Deficit dell'attenzione
Salve, sono una ragazza di 18 anni. Dal confronto con le persone che mi circondano mi rendo spesso conto di una cosa che mi fa star male e che si ripercuote sula mia vita sociale e scolastica. I miei coetanei, ma anche le altre persone in generale, hanno una passione, una cosa che amano fare, un sogno, eccellono o sono particolarmente bravi in qualcosa o ancora, sono semplicemente riconosciuti per una loro caratteristica o peculiarità pospitava della loro personalità. Questo in maniera non indifferente li aiuta ad intensificarsi e ad definire la propria personalità se non addirittura a descriversi parlando di sé. Io ,nella mia seppur ancora breve vita, non ho mai avuto passioni o determinati interessi, non sono mai stata brava in qualcosa rispetto ad altri, non ho una caratteristica particolare che mi identifichi in modo specifico. E ogni volta che ho provato a coltivare qualche interesse o potenziale passione me ne sono stancata anche prima di iniziare a praticarla sul serio. Provo noia per qualsiasi attività (se ad esempio mi viene voglia di guardare un film mi stanco dell'idea anche prima di mettere su il film). Ho difficoltà a rimanere concentrata e ho una scarsa memoria a breve termine. Credo che tutti questi sinno sintomi di un eventrale deficit dell'attenzione e vorrei un parare e un consiglio valido per quanto sia possibile online. Grazie in anticipo.
[#1]
"Credo che tutti questi sinno sintomi di un eventrale deficit dell'attenzione"
Gentile Ragazza,
tali osservazioni, nel corso della sua carriera scolastica, sono state segnalate (a Lei o ai suoi genitori) anche dai docenti che l'hanno avuta come alunna?
In che modo ritiene che ciò abbia, o abbia avuto, ripercussioni sul suo rendimento scolastico?
Le è mai stato suggerito di effettuare una valutazione neuropsicologica?
Più in generale, pensa che le altre persone abbiano di Lei la medesima opinione che Lei ha di se stessa?
Attualmente sta frequentando l'ultimo anno della scuola superiore? Ha già qualche idea su cosa farà dopo?
Cordialità.
Gentile Ragazza,
tali osservazioni, nel corso della sua carriera scolastica, sono state segnalate (a Lei o ai suoi genitori) anche dai docenti che l'hanno avuta come alunna?
In che modo ritiene che ciò abbia, o abbia avuto, ripercussioni sul suo rendimento scolastico?
Le è mai stato suggerito di effettuare una valutazione neuropsicologica?
Più in generale, pensa che le altre persone abbiano di Lei la medesima opinione che Lei ha di se stessa?
Attualmente sta frequentando l'ultimo anno della scuola superiore? Ha già qualche idea su cosa farà dopo?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
No, nessuno ha mai segnalato questi problemi perché ho sempre cercato di sforzarmi e fare il possibile perché non fossero evidenti per gli altri. A livello scolastico non riesco a rimanere concentrata su quello che sto studiando, anche quando magari l'argomento inizialmente mi interessa faccio fatica a mantenere l'interesse vivo, la mia mente comincia a vagare e io mi sento oppressa dal dover stare seduta a studiare come se fosse una costrizione, mi distraggono molto facilmente anche quando ci sono le condizioni necessarie perchè io resti concentrata, non riesco a portare a termine un obiettivo che mi pongo (che sia studiare 20 pagine o qualsiasi altro obiettivo fuori dall'amboto scolantico). Frequento la quinta classe del liceo scientifico e fino ad ora sono sempre riuscita a cavarmela facendo passare la mia difficoltà per pigrizia (e magari lo è) per questo nessuno ha mai segnalato questo problema. Non mi sento gratificata scolasticamente, ho delle idee per il futuro anche un po' ambiziose ma temo di non esserne all'altezza.
[#3]
Utente
Credo inoltre che la gente pensi di me che io sia una ragazza piuttosto triste e per certi versi strana, ma comunque non degna di attenzione per cui credo che nessuno si soffermi più di tanto a cercare di farsi un'idea specifica di me. Penso di passare un po' come una invisibile, nonostante io non sia eccessivamente timida, o almeno non in modo determinante nei rapporti interpersonali. Qualcuno mi ha più volte consigliato una consulenza anche per questioni differenti e sono consapevole di averne bisogno . Mi perdoni per gli errori di battitura nella mia richiesta di consulto che forse hanno reso poco chiaro il messaggio. Grazie mille per la disponibilità.
[#4]
Gentile signorina
Conosce la storia di Eco e Narciso? Nella sua sensazione di essere invisibile ho rivisto la ninfa Eco, innamorata di Narciso, un giovane bellissimo condannato a vedere solo la propria bellezza esteriore e sfuggire l'amore. Mentre lei con la sua incantevole voce cercava di farsi vedere e dirgli "Ti voglio bene", lui superbamente non l'ascoltava e cercava solo l'ammirazione esteriore. Cerchi questo mito e lo legga, è molto suggestivo. Il compito più arduo nella nostra epoca è quello di mettere insieme le due parti. In una società narcisistica come quella in cui ci troviamo chi è come lei ha la sensazione che l'interesse dell'altro la trapassi senza toccarla. Sappia però che dietro questo apparente disinteresse si nascondono persone espressive e piene di talento in contatto con gli aspetti negativi della propria anima e con la capacità di far emergere le parti luce proprio grazie all'accurata descrizione delle proprie parti ombra.
Questi vissuti affondano le radici in lontananza e necessitano di essere affrontati con una collega de visu.
Provi a cercare un consultorio o uno sportello di ascolto nella sua scuola e smetta di sforzarsi di non rendere evidente a nessuno il suo disagio facendolo diventare invisibile. In questo modo anche le parti belle resteranno invisibili..
Cordiali saluti
Conosce la storia di Eco e Narciso? Nella sua sensazione di essere invisibile ho rivisto la ninfa Eco, innamorata di Narciso, un giovane bellissimo condannato a vedere solo la propria bellezza esteriore e sfuggire l'amore. Mentre lei con la sua incantevole voce cercava di farsi vedere e dirgli "Ti voglio bene", lui superbamente non l'ascoltava e cercava solo l'ammirazione esteriore. Cerchi questo mito e lo legga, è molto suggestivo. Il compito più arduo nella nostra epoca è quello di mettere insieme le due parti. In una società narcisistica come quella in cui ci troviamo chi è come lei ha la sensazione che l'interesse dell'altro la trapassi senza toccarla. Sappia però che dietro questo apparente disinteresse si nascondono persone espressive e piene di talento in contatto con gli aspetti negativi della propria anima e con la capacità di far emergere le parti luce proprio grazie all'accurata descrizione delle proprie parti ombra.
Questi vissuti affondano le radici in lontananza e necessitano di essere affrontati con una collega de visu.
Provi a cercare un consultorio o uno sportello di ascolto nella sua scuola e smetta di sforzarsi di non rendere evidente a nessuno il suo disagio facendolo diventare invisibile. In questo modo anche le parti belle resteranno invisibili..
Cordiali saluti
Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)
[#5]
Utente
Gentile dottoressa,
conosco la storia di Eco e Narciso ma mi chiedo come si possano fare emergere le parti luce esaltando le parti ombra, come rendendo evidente un disagio si possano svelare le parti belle. Per me risulta difficile parlare di qualsiasi cosa mi riguardi, anche non necessariamente in questo contesto, e questo mi ha trattenuto dal parlarne con un psicologo o peggio con le persone a me vicine. Consapevole di aver bisogno di un aiuto esterno cercherò di farmi aiutare da uno psicologo.
Grazie per i preziosi consigli.
conosco la storia di Eco e Narciso ma mi chiedo come si possano fare emergere le parti luce esaltando le parti ombra, come rendendo evidente un disagio si possano svelare le parti belle. Per me risulta difficile parlare di qualsiasi cosa mi riguardi, anche non necessariamente in questo contesto, e questo mi ha trattenuto dal parlarne con un psicologo o peggio con le persone a me vicine. Consapevole di aver bisogno di un aiuto esterno cercherò di farmi aiutare da uno psicologo.
Grazie per i preziosi consigli.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 951 visite dal 02/01/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.