Problemi con il proprio corpo

Salve, sono una ragazza di 22 anni, abbastanza in forma ma con qualche chiletto in più che avrei desiderio di eliminare. Il mio problema è sorto tanti anni fa (6-7 anni), praticando uno sport agonistico il fisico è sempre stato un punto fondamentale nella mia vita, quando ero più piccola ero particolarmente magra, nonostante praticassi sport dall’età infantile ero comunque 1/2 chili sotto il peso norma e già da allora questo è risultato essere un peso, tanto da indurmi a mangiare più di quanto fisicamente riuscissi per cercare di ingrassare forzatamente e sentiremo più “normale”, andando avanti presi dei chili e smisi di fare sport, aumentando il mio peso in modo importante e piuttosto veloce. Dopo qualche anno, dopo essermi accorta di non andare più bene, ho iniziato ad avere il problema opposto, ad ossessionarmi per quei chili di troppo e a sentirmi sbagliata. L’anno scorso è quando ho toccato il mio limite, quando l’unica cosa a cui riuscissi a pensare era il mio corpo, 24h su 24h tutti i giorni, la mia mente era sempre fissa sul mio fisico, mi guardavo allo specchio e piangevo e pensavo all’infinito “fai schifo”, mangiavo poco e a periodi quasi niente, alle volte, quando stavo davvero male, in bagno vomitavo, anche se sono state davvero poche le volte, e un paio di volte ho praticato autolesionismo. Facevo palestra e sono arrivata a farne troppa, caricando il mio corpo di fatica inutile e sopratutto impossibile da reggere considerando il poco importo calorico che assumevo ma era l’unico modo in cui riuscivo a stare meglio con me stessa. Non ne ho mai parlato con nessuno ed il fatto che un anno dopo, lentamente e gradualmente sia riuscita a stare meglio e ad uscire da questa meccanica di pensiero, mi ha sempre fatto pensare di non aver mai avuto un reale disturbo alimentare, nonostante questo, ad oggi cerco di allontanare dalla mia mente e bloccare tutto ciò che abbia a che vedere con il movimento fisico o anche solo un accenno di dieta, non posso pensarci perché so che nel momento in cui lo faccio tutti quei pensieri tornano e credo di essere in grado di tenerli a bada ma non ne sono nemmeno sicura, in realtà ne ho veramente paura e quindi sono arrivata al punto in cui continuo a non piacermi, continuo a guardarmi e pensare che dovrei fare qualcosa a riguardo, fare sport, mangiare bene, ma mi limito a questo, perché oltre ho paura di andare e non so come fare perché vorrei uscire da questa situazione di stallo e iniziare realmente a stare meglio, fisicamente ma sopratutto mentalmente, senza rischiare di tornare a come ero un anno fa.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

se vediamo la Sua anagrafica
la bilancia dice che Lei è molto in forma.

Ma a questo non corrisponde una percezione soggettiva.

Non vedo però una domanda specifica.
Quale è?
oppure questa mail è uno sfogo?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la risposta tempestiva, la domanda è come faccio a “stare in forma” senza tornare ai prolemi che sono riuscita ad abbandonare, senza tornare alla restrizione alimentare o altro? Non so bene come spiegarmi, scusate.
Sopratutto, ho bisogno di sapere se questo possa essere considerato un problema che andrebbe risolto. Io tutt’oggi provo un forte senso di colpa ogni volta che mangio, l’unica cosa è che ho “imparato” a tenere a bada certi pensieri che mi facevano cadere in comportamento lesivi, ma come faccio a tornare a fare movimento o a regolare la mia dieta senza ricaderci di nuovo? Perché sono sicura che nel momento che rinizio a monitorare ciò che mangio o la mia attività fisica, tutti quei problemi risorgono.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Il problema è quello di liberare la mente da questo ingombrante e incombente pensiero...

Sarà un pensiero ossessivo?
riguarderà invece la percezione del corpo?
o altro?

On line è impossibile una diagnosi,
e ancor più una diagnosi differenziale..

Di persona sarebbe possibile.
Quando tali interogativi dovessero diventare ingombranti
ed invadere ancor più la Sua vita,
si rivolga di persona
per una consulenza psicologica.


Saluti cordiali.
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua attenzione dottoressa
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597


E' stato un piacere.

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