Varie emozioni che mi fanno credere di essere depressa
Gentili dottori, ho bisogno di un vostro chiarimento per iniziare a prendere in mano la situazione.
Ricordo che sin da piccola (7-8 anni) soffrivo di attacchi di panico legati alla paura della morte. Questo mi succedeva sempre in estate, quando guardavo il mare, oppure quando tornavo a casa. È inutile negare che questo mi è successo fino a due estati fa, sempre in estate di più, ma lo attribuivo al fatto che in estate non mi stancassi durante le giornate. Da quando ho subíto un lutto però, circa un anno fa, questa tristezza, angoscia, queste paure, le provo anche ora, sebbene sia inverno, e io amo l’inverno, sono sempre impegnata e non avrei modo (come prima) di pensare e riflettere continuamente. Invece ora penso sempre, penso alla morte e ho attacchi di panico, mi sveglio nel bel mezzo della notte, inizio a pensare che forse sto buttando la mia gioventù e che la vita è breve. Studio all’universita ed in settimana esco poco, faccio sport però. Fino a un anno fa tutto questo era bello per me, ero soddisfatta della mia vita. Ho un fidanzato che so di amare, ma anche lui è vittima delle mie paranoie, che però non gli ho confessato per paura di ferirlo. Inizio ad aver paura che dopo averlo sposato un giorno mi dovessi rendere conto che non l’ho mai amato, e invece so di amarlo perché quando sto con lui sto benissimo e quando se ne va mi sento triste e fortemente in colpa nei suoi confronti.
La sera, prima di dormire e per distrarmi, guardo alcune puntate di serie tv, e penso che vorrei vivere una vita diversa.
Allo stesso tempo mi rendo conto che non riesco più a concentrarmi nello studio e che faccio fatica.
Prima di perdere questa mia parente (mia nonna), che aveva una brutta malattia, ero cosciente del fatto che soffrissi di un disturbo ossessivo compulsivo, pur non essendo mai andata in terapia. Dato che sapevo di perderla, ordinavo a me stessa di fare determinate cose altrimenti sarebbe morta, ma io so che non era così. Ad esempio, mettere in ordine ogni cosa, oppure dire qualcosa ad alta voce. Però questo mi è capitato solamente in certi periodi. Ora non ne sto soffrendo.
Inoltre, spesso mi capita di sentire la gola chiudersi, come se ci fosse un nodo in gola che si muove e non riesco più ad ingoiare; mi sembra di non avere saliva, e che stia per soffocare.
Detto ciò, non è mai abbastanza scrivere, volevo chiedervi se questo è un inizio di depressione o depressione lieve (mi madre ne soffre), e dunque se sia necessario che mi rivolga ad uno psicologo quanto prima. Voglio stare bene, voglio godermi la mia vita, voglio vivere senza pensare troppo.
Scusate se mi sono dilungata, e vi ringrazio molto per la vostra preziosa attenzione.
Ricordo che sin da piccola (7-8 anni) soffrivo di attacchi di panico legati alla paura della morte. Questo mi succedeva sempre in estate, quando guardavo il mare, oppure quando tornavo a casa. È inutile negare che questo mi è successo fino a due estati fa, sempre in estate di più, ma lo attribuivo al fatto che in estate non mi stancassi durante le giornate. Da quando ho subíto un lutto però, circa un anno fa, questa tristezza, angoscia, queste paure, le provo anche ora, sebbene sia inverno, e io amo l’inverno, sono sempre impegnata e non avrei modo (come prima) di pensare e riflettere continuamente. Invece ora penso sempre, penso alla morte e ho attacchi di panico, mi sveglio nel bel mezzo della notte, inizio a pensare che forse sto buttando la mia gioventù e che la vita è breve. Studio all’universita ed in settimana esco poco, faccio sport però. Fino a un anno fa tutto questo era bello per me, ero soddisfatta della mia vita. Ho un fidanzato che so di amare, ma anche lui è vittima delle mie paranoie, che però non gli ho confessato per paura di ferirlo. Inizio ad aver paura che dopo averlo sposato un giorno mi dovessi rendere conto che non l’ho mai amato, e invece so di amarlo perché quando sto con lui sto benissimo e quando se ne va mi sento triste e fortemente in colpa nei suoi confronti.
La sera, prima di dormire e per distrarmi, guardo alcune puntate di serie tv, e penso che vorrei vivere una vita diversa.
Allo stesso tempo mi rendo conto che non riesco più a concentrarmi nello studio e che faccio fatica.
Prima di perdere questa mia parente (mia nonna), che aveva una brutta malattia, ero cosciente del fatto che soffrissi di un disturbo ossessivo compulsivo, pur non essendo mai andata in terapia. Dato che sapevo di perderla, ordinavo a me stessa di fare determinate cose altrimenti sarebbe morta, ma io so che non era così. Ad esempio, mettere in ordine ogni cosa, oppure dire qualcosa ad alta voce. Però questo mi è capitato solamente in certi periodi. Ora non ne sto soffrendo.
Inoltre, spesso mi capita di sentire la gola chiudersi, come se ci fosse un nodo in gola che si muove e non riesco più ad ingoiare; mi sembra di non avere saliva, e che stia per soffocare.
Detto ciò, non è mai abbastanza scrivere, volevo chiedervi se questo è un inizio di depressione o depressione lieve (mi madre ne soffre), e dunque se sia necessario che mi rivolga ad uno psicologo quanto prima. Voglio stare bene, voglio godermi la mia vita, voglio vivere senza pensare troppo.
Scusate se mi sono dilungata, e vi ringrazio molto per la vostra preziosa attenzione.
[#1]
Gentile utente,
non è possibile fare diagnosi on line,
e dunque è impossibile dire ".. se questo è un inizio di depressione o depressione lieve .."
oppure una nuova forma che l'ansia ha assunto.
Ma a fronte del racconto di anni di malessere, possiamo dire con certezza che la Sua ipotesi "..se sia necessario che mi rivolga ad uno psicologo quanto prima.." è molto fondata.
Psicologo, ma anche psicoterapeuta; solo così è autorizzato a curare e ne ha le competenze.
Saluti cordiali.
non è possibile fare diagnosi on line,
e dunque è impossibile dire ".. se questo è un inizio di depressione o depressione lieve .."
oppure una nuova forma che l'ansia ha assunto.
Ma a fronte del racconto di anni di malessere, possiamo dire con certezza che la Sua ipotesi "..se sia necessario che mi rivolga ad uno psicologo quanto prima.." è molto fondata.
Psicologo, ma anche psicoterapeuta; solo così è autorizzato a curare e ne ha le competenze.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 817 visite dal 22/01/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.