Dopo 8 anni di fidanzamento ho fatto un grave errore
Buongiorno, (io 33, lei 30)
so che manca l'altro lato della medaglia, ma non so cosa fare, e questo per me è un punto di partenza.
sono fidanzato da 8 anni, conviviamo da qualche mese. questo ultimo periodo è però difficile in quanto per motivi lavorativi (la mia ragazza è titolare di un'attività, lavora in casa ed ha bisogno dell'aiuto di sua madre) sua madre deve quindi abitare con noi dal lunedì al venerdì (casa libera da venerdì sera a domenica sera, a volte meno) io sono fuori dalle 8 alle 19. la madre è una bravissima persona ma per me la mia ragazza è l'unica persona al mondo con cui mi trovo bene e sento di vivere sereno. solo con lei posso parlare liberamente e sentirmi bene. sono molto chiuso e tendo ad accumulare lo stress, ma con lei ho sempre parlato, nemmeno con i miei genitori o amici ci riesco. ho sempre cercato di fare il meglio per lei per farla felice in tutto e per tutto lei è la mia ragione di vita, ma come dicevo ultimamente sono molto agitato, e nonostante parli continuamente con lei della cosa, non riesco a farmela passare. lei mi coccola ed è sempre buona con me, ma la presenza della madre mi rende molto nervoso. non si comporta male, ma il mio desiderio è imparare a convivere con la mia ragazza, non essere obbligato a convivere con una terza persona, e a dirla tutta, non mi trovo bene con nessuno, pure abitare con i miei genitori mi agitava, per quanto mi abbiano sempre trattato bene, mi danno fastidio i comportamenti degli altri, ma non i suoi. insomma sono molto agitato, mi sfogo a volte urlando al vuoto. già questo l'aveva spaventata una volta (non era nemmeno nella stessa stanza, la goccia in quel caso me l'ha fatta traboccare il fatto che la micia non volesse prendere le medicine, ho solo urlato) e mi ha detto che se vivere così mi agita così tanto dovevo tornare dai miei in quanto purtroppo non c'è altra soluzione. il tutto discutendone con calma. siamo rimasti d'accordo che avrei ancora provato perché desidero fortemente stare con lei. purtroppo però le cose non sono migliorate. io sono sempre più agitato, lei è sempre carina come sempre. ed io invece ho fatto una cosa orribile. per una piccola discussione, a letto, ha detto una cosa che non mi andava e l'ho colpita senza pensare. non potevo urlare e ho agito così. pensavo di aver preso piano il braccio ma ho colpito il costato e le ho fatto male. così ho ferito entrambi nello spirito. no abbiamo quasi neanche mai litigato prima. abbiamo sempre ragionato su tutto. ora non so cosa fare, e non mi so dare pace. non ce l'avevo con lei, e non credevo avrei mai fatto una cosa così. ho paura per il nostro futuro, di aver incrinato per sempre qualcosa. non ho mai avuto altre donne all'infuori di lei. è la mia prima relazione, e lo stesso per lei. io vivo per lei. ma ho fatto questa cosa orribile e non so cosa pensare nemmeno di me stesso. forse semplicemente non dovrei più convivere con lei finché non siamo da soli. ancora mi accetta, ma è molto ferita, ed ho tanta paura.
so che manca l'altro lato della medaglia, ma non so cosa fare, e questo per me è un punto di partenza.
sono fidanzato da 8 anni, conviviamo da qualche mese. questo ultimo periodo è però difficile in quanto per motivi lavorativi (la mia ragazza è titolare di un'attività, lavora in casa ed ha bisogno dell'aiuto di sua madre) sua madre deve quindi abitare con noi dal lunedì al venerdì (casa libera da venerdì sera a domenica sera, a volte meno) io sono fuori dalle 8 alle 19. la madre è una bravissima persona ma per me la mia ragazza è l'unica persona al mondo con cui mi trovo bene e sento di vivere sereno. solo con lei posso parlare liberamente e sentirmi bene. sono molto chiuso e tendo ad accumulare lo stress, ma con lei ho sempre parlato, nemmeno con i miei genitori o amici ci riesco. ho sempre cercato di fare il meglio per lei per farla felice in tutto e per tutto lei è la mia ragione di vita, ma come dicevo ultimamente sono molto agitato, e nonostante parli continuamente con lei della cosa, non riesco a farmela passare. lei mi coccola ed è sempre buona con me, ma la presenza della madre mi rende molto nervoso. non si comporta male, ma il mio desiderio è imparare a convivere con la mia ragazza, non essere obbligato a convivere con una terza persona, e a dirla tutta, non mi trovo bene con nessuno, pure abitare con i miei genitori mi agitava, per quanto mi abbiano sempre trattato bene, mi danno fastidio i comportamenti degli altri, ma non i suoi. insomma sono molto agitato, mi sfogo a volte urlando al vuoto. già questo l'aveva spaventata una volta (non era nemmeno nella stessa stanza, la goccia in quel caso me l'ha fatta traboccare il fatto che la micia non volesse prendere le medicine, ho solo urlato) e mi ha detto che se vivere così mi agita così tanto dovevo tornare dai miei in quanto purtroppo non c'è altra soluzione. il tutto discutendone con calma. siamo rimasti d'accordo che avrei ancora provato perché desidero fortemente stare con lei. purtroppo però le cose non sono migliorate. io sono sempre più agitato, lei è sempre carina come sempre. ed io invece ho fatto una cosa orribile. per una piccola discussione, a letto, ha detto una cosa che non mi andava e l'ho colpita senza pensare. non potevo urlare e ho agito così. pensavo di aver preso piano il braccio ma ho colpito il costato e le ho fatto male. così ho ferito entrambi nello spirito. no abbiamo quasi neanche mai litigato prima. abbiamo sempre ragionato su tutto. ora non so cosa fare, e non mi so dare pace. non ce l'avevo con lei, e non credevo avrei mai fatto una cosa così. ho paura per il nostro futuro, di aver incrinato per sempre qualcosa. non ho mai avuto altre donne all'infuori di lei. è la mia prima relazione, e lo stesso per lei. io vivo per lei. ma ho fatto questa cosa orribile e non so cosa pensare nemmeno di me stesso. forse semplicemente non dovrei più convivere con lei finché non siamo da soli. ancora mi accetta, ma è molto ferita, ed ho tanta paura.
[#1]
Gentile Utente,
Lei sostiene di essere una persona molto chiusa e riservata e che fa fatica a stare con gli altri, ad aprirsi, ecc... ma di stare bene solo con la Sua ragazza.
D'altra parte il gesto che ha rivolto alla Sua ragazza merita di essere inquadrato correttamente, nel senso che se Lei fa fatica a controllare gli impulsi è un conto, ma se ci sono altre spiegazioni è un'altra questione.
Capisco che entrambi siate feriti da questo fatto, ma ritengo che si possa imparare ad un maggior autocontrollo.
Cordialmente,
Lei sostiene di essere una persona molto chiusa e riservata e che fa fatica a stare con gli altri, ad aprirsi, ecc... ma di stare bene solo con la Sua ragazza.
D'altra parte il gesto che ha rivolto alla Sua ragazza merita di essere inquadrato correttamente, nel senso che se Lei fa fatica a controllare gli impulsi è un conto, ma se ci sono altre spiegazioni è un'altra questione.
Capisco che entrambi siate feriti da questo fatto, ma ritengo che si possa imparare ad un maggior autocontrollo.
Cordialmente,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
sono fin troppo buono e calmo, e quando arrivo al limite fatico a controllarmi. mi sembra di vivere in un incubo. non avrei mai voluto colpirla. e la cosa forse assurda è che, per stare con lei, e per farla stare bene, ho dedicato tutte le mie energie ed ho fatto una cosa che ha fatto accumulare stress a me, ed infine è successa questa cosa orribile di cui mi sono pentito immediatamente. spero di poter essere perdonato. farei di tutto ma non so cosa. può essere d'aiuto parlare con un medico di persona? non so cosa fare. mi pento e vergogno talmente tanto...
[#3]
Gentile Utente,
*ed infine è successa questa cosa orribile di cui mi sono pentito immediatamente. spero di poter essere perdonato.*
a parte che un episodio non è indice di niente, ma semplicemente che si è fatto qualcosa di diverso da quanto fatto precedentemente, ed è probabile che sia alla ricerca di una soluzione alternativa dato che in questo periodo descritto l'unica cosa che è veramente cambiata è il suo livello di irritabilità.
Sul perdono l'ha chiesto alla partner e le è stato rifiutato, oppure si è chiuso a riccio nella paura?
*ed infine è successa questa cosa orribile di cui mi sono pentito immediatamente. spero di poter essere perdonato.*
a parte che un episodio non è indice di niente, ma semplicemente che si è fatto qualcosa di diverso da quanto fatto precedentemente, ed è probabile che sia alla ricerca di una soluzione alternativa dato che in questo periodo descritto l'unica cosa che è veramente cambiata è il suo livello di irritabilità.
Sul perdono l'ha chiesto alla partner e le è stato rifiutato, oppure si è chiuso a riccio nella paura?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#4]
Utente
grazie delle risposte. ne ho subito parlato ed ho cercato di spiegare quanto successo. ogni volta che potevamo vederci ho voluto parlarne anche se lei sembrava non avere questa iniziativa. ho comunque insistito perché ci capissimo. ho fatto una cosa che non mi perdonerò mai, e lei ancora non mi ha perdonato del tutto, ma sembra intenzionata a farlo. ha capito che è stato uno scatto dovuto alla situazione e vorrebbe che continuassi a tornare a casa con lei. io preferisco non tornare finché il motivo della mia agitazione rimane (la suocera) anche perché non voglio che accada ancora qualcosa di brutto. in questi giorni ne parleremo ancora finché non si trova una soluzione. per ora credo sia meglio così. anche se non mi fa di certo piacere. io voglio passare la mia vita con lei. invece ora devo tornare con i genitori tranne il fine settimana. spero si possa fare di meglio. ci dobbiamo lavorare. e spero che mi capisca davvero.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 18/01/2018.
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