I sensi di colpa
Buongiorno, sono una donna di 42 anni. soffro di ansia e ipocondria ma sto decisamente meglio dopo essere stata in psicoterapia cognitivo comportamentale per circa 8 mesi. Ho conosciuto durante un periodo durissimo di ansia, un uomo on line anche lui sposato con figli come me, all'inizio ci scrivevamo poi abbia,o cominciato a sentirci per telefono e messaggi, lui, stava bene e mi ha aiutata in un momento davvero difficile, mi è stato dietro, mi ha consigliato, mi è stato vicino insomma è nata davvero una splendida amicizia, amici davvero, lui sempre rispettoso. Poi anche lui con problemi di ansia, in terapia cognitivo comport. un'amicizia che dura da un anno e mezzo, finchè a lui confidai ( come ci confidavamo tutto su di noi...) che un uomo mi faceva il filo e che lo trovavo carino, lui ci è stato malissimo e alla fine mi ha detto di essrsi reso conto di amarmi, devo dire che questo sentimento io già avevo cominciato a percepirlo anche dentro di me. Non ci siamo mai incontrati abitiamo lontanissimi, e mai comunque lo avremo fatto per rispetto delle nostre rispettive famiglie.Il punto che lui che prova verso me un sentimento tanto forte ha forti sensi di colpa verso sua moglie (ignara di tutto ovviamente), io gli ho spiegato che non abbiamo fatto e non faremo mai nulla, ma lui soffre da morire, mi ha detto che non riesce nè a sentirmi nè a non sentirmi... ha ripreso antidepressivi e xanax in quantità e mi ha detto che non vuole perdere la nostra meravigliosa amicizia ma che prima "deve guarire!" cosi da qualche giorno non mi chiama ne mi scrive... io soffro moltissimo perche so che soffre e non posso fare nulla che accettare le sue disposizioni, lui nel frattempo fa sapere tramite messaggi ad una mia cara amica il suo stato di salute...io mi chiedo, guarire da sensi di colpa? perchè non accettare di amare un altra donna? si possono amare due persone? io amo anche mio marito ma anche lui...come posso fare? come posso aiutarlo? Lui è un uomo che vuole sempre tenere sotto controllo la sua vita,,,e io gliel'ho diciamo scombussolata....aiuto perfavore....
[#1]
Gentile utente,
fortunatamente Lei è già in terapia,
oppure l'ha interrotta?
Se sì perchè?
Vedo dal numero dei consulti che la Sua ipocondria è stata molto presente nel 2016 e 2017. Ed ora come sta?
Riguardo alla Sua "storia" on line,
è difficile che Lei possa aiutarlo.
Lui soffre di sensi di colpa
ma non è possibile sapere con esattezza il perchè:
tradimento affettivo?
sesso on line?
menzogne?
Mah ...
Tenga conto che i sensi di colpa poco hanno a che fare con le colpe reali, nella maggior parte dei casi.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
io prendo xanax al bisogno ma sto decisamente meglio,credo senso di colpa verso la moglie...ma non abbiamo mai fatto nulla di male, lui dice di amarmi ed è andato in questo stato angoscioso che capisco sia una reazione di una persona con i suoi disturbi, ma uno cosa puo fare se l'amore colpisce???
[#3]
Gent.le Sig.ra,
se la relazione di coppia o un rapporto di amicizia assumono la fisionomia di una "relazione di mutuo soccorso",
aspettative e bisogni affettivi saranno condizionati da questo "mandato terapeutico" inizialmente unilaterale ma che ora sembrerebbe rivendicare una reciprocità disconosciuta dall'altro.
Inoltre ha intitolato la sua richiesta "sensi di colpa", poiché il focus della sua attenzione è sull'altro, non su se stessa, come se ora sentisse il "dovere" di restituire quell'aiuto che sente di aver ricevuto, aiutandolo ad "eliminare" il senso di colpa.
Qualora avesse interrotto o concluso la psicoterapia sarebbe opportuno valutare la possibilità di fare il punto della situazione in un colloquio diretto con lo specialista e, concordare un eventuale completamento del percorso terapeutico, identificando chiaramente gli aspetti disfunzionali del suo vissuto e quindi gli obiettivi terapeutici.
se la relazione di coppia o un rapporto di amicizia assumono la fisionomia di una "relazione di mutuo soccorso",
aspettative e bisogni affettivi saranno condizionati da questo "mandato terapeutico" inizialmente unilaterale ma che ora sembrerebbe rivendicare una reciprocità disconosciuta dall'altro.
Inoltre ha intitolato la sua richiesta "sensi di colpa", poiché il focus della sua attenzione è sull'altro, non su se stessa, come se ora sentisse il "dovere" di restituire quell'aiuto che sente di aver ricevuto, aiutandolo ad "eliminare" il senso di colpa.
Qualora avesse interrotto o concluso la psicoterapia sarebbe opportuno valutare la possibilità di fare il punto della situazione in un colloquio diretto con lo specialista e, concordare un eventuale completamento del percorso terapeutico, identificando chiaramente gli aspetti disfunzionali del suo vissuto e quindi gli obiettivi terapeutici.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 20/01/2018.
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