Ansia da prestazione

Buongiorno,
Prima di scrivere la seguente richiesta, ho proceduto a leggere le precedenti risposte che avere dato ad altri utenti.

Sono un ragazzo di 33anni, che da circa 2 mesi è inciampato nella famosa ansia da prestazione.

Sono quindi 2mesi che non riesco ad avrete rapporti con la mia compagna.
Sono sempre stato molto attivo, nell’intimita non ho quasi mai avuto bisogno di preliminari ed altro, in quanto ero sempre pronto.

Da circa 2mesi, ho notato un calo del desiderio da parte della mia compagna, che l’ho interpretato come un rifiuto ed una problema nella coppia.

Ho affrontato la questione con lei, la quale mi ha rassicurato di avere pensieri legati al lavoro non a noi,ma qst non mi ha permesso di sbloccarmi.
Sto facendo sedute da un sessuologo, dove ho appeso molte cose, essendo sempre pronto nell’intimita non sono stato abituato ad essere molto toccato dalla mia compagna, ed in qst mesi cerco sempre quel ragazzo prestante che ero, senza farmi aiutare dalla compagna.
Purtroppo vivo il fatto di farmi aiutare nell’avere un’erezione come una cosa poco virile, la mia compagna non posso dire si senta sicura delle sue conoscenze a livello sessuale, anzi è passiva, aspetta sempre che sia l’uomo a fare tutto, senza avere iniziativa.
Tutto questo ha scatenato un’ansia è sempre presente.

Non ho mai assunto farmaci per la D.E, non gli approvo appieno.
Come posso tornare alla normalità di prima.
Devo prendere farmaci come il levitra?
Ho letto di integratori a base di Damiana?

Grazie
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597

Gentile utente,

Lei sta già facendo delle sedute da un sessuologo
(importante: è anche psicologo psicoterapeuta? oppure medico?)
e dunque può rivolgere tali domande direttamente a lui,
che La conosce di persona.
Il fatto di scrivere a noi va interpretato come una mancanza di fiducia nei suoi confronti?

Se verificherete qualche comportamento disfunzionale nella Sua ragazza,
o qualche altro comportamento migliorabile
sono previste (o possibili) anche sedute di coppia.

Per quanto riguarda invece i farmaci per sostenere l'erezione,
ritengo premature ipotizzare.
Continui il Suo percorso sessuologico,
effettui anche una visita uro/andrologica se non altro per escludere cause fisiche.
I risultati non mancheranno.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

fermo restando che, come correttamente indicato dalla dott.ssa Brunialti, Lei è già seguito, anche io ritengo sia opportuno continuare in quella sede e chiarire con il Collega.

Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che immagino abbia già discusso con il Collega, e cioè: "Purtroppo vivo il fatto di farmi aiutare nell’avere un’erezione come una cosa poco virile.."

Questa è un'idea molto diffusa, ma è un mito della sessualità, in quanto può capitare -soprattutto con l'età e a 30 anni si è più "vecchi" che a 20!- di non avere un erezione solo pensando a quanto sta per accadere.

Inoltre, se si è instaurato un meccanismo tale per il quale Lei ha il timore di una defaillance, allora è su questi aspetti che bisogna lavorare in terapia, perchè questa paura mantiene il problema.

Ritengo anche che non sia sensato aspettarsi di funzionare sempre secondo certe modalità; si cambia, ci sono tensioni nella vita e nella coppia che possono compromettere momentaneamente la vita sessuale (ad esempio le difficoltà al lavoro cui accenna).

Ma non può aspettarsi di tornare come prima, perchè in realtà questa paura, questa difficoltà devono essere elaborate e sciolte in terapia, tenendo conto che Lei non è mica da solo, ma le problematiche sessuali sono sempre della coppia.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Carissimo,
Anche se ha letto gli altri consulti, ogni paziente ha una storia a se stante.

Ha effettuato una visita andrologica?
La terapia sessuologica, viene dopo la diagnosi andro-sessuologica.

Qual è l’etiologia?

Cioè le cause?

In ogni caso, qualunque farmaco è sintomatico e va inserito all’interno di un protocollo più ampio.

Le allego una mia video intervista sull’argomento

https://m.youtube.com/watch?v=8FfJfOPxMak

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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