Insonnia e gonfiore alla pancia
Salve dottori, mi scuso prima di tutto se Dovessi aver sbagliato settore di richiesta, nel caso vi pregherei di indirizzarmi. Premetto che sono una persona ansiosa e in questo periodo molto stressata, ma non sono sicura che il questo caso possa dipendere dall’ansia il mio disturbo. Mi spiego. Qualche anno fa, a causa di forti gonfiori alla pancia e dolori addominali, difficoltà digestive , il gastroenterologo mi diagnosticó una sindrome da reflusso e mi richiese una dieta senza glutine , ritenendo fossi come intossicata da quest’ultimo. Con questi accorgimenti i disturbi si affievolirono e con essi anche la sensazione che avevo di non respirare bene quando la pancia si gonfiava. Sono però ormai almeno 20 giorni che i disturbi sono tornati e non vanno via nonostante la dieta priva di glutine. Voglio dire che mi sveglio con una pancia leggermente gonfia che poi durante la giornata diventa sempre più piena d’aria e dolente. In queste occasioni, sebbene io tenda alle preoccupazioni di mio, incomincio a avere la sensazione di non respirare bene , sentendomi costretta, provo a fare respiri profondi ma mi fa male il petto quando lo faccio e a volte percepisco anche tachicardia. Sembra quasi che non riesca a fare un respiro completo. Questa sensazione di soffocamento ha fatto pensare alla dottoressa, soffrendone anche mia mamma , alla tiroide e domani avrò i referti. Nel frattempo mi ha prescritto vagostabil, ma io sono tutt’altro che rilassata. Il punto è che adesso si è aggiunto un nuovo disturbo. Anche se con la sensazione di gonfiore perenne, che la notte si accentua, riesco ad addormentarmi piuttosto velocemente una volta a letto, ma PRECISA dopo 3/4 ore quasi ogni notte mi sveglio e non prendo sonno prima di altrettante ore per altre 4 ore al massimo. Mi sveglio sempre stanca e irritata, non riesco a concentrarmi nello studio e la notte mi viene da piangere per la tensione. Vorrei solo riuscire a riposare. Da piccola ho sofferto di insonnia cronica fino al 13 anni, combattendola col NOPRON poi tolto dal commercio. Mi ero stabilizzat, ma adesso ecco di nuovo presentatosi il problema. Non so se lei può rispondermi, ma pensa che questi disturbi siano psicosomatici? Crede che l’insonnia dipenda dal gonfiore o sia un disturbo a se stante? E soprattutto, non c’è nessun rimedio che potrei adottare? La ringrazio, sembreranno sintomi blandi, ma assicuro che sono estremamente fastidiosi
[#1]
Gentile utente,
Lei ci presenta numerosi disturbi attuali,
con uno zoom sull'insonnia infantile
chiedendosi/ci se "...pensa che questi disturbi siano psicosomatici?..".
Ha fatto da poco una approfondita visita medica, che consideri unitariamente i vari disturbi?
"Sono una persona ansiosa" è una diagnosi che ha ricevuto (da chi?)
o una Sua auto-valutazione?
Se il corpo è sano (e questo lo diagnostica il medico attraverso la visita e gli approfondimenti diagnostici)
eppure Lei manifesta disturbi vari,
allora si può porre una ipotesi psicosomatica
(cioè "il corpo ci parla della psiche e dei suoi malesseri attraverso dei malesseri fisici");
ma la diagnosi può avvenire solo di persona,
attraverso un contatto vis-à-vis.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Save dottoressa,
Riguardo alla domanda se si tratta di autovalutazione quando mi considero ansiosa, la risposta è sì. Mi spiego. Dopo la separazione dei miei, sono stata in cura da uno psicologo su richiesta dei miei per un certo periodo , non per l’ansia ma per una avversione verso mio padre, comunque senza risultati. La sua presenza ancora mi agita, ma penso questo sia un problema che non riguarda ciò. Dico di essere ansiosa perche mi agito facilmente, sono apprensiva, irritabile, soprattutto in questo periodo. La dottoressa di base mi ha consigliato più volte uno psicologo perché ritiene che ‘somatizzo’, dice, ma nessuna diagnosi di specialista ha rilevato la mia ansia semplicemente perché non ho ancora valutato l’ipotesi di consultare uno psicoloogo. La notte mi sveglio di soprassalto con quest battito accelerato e gonfiore e sento come il bisogno di dover respirare per non soffocare, pur sapendo, è chiaro, che è una sensazione e non sto soffocando Davvero. Quello che più mi disturba è l’insonnia e le ho detto di quando ero più piccola perche mi chiedevo se potesse l’attuale insonnia essere una condizione legata al momento di stress oppure patologica visto i precedenti. Io mi chiedo solo se può dipendere dai disturbi gastrici o se è piuttosto sintomo di ansia. Mi consiglia di continuare con vagostabil anche se non ho trovato grandi risultati?
Riguardo alla domanda se si tratta di autovalutazione quando mi considero ansiosa, la risposta è sì. Mi spiego. Dopo la separazione dei miei, sono stata in cura da uno psicologo su richiesta dei miei per un certo periodo , non per l’ansia ma per una avversione verso mio padre, comunque senza risultati. La sua presenza ancora mi agita, ma penso questo sia un problema che non riguarda ciò. Dico di essere ansiosa perche mi agito facilmente, sono apprensiva, irritabile, soprattutto in questo periodo. La dottoressa di base mi ha consigliato più volte uno psicologo perché ritiene che ‘somatizzo’, dice, ma nessuna diagnosi di specialista ha rilevato la mia ansia semplicemente perché non ho ancora valutato l’ipotesi di consultare uno psicoloogo. La notte mi sveglio di soprassalto con quest battito accelerato e gonfiore e sento come il bisogno di dover respirare per non soffocare, pur sapendo, è chiaro, che è una sensazione e non sto soffocando Davvero. Quello che più mi disturba è l’insonnia e le ho detto di quando ero più piccola perche mi chiedevo se potesse l’attuale insonnia essere una condizione legata al momento di stress oppure patologica visto i precedenti. Io mi chiedo solo se può dipendere dai disturbi gastrici o se è piuttosto sintomo di ansia. Mi consiglia di continuare con vagostabil anche se non ho trovato grandi risultati?
[#3]
Riguardo al farmaco,
deve chiedere al Suo medico, considerato che gli Psy non si occupano dei farmaci.
Rispetto all'altro elemento:
"La dottoressa di base mi ha consigliato più volte uno psicologo... ma... non ho ancora valutato l’ipotesi di consultare uno psicologo."
Come mai? Perchè questa resistenza nell'accettarie il consiglio?
Sarebbe lo specialista adatto per una diagnosi rispetto all'ansia e al somatizzare.
E' nell'interazione di persona che
le Sue domande possono trovare risposte personalizzate,
i Suoi disturbi un perchè e una cura.
deve chiedere al Suo medico, considerato che gli Psy non si occupano dei farmaci.
Rispetto all'altro elemento:
"La dottoressa di base mi ha consigliato più volte uno psicologo... ma... non ho ancora valutato l’ipotesi di consultare uno psicologo."
Come mai? Perchè questa resistenza nell'accettarie il consiglio?
Sarebbe lo specialista adatto per una diagnosi rispetto all'ansia e al somatizzare.
E' nell'interazione di persona che
le Sue domande possono trovare risposte personalizzate,
i Suoi disturbi un perchè e una cura.
[#4]
Utente
Grazie dottoressa, forse valuterò questa opzione una volta esclusa la tiroide, perché questo stato non è più ammissibile. Non lo avevo valutato perché non saprei da dove cominciare a raccontare non saprei cosa è superfluo, cosa é solo una mia paranoia e cosa può Davvero essere un sintomo psicosomatico.
Comunque grazie ancora, arrivederci!
Comunque grazie ancora, arrivederci!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.3k visite dal 15/01/2018.
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