Diminuzione udito (età) e cambio comportamento

Mia moglie (quasi 70 anni), da qualche anno ha una diminuzione dell'udito che le sta provocando un cambiamento del comportamento : sta diventando sospettosa, non vuole più fare conversazione da una stanza all'altra e se guarda la televisione (a volume elevato) non risponde e non vuol esser disturbata, dicendo di perdere il filo del discorso: dice che non è vero e non vul andare dal medico. Ciò provoca molti inconvenienti nella vita familiare: cosa posso fare?
Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente appare ovvio che vi siano implicazioni psicopatologiche degne di attenzione specialistica.
In questi casi, se c'è un rifiuto del paziente, è necessario coinvolgere l'intero nucleo famigliare per interventi indiretti o per poi agganciare (con la complicità dello specialista) il paziente designato.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

superati i 65 anni molte persone soffrono di disturbi dell'udito.

Più che un problema fisico
- per il quale ci sarebbero soluzioni accettabili -
ciò risulta essere una sfida mentale ed emotiva.

La persona che
- non sente chiaramente,
- ci sente poco,
- sente alcune parole o sillabe o lettere e altre no,
- sente meglio alcuni tipi di voce (ad es. maschile sì, femminile poco)
- sente bene solo una voce singola, e più voci assieme risultano solo un insieme di confusione,
può sentirsi confusa, sciocca, infelice, nervosa, sola, isolata,
dato chi i famigliari non comprendono in profondità la sua difficoltà

E dunque l'area relazionale ne risulta deprivata.
Risulta diminuito il desiderio
di conversare,
di immettersi in situazioni sociali,
di uscire.

Le persone più vicine vanno sensibilizzate alle difficoltà psicologiche del loro congiunto,
anche - e soprattutto - quanto questi non le riconosce; ciò è spesso causato dal fatto che non riesce ad accettarle.

E' consigliabile
parlare alla persona guardandola in faccia;
parlare più forte ma senza urlare,
esprimersi più chiaramente, ma non più lentamente,
eliminare rumori di sottofondo, come la TV.

Nella coppia
il nuovo assetto prodotto dal deficit uditivo mette in gioco la relazione di coppia preesistente;
nel coniuge "sano" può innescare meccanismi di svalutazione e di potere
anzichè di comprensione e di empatia.
Ma è noto che la malattia mette alla prova la relazione...



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/