Rapporto complicato con i genitori

Buongiorno dottore/ssa,
Ho 21 anni e mi sento un uccellino in gabbia. La causa di ciò sono i miei genitori che, a causa del loro egoismo, non mi permettono di essere felice. Spesso penso che non mi abbiano messa al mondo per amore, soprattutto mio padre che voleva una figlia femmina in modo da aiutare la madre a fare le pulizie.
Durante l'infanzia mio padre è stato molto assente come genitore: ricordo che piangevo quando lo vedevo. A lui non gliene importava niente di me: non mi ha mai comprato una bambola, non mi ha mai insegnato ad andare in bici, non mi ha mai aiutato nei compiti di scuola, non mi ha mai fatto fare delle attività pomeridiane per sviluppare delle passioni... e mi ritrovo a 21 anni ad essere insicura e piena di dubbi. Vedo i miei amici avere degli hobby, degli obiettivi, sanno fare una marea di cose (suonare, nuotare, ballare, cantare), sono intraprendenti e determinati, mentre io non so cosa voglio dalla vita. Questa cosa mi pesa parecchio perché tutt'ora non mi danno un conforto, non mi stimano, non mi sostengono nelle scelte, anzi, stanno prendendo la piega di comandarmi. Vogliono che io frequenti le persone che dicono loro, che faccia le cose che dicono loro, inoltre si immischiano nella vita privata perché vogliono sapere ogni dettaglio di ciò che faccio quando non sono con loro.
Vorrei un po' di libertà e di sostegno da parte loro ma non la ricevo. Cosa faccio?