ed anche di riuscire a trovare qualche piccolo momento da spendere, passare gioiosamente con lui da solo, una piccola spesa, un gelato insieme, tutte piccole cose che dovrebbero rassicurarlo sul fatto che la sua mamma è sempre anche sua , non l'ha perduta.. un film , voi due, può essere una festa più efficace dei rimproveri.. il piccolo è preoccupato e si mangia infatti le unghie.
Coraggio diventeranno amici i suoi bambini , se li goda ora, che crescono in fretta , molto più in fretta di quel che sembra.
Le faccio molti auguri di sguardi sereni e lungimiranti, empaticamente...restiamo in ascolto..
Via via il bimbo, ora ambivalente nei confronti della bimba diventerà più sicuro e accettante.. Le consiglio di sgridarlo poco e di approvarlo molto ed anche di riuscire a trovare qualche piccolo momento da spendere, passare gioiosamente con lui da solo, una piccola spesa, un gelato insieme, tutte piccole cose che dovrebbero rassicurarlo sul fatto che la sua mamma è sempre anche sua , non l'ha perduta.. un film , voi due, può essere una festa più efficace dei rimproveri.. il piccolo è preoccupato e si mangia infatti le unghie.
Coraggio diventeranno amici i suoi bambini , se li goda ora, che crescono in fretta , molto più in fretta di quel che sembra.
Le faccio molti auguri di sguardi sereni e lungimiranti, empaticamente...restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
gentile dottoressa grazie della sua preziosissima risposta...come sempre trovo che questo servizio sia ottimo ed efficace...è ingiusto dire che in Italia non funziona nulla!
volevo soltanto aggiungere:la sorella è qui da tre anni e mezzo e ha cominciato l'asilo a ottobre quindi perché questo acuirsi della gelosia proprio ora? io cerco sempre di passare dei momenti da sola con lui e ho notato addirittura che mentre fino a poco tempo fa lui ripudiava nella maniera più assoluta la sorella ora cerca il contatto con lei...vuole darle i bacetti,vuole giocare con lei e lei invece che lo ha sempre cercato nonostante fosse respinta ora è fredda verso di lui.
insomma è un rebus! io ho tanta paura di sbagliare! ho sofferto molto nella mia vita e vorrei risparmiare a loro questa tortura, perché se è vero che soffrire ci aiuta a crescere io personalmente credo che soffrire troppo faccia solo male alla salute. sono stata lunghissima, me ne scuso e ringrazio per l'ascolto
volevo soltanto aggiungere:la sorella è qui da tre anni e mezzo e ha cominciato l'asilo a ottobre quindi perché questo acuirsi della gelosia proprio ora? io cerco sempre di passare dei momenti da sola con lui e ho notato addirittura che mentre fino a poco tempo fa lui ripudiava nella maniera più assoluta la sorella ora cerca il contatto con lei...vuole darle i bacetti,vuole giocare con lei e lei invece che lo ha sempre cercato nonostante fosse respinta ora è fredda verso di lui.
insomma è un rebus! io ho tanta paura di sbagliare! ho sofferto molto nella mia vita e vorrei risparmiare a loro questa tortura, perché se è vero che soffrire ci aiuta a crescere io personalmente credo che soffrire troppo faccia solo male alla salute. sono stata lunghissima, me ne scuso e ringrazio per l'ascolto
[#3]
Gentile signora
Mi trovo in perfetto accordo con la collega e aggiungo solo poche righe ad avvalorare la sua tesi sulla nocività della sofferenza.
Quarto lei sostiene intuitivamente è stato ampiamente dimostrato da evidenze scientifiche, affettive e “di anima”, fondamentale nella psicoterapia, come ha sostenuto il grande James Hillman, Maestro di vita, prima ancora che psicoterapeuta, che metteva sempre al primo posto l’aspetto umano. Ho avuto il piacere di ascoltarlo de visu, come ho avuto il piacere di ascoltare Jaak Panksepp poco prima che ci lasciasse. Ricercatore in neuroscienze alla Washington State University e professore emerito al Dipartimento di Psicologia della Bowling Green State University, Jaak Panksep ha il grande merito di aver evidenziato come le alterazioni dei nostri neurocircuiti e le loro inibizioni siano all'origine delle principali malattie psicosomatiche e dei disturbi psicologici. Quindi vede, la sua intuizione di mamma è quanto di più saggio possa esserci.
Detto questo aggiungo anche che l’amore di una mamma va al di là di tutte le difficoltà, provi a fidarsi del suo intuito, e, come già le è stato suggerito dalla collega, condivida momenti con i suoi figli. Cucinare qualcosa con i figli, ad esempio, è una attività che abitua a mangiare sano, a sviluppare la creatività a prevenire il sovrappeso, a stimolare l’appetito e poi ad essere felici di assaggiare qualcosa di preparato con le persone che si amano e ci amano.
Ci faccia sapere se le fa piacere
Cordiali saluti
Mi trovo in perfetto accordo con la collega e aggiungo solo poche righe ad avvalorare la sua tesi sulla nocività della sofferenza.
Quarto lei sostiene intuitivamente è stato ampiamente dimostrato da evidenze scientifiche, affettive e “di anima”, fondamentale nella psicoterapia, come ha sostenuto il grande James Hillman, Maestro di vita, prima ancora che psicoterapeuta, che metteva sempre al primo posto l’aspetto umano. Ho avuto il piacere di ascoltarlo de visu, come ho avuto il piacere di ascoltare Jaak Panksepp poco prima che ci lasciasse. Ricercatore in neuroscienze alla Washington State University e professore emerito al Dipartimento di Psicologia della Bowling Green State University, Jaak Panksep ha il grande merito di aver evidenziato come le alterazioni dei nostri neurocircuiti e le loro inibizioni siano all'origine delle principali malattie psicosomatiche e dei disturbi psicologici. Quindi vede, la sua intuizione di mamma è quanto di più saggio possa esserci.
Detto questo aggiungo anche che l’amore di una mamma va al di là di tutte le difficoltà, provi a fidarsi del suo intuito, e, come già le è stato suggerito dalla collega, condivida momenti con i suoi figli. Cucinare qualcosa con i figli, ad esempio, è una attività che abitua a mangiare sano, a sviluppare la creatività a prevenire il sovrappeso, a stimolare l’appetito e poi ad essere felici di assaggiare qualcosa di preparato con le persone che si amano e ci amano.
Ci faccia sapere se le fa piacere
Cordiali saluti
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
[#4]
Utente
cara dottoressa la ringrazio davvero di cuore. proverò a fare più cose nuove con loro anche separatamente e non le solite e soprattutto tenterò di avere più fiducia nel mio intuito...certamente mi fa piacere tenervi aggiornate perciò aspetterò un paio di settimane e poi vi dirò come sta andando. buon lavoro
[#5]
Utente
gentili dottoresse volevo informarvi circa l'andatura della crisi del mio bimbo. le cose vanno sempre peggio. da due o tre giorni oramai inizia a piangere già da casa che non vuole andare all'asilo. ho parlato con le maestre e mi dicono che vedono in lui un'involuzione:non è piu pimpante come prima. mi hanno detto che cerca sempre approvazione mentre lui è stato sempre un"capobanda". continua a mangiarsi le mani fino a farle sanguinare. stamattina mi diceva di accompagnarlo fino in classe perché aveva paura:ma non so quanto ci sia di vero e quanto di scuse!ho provato a essere dolce. molto dolce,dura ,piu dura...non so neanche quanto c'entri a questo punto la sorella che poverina è costretta a fare tutto da sola una volta arrivati all'asilo perché lui necessità di tutta la mia attenzione...quando poi loro due sono a casa è sempre piu palese che lui cerca il contatto con la sorella, pare non "odiarla" piu anzi l'abbraccia, la bacia e ridono assieme. non so davvero piu cosa fare mi sento a pezzi e davvero una pessima madre. grazie per le vostre gentili risposte
[#6]
Gentile utente,
già nella primavera 2017 Lei ci interpellava per
"..paura in un bimbo di 4 anni".
Dunque la cosa non si è risolta, nonostante sia trascorso quasi un anno. Tuttaltro, sta facendosi più complessa.
E dunque on line non è possibile aiutarLa,
anzi potremmo darLe l'illusione di una reale presa in carico della situazione, che è possibile solo di persona.
Di conseguemza la raccomandazione di rivolgersi ad uno/a
- psicologo infantile
- o neuropsichiatra infantile,
disponibile presso il Servizio sanitario nazionale della Sua città.
Non si tratta di "portare" il bambino, quanto piuttosto di chiedere una consulenza per i genitori:
Lei e il papà del bambino, che compare poco nei consulti.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#7]
Utente
non ricordavo di avervi interpellato anche in primavera e sinceramente non ricordo le motivazioni...pare chiaro che come mi consigliano anche le maestre devo preoccuparmi di meno ed essere meno ansiosa!è quello che sostiene anche mio marito...forse il problema è di piu nella mia testa! grazie mille!
[#8]
Gentile utente,
ci dice al proposito:
"..non ricordavo di avervi interpellato anche in primavera e sinceramente non ricordo le motivazioni.."
Le allego il link:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/564294-paura-in-un-bimbo-di-4-anni.html
Per il resto valuti Lei, anzi Voi genitori.
Se però il problema del bimbo dovesse persistere,
valutate in coppia se farvene carico nel modo indicato sopra.
Dispiace la valutazione riduttiva della risposta precedente in #6,
espressa con cura, secondo scienza e coscienza.
Noi esperti di MedicItalia ci mettiamo a disposizione in modo volontario e gratuito,
ma sempre altamente professionale e specialistico
nonchè esplicitamente sincero.
Saluti cordiali.
[#9]
Utente
sì è vero ho dato un giudizio riduttivo rispetto al solito perché l'ultimo intervento mi aveva un poco infastidita...come mi avevano chiesto le gentilissime dottoresse che mi avevano risposto in precedenza (restiamo in ascolto...ci faccia sapere se le fa piacere) io ho fatto sapere. è ovvio che anche io che sono molto ansiosa ma molto osservatrice se capissi che mio figlio ha bisogno di un consulto dal vivo non glielo negherei affatto giacché io stessa sono in contatto periodicamente con una psicologa. quando ritengo che siano problemi risolvibili chiedo spesso a Voi uno spunto riflessivo ed è sempre andata bene. dal suo intervento mi sono sentita come svalutata nella mia scrupolosità...invece è proprio perché sono molto forse troppo scrupolosa che dopo aver parlato con le insegnanti e la pediatra nonché averne parlato con mio marito ho voluto un ulteriore spunto di riflessione utilizzando questo ottimo servizio. so che sono andata fuori tema ma avevo bisogno di dire queste cose a mia difesa.grazie per il vostro ascolto e a presto risentirci!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.8k visite dal 24/01/2018.
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