Ansia da partenza

Salve, in tanti già mi conoscete per i tanti consulti chiesti tra 4 giorni devo partire per il mio primo viaggio all estero e devo prendere per la mia prima volta L aereo, anni quando solo dormivo lontano da casa mi veniva una forte ansia con tachicardia sui 140 battiti al minuto che non smetteva ecco io ho paura che mi possa accadere questo, ho fatto un viaggio L anno scorso in Italia da solo e non mi è successo niente anzi sono stato benissimo, però io ho questo terrore che mi possa succedere qualcosa e stando in un altro paese fosse davvero un problemone, cosa posso fare per non fare accadere ciò? Viaggio con la mia fidanzata e mia sorella e cognato, nel caso mi capitasse una cosa del genere cosa posso fare? Grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“però io ho questo terrore che mi possa succedere qualcosa”

Cosa teme di più in assoluto che le possa accadere?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Di una possibile tachicardia che non so come fermare, non vorrei sentirmi male in un altro paese dove non posso ricevere cure appropriate, magari non mi succederà neanche niente è L ansia neanche verrà però ho paura di sentirmi male come anni fa.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
1) Non è detto che sperimenti ansia
2) Se prima della partenza pensa già in modo ansioso, è altamente probabile che sperimenti ansia durante il viaggio e quindi possibile tachicardia
3) l’aumento della frequenza dei battiti cardiaci correlato ad ansia, non è assolutamente suggestivo di intervento medico. Quindi, fossi in lei, non starei a focalizzare i miei pensieri su questo
4) l’ansia non conduce a morte
5) quanto più lei focalizzerà l’attenzione sulla frequenza dei battiti cardiaci (attenzione selettiva), tanto maggiore sarà la percezione del battito e tanto maggiore sarà la possibilità che:
- lo avverta più intenso anche se non lo è;
- possa aumentare veramente.
6) “ho fatto un viaggio L anno scorso in Italia da solo e non mi è successo niente anzi sono stato benissimo”. Quindi ha già avuto una disconferma delle sue credenze ansiose durante il viaggio che ha fatto lo scorso anno. Per quale motivo durante questo viaggio si dovrebbe verificare ciò che teme? Si potrebbe come no. L’unico modo per saperlo è quello di partire.
7) è utile che agisca in modo da spezzare questi circoli viziosi ossessivi mediante una terapia mirata. Come le è stato suggerito dalle colleghe nel precedente consulto, una terapia integrata: farmacologica e psicologica, sarebbe altamente auspicabile.
Ora parta. Al ritorno contatti un/una collega psicologo psicoterapeuta preferibilmente di orientamento cognitivo comportamentale per lavorare sulle cause dei suoi timori e trovare strategie funzionali di gestione dell ansia e, nel contempo, un/una psichiatra per impostare una adeguata terapia psicofarmacologica.

Cordiali saluti e buon viaggio!
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Utente
Utente
Dottore grazie di tutto, lei ha ragione mi ha dato quel pizzico di coraggio che mi mancava, riguardo alla psicoterapia sono stato in terapia per 3 anni e sono cresciuto molto e ho risolto molta della mia ansia ipocontriaca io ero il tipo da non alzarmi dal letto adesso sono uno abbastanza efficiente nella vita salvo qualche piccolezza tipo questa ma niente di preoccupante o invalitante, nei periodi di stress soffro di ossessioni di solito focalizzate sulla mia relazione forse più questo è il problema da portare in terapia ma per fortuna anche questa tematica la gestisco abbastanza bene comunque la ringrazio per la risposta molto esaustiva.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
E se ci ritorna in terapia, scommetto che sono buone probabilità che impari a gestire al meglio anche questi disagi relazionali!

Lieto dell aiuto
Buona giornata
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Utente
Utente
Grazie dottore
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Si goda il viaggio ;)
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