Gelosia possessiva
Buonasera gentili dottori,
Vorrei parlarvi in breve del mio problema di gelosia ossessiva: è iniziato tutto quando due anni fa, il mio ragazzo ( stiamo insieme da 8 ) per ragioni di lavoro, ha conosciuto una ragazza. Ora, l'ho subito avvertita come una minaccia, sentendomi inferiore, meno bella, meno simpatica e via discorrendo. Ma ripeto, per motivi lavorativi, si sono ritrovati a stare insieme da soli. Il mio ragazzo mi ha rassicurata fino allo sfinimento, dandomi mille conferme, ma io intestardita, non facevo altro che assillarlo con le mie stupide paranoie. Ho sofferto di depressione e ansia, con conseguenti attacchi di ira. Il problema ora invece è un'altra ragazza che abbiamo conosciuto, nonché compagna del socio del mio ragazzo; una tipa molto socievole, aperta e fin troppo confidenziale..altra minaccia!(?) la ragazza in questione ha la brutta abitudine di guardare spesso le persone, quasi di fissarle ed è così che ogni volta che lo sguardo del mio ragazzo incrocia il suo, partono frasi e risposte acide da parte mia, con successivi "rimproveri" e mi da fastidio anche quando le parla. Non so nemmeno come spiegare bene la situazione ma per me è diventata ingestibile questa gelosia. Ho sempre timore me lo portino via, nonostante mi ami alla follia. Ho dimenticato di dire che la ragazza non sa nulla di ciò. Purtroppo non si può evitare di non frequentarla perché il posto in cui la vediamo è il posto di lavoro del il mio ragazzo. Ripeto anche che lei è fidanzata con un nostro amico, proprio paradossale. Ogni volta sfocio in attacchi di ira e successivamente mi deprimo. Soffro di paura di essere abbandonata in quanto non ho mai avuto una figura paterna al mio fianco, ma solo un "surrogato" di padre, penso possa influire. Non voglio perderlo ma se continuo con queste scenate ( anche davanti ad altre persone a volte), sono sicura che tutto ciò porterà soltanto ad una conclusione. Spero in una vostra risposta.
PS: vorrei solo capire come comportarmi quando il mio ragazzo si scontra con persone del sesso opposto ed evitare di apparire come una bipolare.
Grazie a chi risponderá
Vorrei parlarvi in breve del mio problema di gelosia ossessiva: è iniziato tutto quando due anni fa, il mio ragazzo ( stiamo insieme da 8 ) per ragioni di lavoro, ha conosciuto una ragazza. Ora, l'ho subito avvertita come una minaccia, sentendomi inferiore, meno bella, meno simpatica e via discorrendo. Ma ripeto, per motivi lavorativi, si sono ritrovati a stare insieme da soli. Il mio ragazzo mi ha rassicurata fino allo sfinimento, dandomi mille conferme, ma io intestardita, non facevo altro che assillarlo con le mie stupide paranoie. Ho sofferto di depressione e ansia, con conseguenti attacchi di ira. Il problema ora invece è un'altra ragazza che abbiamo conosciuto, nonché compagna del socio del mio ragazzo; una tipa molto socievole, aperta e fin troppo confidenziale..altra minaccia!(?) la ragazza in questione ha la brutta abitudine di guardare spesso le persone, quasi di fissarle ed è così che ogni volta che lo sguardo del mio ragazzo incrocia il suo, partono frasi e risposte acide da parte mia, con successivi "rimproveri" e mi da fastidio anche quando le parla. Non so nemmeno come spiegare bene la situazione ma per me è diventata ingestibile questa gelosia. Ho sempre timore me lo portino via, nonostante mi ami alla follia. Ho dimenticato di dire che la ragazza non sa nulla di ciò. Purtroppo non si può evitare di non frequentarla perché il posto in cui la vediamo è il posto di lavoro del il mio ragazzo. Ripeto anche che lei è fidanzata con un nostro amico, proprio paradossale. Ogni volta sfocio in attacchi di ira e successivamente mi deprimo. Soffro di paura di essere abbandonata in quanto non ho mai avuto una figura paterna al mio fianco, ma solo un "surrogato" di padre, penso possa influire. Non voglio perderlo ma se continuo con queste scenate ( anche davanti ad altre persone a volte), sono sicura che tutto ciò porterà soltanto ad una conclusione. Spero in una vostra risposta.
PS: vorrei solo capire come comportarmi quando il mio ragazzo si scontra con persone del sesso opposto ed evitare di apparire come una bipolare.
Grazie a chi risponderá
[#1]
Gentile ragazza,
per problematiche di questo tipo non ci sono modalità di comportamento che possano andare bene sempre nè che ti possiamo in qualche maniera suggerire da qui, perchè il problema -per quanto risolvibile- è complesso.
Infatti, sei già consapevole del fatto che il tutto è una tua debolezza, in quanto sai bene che il tuo ragazzo ti ama molto, che l'altra ragazza è impegnata e non pensa minimamente a portartelo via, ma è una tua paura quella di ritenere che qualcuno possa portarti via il ragazzo.
Riconosci molto lucidamente che è perfettamente ovvio dividerlo con il mondo, in quanto il tuo ragazzo lavora e vive in mezzo a molte altre persone.
Ciò nonostante fai fatica.
La fatica è legata probabilmente al rapporto col papà, o meglio al fatto che non è stato possibile per te costruire un rapporto di fiducia, in cui il genitore è disponibile e prevedibile. NON sempre presente, ma disponibile e prevedibile.
Dicevo dunque che non ci sono dritte perchè prima devi davvero capire a fondo che cosa significa tutto ciò per te e questo è un lavoro da psicoterapia.
Ovviamente non voglio spaventarti perchè non parlo di psicoterapie lunghe, ma esplorerei questo aspetto per capire quale schema disfunzionale si attiva inconsapevolmente con il tuo ragazzo.
Cordiali saluti,
per problematiche di questo tipo non ci sono modalità di comportamento che possano andare bene sempre nè che ti possiamo in qualche maniera suggerire da qui, perchè il problema -per quanto risolvibile- è complesso.
Infatti, sei già consapevole del fatto che il tutto è una tua debolezza, in quanto sai bene che il tuo ragazzo ti ama molto, che l'altra ragazza è impegnata e non pensa minimamente a portartelo via, ma è una tua paura quella di ritenere che qualcuno possa portarti via il ragazzo.
Riconosci molto lucidamente che è perfettamente ovvio dividerlo con il mondo, in quanto il tuo ragazzo lavora e vive in mezzo a molte altre persone.
Ciò nonostante fai fatica.
La fatica è legata probabilmente al rapporto col papà, o meglio al fatto che non è stato possibile per te costruire un rapporto di fiducia, in cui il genitore è disponibile e prevedibile. NON sempre presente, ma disponibile e prevedibile.
Dicevo dunque che non ci sono dritte perchè prima devi davvero capire a fondo che cosa significa tutto ciò per te e questo è un lavoro da psicoterapia.
Ovviamente non voglio spaventarti perchè non parlo di psicoterapie lunghe, ma esplorerei questo aspetto per capire quale schema disfunzionale si attiva inconsapevolmente con il tuo ragazzo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gent.ma dott.ssa Angela,
Ho già in precedenza effettuato delle brevi terapie, ma il problema purtroppo è ancora molto radicato. So bene che dipende molto anche dalla mia insicurezza e bassissima autostima. Conosco le mie debolezze si, ma non so come affrontarle. Ho 25 anni e a volte mi comporto come se.ne avessi 15, risultando agli occhi del mio ragazzo infantile. Lui farebbe di tutto pur di non farmi star male, ma purtropo alcune situazioni sono inevitabili. A volte mi spavento per l'ira che fuoriesce dal mio corpo, è incontrollabile e ciò distrugge quello a cui tengo di più al mondo. So che non risolverò nulla scrivendo ma ormai sono quasi disperata e vorrei guarire
Ho già in precedenza effettuato delle brevi terapie, ma il problema purtroppo è ancora molto radicato. So bene che dipende molto anche dalla mia insicurezza e bassissima autostima. Conosco le mie debolezze si, ma non so come affrontarle. Ho 25 anni e a volte mi comporto come se.ne avessi 15, risultando agli occhi del mio ragazzo infantile. Lui farebbe di tutto pur di non farmi star male, ma purtropo alcune situazioni sono inevitabili. A volte mi spavento per l'ira che fuoriesce dal mio corpo, è incontrollabile e ciò distrugge quello a cui tengo di più al mondo. So che non risolverò nulla scrivendo ma ormai sono quasi disperata e vorrei guarire
[#4]
Utente
Era emersa una profonda insicurezza e bassa autostima, complessi di inferiorità, a causa appunto di figure genitoriali poco o per nulla presenti. I compiti che mi sono stati assegnati erano delle annotazioni su carta delle mie qualità caratteriali secondo il mio punto di vista. La terapeuta mi consigliava di farlo per riconoscere i miei punti di forza e non sminuirmi sempre
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 30/12/2017.
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