Ansia e problemi fisici

Salve mi rivolgo qui perché ho letto molti post simili ma nn ho trovato tante risposte per me.
Sono un ragazzo di 28 anni circa un anno fa ho rotto con la mia compagna nonché la mamma di mio figlio un bel bimbo di 4 anni.. apparte lo stress prima di rompere derivato dai vari litigi che mi provocava nodo alla gola oppressione alla bocca dello stomaco i classici sintomi dell' ansia da stress ho incominciato a non avere più appetito tanto che da 108kg che pesavo a dicembre 2016 sono arrivato a giugno a pesare 80 kg ma fino a lì anche se ero stato male anzi malissimo credevo che la fase peggiore fosse passata... faccio un estate credendo di stare bene mangiavo regolare ma con un ritmo più lento rispetto al solito a fine agosto però incomincio ad avere difficoltà a deglutire vado dal medico e mi prescrive aerosol e un antibiotico il clavulin sospettava una tracheite almeno cosi mi ha riferito dopo una settimana di cura sembra tutto tornato apposto infatti inizio a mangiare pasti piu abbondanti e li mangio nei tempi normali miei fino ad ottobre che rallento di nuovo r una sera mangiando un boccone di carne mi finisce di traverso e mi blocca totalmente il riflesso spontaneo di ingoiare i cibi solidi premetto che ho avuto forte stress quel mese.. torno dal medico e mi segna di nuovo il clavulin con bentlan x 5gg xk mi aveva trovato la gola molto arrossata in piu mi dice di farmi le lastre all esofago con mezzo di contrasto seguo la cura faccio le lastre ma è tutto ok solo che il problema della deglutizione mi è rimasto è ho perso altri 5kg in piu mangiando davvero poco mi sento molto debole.. ritorno dal medico che stavolta mi prescrive un inibitore di pompa sospettando esofagite che comunque non risolve il mio problema ho notato che ci sono giorni che mangio quasi nornalmente soprattutto a pranzo e altri che devo forzare e masticare molto però questo problema mi sta condizionando la vita non esco a cena fuori piu con gli amici perche mi mette stress che tutti mi devono aspettare e poi non capisco se la natura è di tipo psicologico quindi un altro sintomo dell'Ansia e del forte stress o sia dovuto ad altro ma va avanti da 2 mesi e non so più che fare.. altro problema che ho riscontrato che ad ottobre ho conosciuto una ragazza dopo qualche settimana di frequentazione all' atto di andare a letto assieme faccio una figura pessima che non mi era mai capitata cioe ho avuto un erezione ma durata pochissimo e senza penetrazione e da allora non ho piu voluto fare niente... certe volte credo che sto impazzendo
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Non sta impazzendo!

È abbastanza verosimile, ma non scontato, che il periodo di pre-separazione e separazione dalla sua compagna abbia “giocato” e rivesta tutt’ora un ruolo particolarmente stressogeno. Questo ha inciso probabilmente sulla perdita di peso (che in fondo tanto male non è considerando il precedente indice di massa corporea) e sulla fastidiosa sintomatologia fisica che riferisce.
Le difficoltà a deglutire di cui scrive, unitamente all’episodio del “boccone andato di traverso”, se sono state escluse cause organiche (che potrebbe ulteriormente falsificare avvalendosi di una visita otorinolaringoiatrica), possono avere eccome una causa psicologica. Non è un caso che durante la stagione estiva abbia trovato parziale giovamento sintomatico.

Per cercare di rendere comprensibile, al meglio possibile, quanto le accade (anche riferendoci alla perdita di erezione nell’incontro intimo di ottobre), è utile fare riferimento a quanto ci dicono le neuroscienze.
Siamo dotati di due sistemi nervosi (SN): • il sistema nervoso centrale (SNC)
• il sistema nervoso periferico.

Cervello e midollo spinale formano il sistema nervoso centrale o asse cerebrospinale (o nevrasse, neuroasse o tubo neurale) che è in grado di raccogliere, trasmettere e integrare le informazioni. È “custodito” all'interno della scatola scatola cranica (encefalo) e del canale vertebrale (midollo spinale).
Il SNC viene protetto ulteriormente e nutrito dal sistema delle meningi, dal liquor cerebrospinale e dalla propria vascolarizzazione (barriera emato-encegalica, emato-liquorale ed emato-retinica).
Il sistema nervoso periferico, è invece formato dai nervi cranici o cefalici e dai nervi spinali (formanti assieme i nervi encefalospinali) e dai relativi gangli. Il sistema nervoso periferico viene suddiviso in volontario o somatico (che controlla le nostre azioni coscienti) e involontario o vegetativo (o viscerale) o autonomo.

Il sistema nervoso autonomo si suddivide a sua volta in sistema parasimpatico e sistema simpatico. Il primo di questi svolge un ruolo altamente benefico per l’organismo umano: è vasodilatatore, permette alla muscolatura di rilassarsi, alla pressione arteriosa di mantenersi entro determinati livelli; agli zuccheri,al colesterolo e ai processi digestivi di rendere al meglio. È oltretutto noto alla comunità scientifica che l’attivita sessuale la svolgiamo grazie al parasimpatico. Di contro e all’opposto c’è l’ortosimpatico (o simpatico) che svolge esattamente le funzioni opposte a quelle parasimpatiche inducendo ad esempio:
- infiammazioni
- vasocostrizioni
- contratture e contrazioni muscolari
- difficoltà di deglutizione e digestione (come nel suo caso).

Da ciò si deduce che mantenere eccessivamente attivo il simpatico a discapito del para-simpatico, diventa nel tempo deleterio per tutto l’organismo umano. Ansia e stress svolgono questo ruolo: attivano e mantengono esclusivamente risposte del simpatico.

Sulla base di questa premessa, è verosimilmente comprensibile:
- la sua difficoltà a deglutire e digerire bene;
- i suoi timori (è come se si fosse creato uno spiacevole circolo vizioso);
- la défaillance sessuale che ha avuto.

Ora, che fare? Le suggerirei di contattare dal vivo un/una collega psicoterapeuta innanzitutto per verificare, o meno, quanto ipotizzato. Poi per un inquadramento del suo funzionamento cognitivo (pensieri ed emozioni), e stabilire la possibilità di avvalersi di una terapia mirata alla riduzione dei suoi stati ansiosi con una inevitabile ricaduta positiva su una maggiore inibizione simpatica e attivazione parasimpatica. Nel suo caso specifico propenderei a consigliarle di rivolgersi ad un collega psicologo che sia specialista in terapia: cognitivo comportamentale oppure breve strategica. Entrambi gli orientamenti sono indicati nel trattamento di problematiche ansia-correlate e non richiedono lunghi tempi di risoluzione dei sintomi.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
La ringrazio per la risposta tempestiva
Volevo chiarire una cosa nella stagione estiva ho fatto una vita al limite cioe uscendo tutte le sere facendo tardi e alzandosi presto la mattina cioe cercavo di non dare peso a tutta la situazione... qualche tempo fa ho incontrato per caso un ragazzo che mi ha detto che tutto quello che sto passando adesso sono i risultati di quello che nn ho passato subito cioe sto manifestando il mio dolore adesso con queste problematiche che soprattutto mi hanno indotto a stare molto a casa e a non voler stare in mezzo alla confusione.. con questo la ringrazio e prenderò il suo consiglio
Saluti
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“nella stagione estiva ho fatto una vita al limite cioe uscendo tutte le sere facendo tardi e alzandosi presto la mattina cioe cercavo di non dare peso a tutta la situazione”
E HA FATTO BENISSIMO!

vede gentile ragazzo,
ognuno di noi, in momenti/periodi difficili e stressogeni, cerca attraverso disparate e varie strategie che conosce di autogestirsi quella sofferenza. Fa parte della natura dell’essere umano.
Poi arriva il momento in cui le strategie utilizzate non riescono a sortire lo stesso effetto di prima. E non di rado capita quello che sta accadendo a lei: il corpo somatizza ciò che la mente non riesce ad esprimere.

Sono lieto di esserle stato d’aiuto nell’orientarla. Le auguro di rimettersi presto!

Un caro saluto
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