Parlando della mia ansia
Salve, sono una ragazza appena maggiorenne. Le scrivo per raccontarle un po’ la mia situazione. Sono sempre stata da bambina una persona molto timida, insicura, paurosa, attaccata alla figura materna; Una persona in continua ricerca di attenzioni, “aggressiva” con gli altri bambini, gelosa di chiunque fosse di mia conoscenza. Quindi da una parte sensibile, dall’altra con un gran carattere pronta a farmi rispettare e non permettere a nessuno di giudicarmi.
Passati gli anni, ai 13 anni ho cominciato a legarmi ad un ragazzo dalla personalità totalmente opposta alla mia forte, sicuro, deciso. Una volta andatosene io non contavo più niente, mi ero totalmente poggiata su di lui, sono stata male, malissimo per 4 anni, pensando dalla mattina alla sera a lui, non uscendo più di tanto, non avendo svaghi, serenità, perché a parte che con lui non mi sono mai trovata con NESSUNO. Quindi per me lui rappresentava un punto di riferimento, una sicurezza, l’unico appoggio e l’unica persona di cui dovessi avere fiducia. Così non ho mai pensato ad uscire, divertirmi, perché di mio sono una persona molto solitaria e MOLTO ma molto esigente, selettiva, critica e che assolutamente non si accontenta pur di stare in giro come fanno tutti. Finché sono sola sto benissimo con me stessa, quando mi ritrovo con altri, vuoi per la scuola o vuoi per quando mi capita di essere in giro non sono a mio agio. Cambio persona, inizio a ridere senza un reale motivo, sono disponibile anche con chi nemmeno mi saluta, aiuto, insomma cambio personalità. Divento una finta simpatica e felice. Poi ritorno a casa e ritorno me.
Parlando della mia ansia, tutto inizió appunto pensando a quel ragazzo e dandomi la colpa in 1 unico episodio. Dopo lui é tornato è andato via 7-8 volte, portandomi al limite dello stare male tutto accompagnato dal non avere svaghi con amici veri. Adesso va meglio, non sto più male per lui. L’ansia partì da quando uscii con un gruppo di ragazze con cui non volevo stare, tornata a casa mi sentivo pressione dopo 2-3 giorni ebbi il 1 attacco di panico, per 9 mesi stetti MALISSIMO poi mi passò e da 1 anno stavo bene. Adesso iniziai a pensare al mio compleanno, al fatto che solo io non avessi amici veri con cui stare, che la festa sarebbe andata male e così da quei giorni stando con queste ragazze con cui non volevo stare + questa festa l’ansia mi é ritornata con agorafobia. Non mi sento sicura al di fuori, sono una persona che calcola tutto e penso che possa sentirmi male ed essere troppo lontana da casa o un ospedale. Sto cercando di uscire un po’ per volta, ma non sto mai a mio agio, mi vergogno, non sono me stessa e inoltre a volte mi capita anche di controllare la deglutizione e il parlare, non riesco a parlare senza controllare ciò che dico e sbaglio... Tra qualche giorno andrò dallo psicologo, sa darmi un parere, dei consigli? Un parere sulla mia persona ?
Passati gli anni, ai 13 anni ho cominciato a legarmi ad un ragazzo dalla personalità totalmente opposta alla mia forte, sicuro, deciso. Una volta andatosene io non contavo più niente, mi ero totalmente poggiata su di lui, sono stata male, malissimo per 4 anni, pensando dalla mattina alla sera a lui, non uscendo più di tanto, non avendo svaghi, serenità, perché a parte che con lui non mi sono mai trovata con NESSUNO. Quindi per me lui rappresentava un punto di riferimento, una sicurezza, l’unico appoggio e l’unica persona di cui dovessi avere fiducia. Così non ho mai pensato ad uscire, divertirmi, perché di mio sono una persona molto solitaria e MOLTO ma molto esigente, selettiva, critica e che assolutamente non si accontenta pur di stare in giro come fanno tutti. Finché sono sola sto benissimo con me stessa, quando mi ritrovo con altri, vuoi per la scuola o vuoi per quando mi capita di essere in giro non sono a mio agio. Cambio persona, inizio a ridere senza un reale motivo, sono disponibile anche con chi nemmeno mi saluta, aiuto, insomma cambio personalità. Divento una finta simpatica e felice. Poi ritorno a casa e ritorno me.
Parlando della mia ansia, tutto inizió appunto pensando a quel ragazzo e dandomi la colpa in 1 unico episodio. Dopo lui é tornato è andato via 7-8 volte, portandomi al limite dello stare male tutto accompagnato dal non avere svaghi con amici veri. Adesso va meglio, non sto più male per lui. L’ansia partì da quando uscii con un gruppo di ragazze con cui non volevo stare, tornata a casa mi sentivo pressione dopo 2-3 giorni ebbi il 1 attacco di panico, per 9 mesi stetti MALISSIMO poi mi passò e da 1 anno stavo bene. Adesso iniziai a pensare al mio compleanno, al fatto che solo io non avessi amici veri con cui stare, che la festa sarebbe andata male e così da quei giorni stando con queste ragazze con cui non volevo stare + questa festa l’ansia mi é ritornata con agorafobia. Non mi sento sicura al di fuori, sono una persona che calcola tutto e penso che possa sentirmi male ed essere troppo lontana da casa o un ospedale. Sto cercando di uscire un po’ per volta, ma non sto mai a mio agio, mi vergogno, non sono me stessa e inoltre a volte mi capita anche di controllare la deglutizione e il parlare, non riesco a parlare senza controllare ciò che dico e sbaglio... Tra qualche giorno andrò dallo psicologo, sa darmi un parere, dei consigli? Un parere sulla mia persona ?
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Gentile ragazza,
intanto hai fatto benissimo a prenotare un colloquio psicologico per meglio capire che cosa potrebbe essere questo disagio.
Oltre alla sintomatologia ansiosa che è leggibile perchè si esprime sul corpo, tieni anche presente che l'ansia può generare uno stato di confusione mentale.
Tutto ciò contribuisce a metterti a disagio con gli altri.
Direi di sentire comunque prima lo psicologo per capire quali soluzioni proporrà.
Cordiali saluti,
intanto hai fatto benissimo a prenotare un colloquio psicologico per meglio capire che cosa potrebbe essere questo disagio.
Oltre alla sintomatologia ansiosa che è leggibile perchè si esprime sul corpo, tieni anche presente che l'ansia può generare uno stato di confusione mentale.
Tutto ciò contribuisce a metterti a disagio con gli altri.
Direi di sentire comunque prima lo psicologo per capire quali soluzioni proporrà.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 817 visite dal 03/01/2018.
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Approfondimento su Ansia
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