Masturbazione vissuta con ansia e angoscia
Buongiorno, mi imbarazza molto parlare di questa situazione, che continua ormai da un anno, ma ho pensato che questo forum sia il luogo migliore per trovare uno sfogo e un parere valido. Sono una ragazza di 21 anni e sono fidanzata da tre mesi con un ragazzo che purtroppo abita lontano da me, e che quindi potrò vedere solo ogni due mesi. Quindi in sua assenza spesso sento il bisogno di masturbarmi per sfogarmi un po'. Prima quando ne avevo la necessotà lo facevo, come mi sembra più naturale, quando non c'era nessuno in casa. Purtroppo da quando è mancata mia nonna mia madre esce molto raramente di casa. Per molto tempo non mi sono più masturbata, fino al punto di sentirmi estremamente frustrata per questa situazione. Purtroppo nella mia casa non è possibile avere 10 minuti di privacy: è molto piccola e si sente ogni cosa da qualsiasi stanza. Anche con la mia porta chiusa sento uno sbuffo, un oggetto appoggiato, una parola. Neanche di notte posso avere un po' di tranquillità perchè i miei genitori si svegliano in continuazione e mia madre va spesso a dormire alle due. A volte aspetto che lei vada a dormire per masturbarmi, ma vivo questi momenti con la perenne paura, che è reale, che possano essere svegli o cogliermi in fragrante. Ovviamente non mi direbbero nulla, ma il pensiero mi mette molto a disagio. Anche perchè a volte mia mamma mi ha fatto alcune battute che mi hanno fatto pensare che possa avermi sentita. Questa angoscia e questa frustrazione, per un motivo apparentamente così stupido, ha generato un desiderio sessuale molto superiore al solito, tanto che a volte non riesco neanche a concentrarmi nello studio. Anche con il mio ragazzo sono più eccitata del solito e vorrei stare perennemente a letto con lui nelle settimane in cui ci vediamo (anche se non abbiamo mai avuto un rapporto completo perchè sono vergine) e il fatto che non riesca a soddisfarmi come vorrei è causa di ulteriore fristrazione. Per me la masturbazione non è più un piacere ma sta diventando quasi un impegno, un bisogno che preferirei eliminare e a cui rispondo in modo meccanico. E mi rendo conto di quanto questo non sia normale, soprattutto per una ragazza. Mi ritrovo a pianificare quando potrei masturbarmi visto che le occasioni sono poche, a masturbarmi cercando di fare il meno rumore possibile e cercando di capire se sono svegli, come se fossi un ladro. Io stessa sono sconcertata da questa situazione inusuale e molto imbarazzante che mi sta logorando. Vorrei liberarmi di quest'ansia e riuscire di nuovo a vivere la mia sessualità con più tranquillità. Vi ringrazio per la pazienza.
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Gentile utente, sembra davvero che la sua situazione stia assumendo caratteri ansiogeni. Forse può aiutarla il cercare di dividere i vari momenti che le creano tensione per affrontarli uno alla volta. Primo, la mancanza di privacy nella sua casa, perfino di notte. Non può cercare di eliminare i rumori che potrebbero precludere la sua libertà? Se si tratta di gemiti, può coprirli con una musica o cercare di evitarli. Se è il letto che batte contro il muro, si provveda di quel materiale antispifferi che si usa per le finestre, o di piccoli feltri, di quelli che si mettono sotto le sedie, e li incolli nel punto dove il letto colpisce la parete. Lei scrive: "mia mamma mi ha fatto alcune battute che mi hanno fatto pensare che possa avermi sentita". E' probabile che la sua ansia le abbia giocato un brutto tiro, e sua madre scherzasse sul suo rigirarsi nel letto, ma non su fatti così privati come l'autoerotismo. Parlando del suo ragazzo, scrive che lei è ancora vergine e che si trattiene con lui in attività erotiche (di petting, suppongo), non per tutto il tempo e non nel modo che potrebbe soddisfarla: "Il fatto che non riesca a soddisfarmi come vorrei è causa di ulteriore frustrazione". Questo è un problema da discutere serenamente con lui, mi pare; forse anche prendendo in considerazione l'idea di rapporti completi. A questo proposito, poiché certamente lei vorrà munirsi dell'idonea contraccezione, le consiglierei di cercare una ginecologa alla quale, una volta instaurata una certa confidenza, lei potrà anche esporre la sua attuale problematica. Tenga conto, comunque, che una forte tensione sessuale può riguardare le donne come gli uomini, e che da quello che lei scrive non sembra che la frequenza della sua attività erotica sia da considerarsi fuori dalla norma, tenuto conto della sua età e del fatto che lo stimolo di partenza non risiede nella pornografia, ma nell'attrazione verso il suo ragazzo. Almeno sotto questo profilo, cerchi di stare serena e di non crearsi ulteriori ansie. Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.8k visite dal 14/01/2018.
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