Blocco studio
Buonasera.
Sono una laureanda, mi mancano 3 esami più la stesura della tesi, ma da settembre è come se non riuscissi più a fare niente, in questo arco di tempo avrei potuto fare tutto, non dovendo nemmeno seguire le lezioni, però ho avuto un po' di sconvolgimenti nella vita, mi sono dovuta trasferire in un'altra regione per motivi familiari, visto che mio padre non riusciva a trovare lavoro nella mia città di origine, anche se il piano originale per me e il resto della famiglia era quello di restare nella mia città d'origine fino alla laurea. Mio padre, però, non riesce a stare solo per altri problemi di "salute", quindi ci siamo trovati costretti ad anticipare il trasloco.
Io sono una di quelle persone che tende a non pesare sugli altri, cerco sempre di tenermi tutto dentro, anche se so che è una cosa sbagliata, però non voglio mai andare a pesare sugli altri, perché so che ci sono problemi ben più grandi di questo mio, però in questo caso si tratta di un mio problema "grande" e mi sento in una situazione di disagio abbastanza fastidioso.
Generalmente non sono mai stata una "secchiona", ho sempre studiato il giusto per ottenere dei buoni risultati, non ho mai cercato l'eccellenza, sono sempre stata in paro con gli esami, però è da settembre che io non riesco a fare più niente, apro i libri, leggo qualche riga e l'unica cosa che riesco a fare è piangere perché non ho proprio la forza di continuare, vivo in uno stato di ansia continua, ne parlo con i miei genitori e con i miei amici, ma nessuno è in grado di capirmi, mi sembra di essere una delusione per tutti coloro che mi circondano, molto spesso non riesco nemmeno a mangiare per quanto sto male, l'unica cosa che riesco a fare bene, a parte piangere, è dormire, anche se magari ci metto un po' ad addormentarmi per via dei miei mille pensieri.
Non so proprio quello che fare per potermi rimettere in carreggiata, ho pensato ad un ritorno nella mia città, però è una cosa che non posso fare economicamente. Mia madre prova a starmi dietro, magari facendomi svagare un po', però è giusto una cosa momentanea, perché appena mi fermo un attimo a pensare, il mio cervello va sempre a quel pensiero fisso.
Spero qualcuno mi possa dare un consiglio.
Vi ringrazio anticipatamente,
S.
Sono una laureanda, mi mancano 3 esami più la stesura della tesi, ma da settembre è come se non riuscissi più a fare niente, in questo arco di tempo avrei potuto fare tutto, non dovendo nemmeno seguire le lezioni, però ho avuto un po' di sconvolgimenti nella vita, mi sono dovuta trasferire in un'altra regione per motivi familiari, visto che mio padre non riusciva a trovare lavoro nella mia città di origine, anche se il piano originale per me e il resto della famiglia era quello di restare nella mia città d'origine fino alla laurea. Mio padre, però, non riesce a stare solo per altri problemi di "salute", quindi ci siamo trovati costretti ad anticipare il trasloco.
Io sono una di quelle persone che tende a non pesare sugli altri, cerco sempre di tenermi tutto dentro, anche se so che è una cosa sbagliata, però non voglio mai andare a pesare sugli altri, perché so che ci sono problemi ben più grandi di questo mio, però in questo caso si tratta di un mio problema "grande" e mi sento in una situazione di disagio abbastanza fastidioso.
Generalmente non sono mai stata una "secchiona", ho sempre studiato il giusto per ottenere dei buoni risultati, non ho mai cercato l'eccellenza, sono sempre stata in paro con gli esami, però è da settembre che io non riesco a fare più niente, apro i libri, leggo qualche riga e l'unica cosa che riesco a fare è piangere perché non ho proprio la forza di continuare, vivo in uno stato di ansia continua, ne parlo con i miei genitori e con i miei amici, ma nessuno è in grado di capirmi, mi sembra di essere una delusione per tutti coloro che mi circondano, molto spesso non riesco nemmeno a mangiare per quanto sto male, l'unica cosa che riesco a fare bene, a parte piangere, è dormire, anche se magari ci metto un po' ad addormentarmi per via dei miei mille pensieri.
Non so proprio quello che fare per potermi rimettere in carreggiata, ho pensato ad un ritorno nella mia città, però è una cosa che non posso fare economicamente. Mia madre prova a starmi dietro, magari facendomi svagare un po', però è giusto una cosa momentanea, perché appena mi fermo un attimo a pensare, il mio cervello va sempre a quel pensiero fisso.
Spero qualcuno mi possa dare un consiglio.
Vi ringrazio anticipatamente,
S.
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Non è una delusione, mi creda. Soprattutto per i suoi genitori non è una delusione. Sicuramente sono in grado di capire le problematiche di vario tipo che nascono a causa del trasferimento e la sua preoccupazione riguardo suo padre. E questo blocco che sta affrontando non è un muro invalicabile: ha studiato per anni, sempre nei tempi, impegnandosi molto. Probabilmente tutta la situazione è stata un peso per lei, più di quanto consapevolmente riesce a rendersi conto e le conseguenze sono apparse nello studio. Ricominci ad aprire i libri con calma, poche pagine al giorno, senza fretta né paura di deludere qualcuno. E guardi all'obiettivo finale: la laurea così vicina, a pochi esami e pochi mesi di distanza. Miri all'opposto della delusione che teme, miri all'orgoglio che proverà per se stessa e che i suoi genitori proveranno per lei!
Dr. Antonio Di Carlo, Psicologo Clinico e della Salute
Riceve a Pescara su appuntamento.
https://antoniodicarlopsicologo.wordpress.com/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 18/01/2018.
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