Problemi sessuali e attacchi di panico
Salve, ho 18 anni e da circa 3 ho un problema che non mi permette di vivere normalmente. Sono sempre stato piuttosto timido, ma dai 14 anni mi sono un po' aperto e infatti in quel periodo avevo tanti amici e "successo" con le ragazze. Circa 4 mesi dopo averne compiuti 15 mi sono imbattuto in alcuni filmati masochistici in internet, provando eccitazione sessuale. Mi ricordo che uno di quei giorni è cambiato qualcosa, ero disperato perché informandomi sui video che avevo visto ero venuto a conoscenza delle parafilie, e da quel momento ho sempre avuto il terrore e il dubbio di essere affetto da masochismo sessuale e feticismo, anche se non sono mai stato sicuro di esserlo, in quanto prima di vedere quei video avevo altre pulsioni(per esempio non ho mai avuto tendenze feticiste ma da quando ho questo problema non ne sono più sicuro, in quanto mi capita spesso di confondere l'eccitazione sessuale con l'angoscia). A partire da quel periodo ho perso molti amici e non ho avuto mai più una relazione con una ragazza, poiché ero bloccato dalla paura che avrei potuto provare delle pulsioni sessuali masochistiche "confermando a me stesso" di avere una parafilia. In questi anni sono stato da due psicologi diversi che ho abbandonato dopo qualche seduta perché non convinto di quanto avessero capito la gravità del mio problema, che ripeto non mi ha più permesso di avere rapporti con ragazze e di affrontare certe situazioni (per esempio non ho ancora avuto un rapporto sessuale e sono quasi l'unico dei miei ex amici). La situazione col passare degli anni è peggiorata, anche se per un breve periodo(1/2 settimane) dell'anno scorso sono stato meglio, e oggi sto ancora peggio, infatti anche stando solo vicino a delle ragazze spesso mi capita che mi tornino in mente delle pratiche viste in qualche video e ogni volta che tempo di percepire una pulsione sessuale masochistica mi viene un attacco di panico e di colpo non sono più me stesso, ho paura di parlare con le persone e vorrei solo rinchiudermi in casa (questa sensazione mi passa dopo un po di ore). Vorrei sapere cosa fare, perché mi sento veramente male e ho bisogno di tornare a vivere normalmente. Grazie
[#1]
Gentile ragazzo,
posso chiederti che tipo di diagnosi è stata definita dagli psicologi che hai visto?
Tu sostieni di confondere l'eccitazione sessuale con l'angoscia: lo psicologo ti aveva aiutato a fare chiarezza su questi aspetti? Di solito capita alla persona ansiosa, che non è capace di leggere correttamente il proprio stato emozionale.
Questa sorta di paralisi che ti ha bloccato può essere sciolta, ma ritengo sia una questione da trattare direttamente col professionista, non on line.
Che cosa non ti ha convinto delle precedenti consulenze psicologiche?
posso chiederti che tipo di diagnosi è stata definita dagli psicologi che hai visto?
Tu sostieni di confondere l'eccitazione sessuale con l'angoscia: lo psicologo ti aveva aiutato a fare chiarezza su questi aspetti? Di solito capita alla persona ansiosa, che non è capace di leggere correttamente il proprio stato emozionale.
Questa sorta di paralisi che ti ha bloccato può essere sciolta, ma ritengo sia una questione da trattare direttamente col professionista, non on line.
Che cosa non ti ha convinto delle precedenti consulenze psicologiche?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
".. In questi anni sono stato da due psicologi diversi che ho abbandonato dopo qualche seduta perché non convinto di quanto avessero capito la gravità del mio problema.."
Nella relazione terapeutica c'è bisogno di più sedute per sintonizzarsi reciprocamente.
Abbandonare subito non porta risultati,
e inoltre può sviluppare nel pz. una sorta di sfiducia nei confronti della relazione terapeutica stessa
che rende sempre più difficile l'affidarsi con fiducia.
Se dunque riprenderà questa esperienza,
lo faccia in un modo differente,
con uno stato d'animo differente,
e ne nascerà qualcosa di differente,
in grado di aiutarLa in questa problematica.
".. In questi anni sono stato da due psicologi diversi che ho abbandonato dopo qualche seduta perché non convinto di quanto avessero capito la gravità del mio problema.."
Nella relazione terapeutica c'è bisogno di più sedute per sintonizzarsi reciprocamente.
Abbandonare subito non porta risultati,
e inoltre può sviluppare nel pz. una sorta di sfiducia nei confronti della relazione terapeutica stessa
che rende sempre più difficile l'affidarsi con fiducia.
Se dunque riprenderà questa esperienza,
lo faccia in un modo differente,
con uno stato d'animo differente,
e ne nascerà qualcosa di differente,
in grado di aiutarLa in questa problematica.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 09/01/2018.
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