Solo uno sfogo?!...

Mi ritrovo a scrivere qui quasi guidata dall'istinto. L'anno appena passato è stato un anno difficile per me pieno di agitazioni, ansie, stress paranoie e dolore. Vissuto all'interno del nucleo familiare e con me stessa. Un anno diciamo quasi traumatico che mi ha fortemente destabilizzata tanto da portarmi a volte ad essere vicina ad avere attacchi di panico la notte per i pensieri che sorgevano dal nulla. Purtroppo un fatto molto privato mi ha portato a dover soffrire e non poter dare voce a questa sofferenza, come quando ci sono cose che non possono esser dette. C'è stato l'allontamaneto di mio fratello andato a vivere fuori italia, che mi ha portato rabbia rancore e dolore. L'allontanamento del mio fidanzato per ragioni di lavoro che mi ha portato ulteriori insicurezze. Ho vissuto mesi in cui psicologicamente ero a terra, vedevo tutto negativo non avevo più fiducia in me stessa, mi son sentita abbandonata senza importanza, tutti i miei equilibri crollati. Sono cambiata profondamente non vivo più la quotidianità la vita con la spensieratezza con cui la vivevo prima.. cerco da sola di esser forte e di appoggiarmi al mio compagno che nonostante lontano mi è molto vicino ma essendo una persona carnale la distanza è stato uno dei traumi più forti. Vorrei riuscire ad avere più fiducia in me stessa come persona non so se è carattere o se è dovuto a queste difficoltà che ho vissuto. Vorrei essere più sfrontata avere più controllo e non sentirmi più così. Vorrei poter essere realmente dentro me ciò che faccio apparire al di fuori. Forse più che un consulto avevo solo bisogno di buttare fuori come sto realmente. Vorrei trovare una soluzione.. star meglio.. non saprei da dove iniziare.. è solo uno sfogo inutile.. non mi aspetto neanche di ricevere risposta.. scusate lo sfogo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

l'ascolto attento ed empatico qui lo riceverà sempre.
Più difficile è ricevere risposte miracolose o risolutive,
proprio quello che qualcuno si aspetta da un consulto on line.

Qualche domanda:
Lei lavora? studia?
Ha preso in considerazione l'ipotesi di raggiungere il Suo fidanzato?

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente, valutando questo suo sfogo, ma anche le altre richieste che ci ha mandato, si ha l'impressione che quelle che lei definisce "agitazioni, ansie, stress paranoie e dolore" richiedano l'incontro con un/una psicologo/a. Lei aggiunge: "Vorrei essere più sfrontata avere più controllo e non sentirmi più così. Vorrei poter essere realmente dentro me ciò che faccio apparire al di fuori. Forse più che un consulto avevo solo bisogno di buttare fuori come sto realmente. Vorrei trovare una soluzione.. star meglio.. non saprei da dove iniziare...". Proprio questo non sapere da dove iniziare richiede l'apporto di una competenza specialistica. Non si va dallo psicologo solo quando si manifesta una malattia, ci si va anche per prevenirla. Anche per stare meglio. Anche per perseguire il benessere, anziché rimanere in uno stato di continua paura: in una lettera precedente lei dice che prende la pillola, ciò nonostante usa pure il preservativo, malgrado questo costringe il suo partner anche a rapporti interrotti... ma non si sente tranquilla nemmeno così! Se vuol fare un po' di chiarezza in sé stessa, cerchi subito qualcuno che la aiuti a gestire meglio tutto questo. Le auguro ogni bene; ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa BRUNIALTI, si studio all'università e vorrei raggiungere il mio fidanzato. Ma anche l'università la vivo con agitazione, nonostante la mia preparazione per un esame dove alla fine ottengo un buon risultato, vivo comunque i giorni precedenti con poca fiducia verso le mie capacità verso la mia persona. Adesso sono all'ultimo anno e sto cercando di esser più continuativa con il mio percorso e più responsabile. Anche questo mi crea ansia come se non potessi farcela.
La ringrazio anche solo per aver letto le mie parole.

Gentile dottoressa POTENZA,
Vede io non costringo mica il mio partner ad usare il preservativo. Lo abbiamo usato sempre e ci sono delle dinamiche private, naturali, fra me e il mio compagno, che fanno parte di noi e che variano da coppia a coppia. E neanche il rapporto interrotto è costretto, dipende da come vien visto, perché il rapporto è sempre stato concluso in seguito nella naturalezza che appartiene alla nostra intimità. Da qualche mese causa il mio stress e ansia per qualsiasi cosa, dopo le dovute analisi, ho iniziato ad assumere la pillola. L'intento era quello di esser più serena ma così non è stato. Io vorrei soltanto trovare una risposta a queste paure.
La ringrazio.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
La inviterei a puntare sulle proprie possibilità
con l'obiettivo di finire l'università
e poi decidere della propria vita,
non crede?

Tuttavia se l'ansia è un problema onnipresente e ingombrante,
e che intralcia i Suoi obiettivi,
si rivolga al Consultorio per chiedere una valutazione o un percorso psicologico (pagamento con solo minimo ticket).

La qualità di vita ne quadagnerà.

Saluti cari.
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Utente
Utente
È il mio principale obiettivo. Il problema è che mi manca la fiducia nelle mie capacità. Determinate caratteristiche della mia persona che la gente intorno a me esalta io non le vedo. E sono circondata, se pur da poche persone, da un amore onesto e leale. Volevo chiederLe.. a volte per uscire da uno stato di agitazione che intuisco essere frutto di paranoie inutili mi ripeto il contrario di ciò che in quel momento penso, cioè cose positive. Mi pongo alla realtà dei fatti e, anche se con tanta difficoltà, mi rendo conto che le mie paranoie sono infondate. È giusto che durante questi momenti io senta come una guerra dentro me? Faccio bene a far così? Non rischio poi di crearmi altre realtà che sono meno peggio di quelle che mi fanno stare male?.. mi scusi la confusione.. ma sinceramente sono confusa.
La ringrazio ancora.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
"...a volte per uscire da uno stato di agitazione che intuisco essere frutto di paranoie inutili mi ripeto il contrario di ciò che in quel momento penso, cioè cose positive.."

sarebbe come dire che per contrastare le Sue "paranoie"
Lei fa appello alle "cose positive" della realtà,
intendo bene?

Se così è, OK.
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Utente
Utente
Esatto, faccio appello alle "cose positive" della realtà. Mi scusi se mi esprimo in modo sbagliato. Credo che il mio linguaggio rispecchi il mio stato interiore. Continuerò così perché è il solo modo che mi calma.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


Talvolta si trovano dentro di sè strategie di fronteggiamento.

Saluti cordiali.