Rapporto madre figlio
Buongiorno,
sperando di essere esaustiva vi spiego in breve la mia storia così da chiedervi consiglio.
Sono fidanzata da 5 anni con un ragazzo che ha la mia stessa età (25) e da circa 6 mesi conviviamo.
Con questo ragazzo avevo avuto una storia anche alle superiori durata all'incirca 3 anni, finita per mia decisione a causa del fatto che io avrei voluto un'evoluzione del nostro rapporto mentre a lui sembrava andare tutto bene così. Uno dei problemi principali che ci è sempre stato è la presenza ingombrante di sua madre. Per capirci, un ultimo dell'anno gli ha vietato di uscire con me perché la sorella (più grande) era uscita a capodanno per la prima volta a un'età superiore; per lungo tempo non potevamo vederci a casa dell'altro, la sorella si è laureata dopo 2 anni e mezzo che stavamo insieme ma io non sono neanche stata presa in considerazione ecc. la cosa che più mi faceva innervosire era che a lui sembrava andasse tutto bene, mai neanche una lamentela, "non posso dire nulla sui miei genitori, non mi hanno mai fatto mancare niente".
Dopo un paio d'anni passati lontani (lui ha iniziato a lavorare, io l'università) ci siamo sentiti e fidanzati di nuovo. Anche questa volta non sono mancate le intrusioni della madre, soprattutto all'inizio: non gli ha negato che era contraria al fatto che tornassimo insieme; la prima estate lei voleva andare al mare la settimana in cui lui aveva le ferie e lui ha accettato di passare tutti i giorni di ferie via soli loro due (il padre era al lavoro ovviamente) senza neanche tentare di accorciare la vacanza con lei per passare un po' di tempo con me (lei ricorda quella vacanza come la più bella della sua vita); ogni volta che siamo via si chiamano almeno 2 volte al giorno (dicendo e chiedendo le stesse cose) e si mandano innumerevoli messaggi. Puntualizzo che non è solo lei a chiamare ma ultimamente noto sempre di più che è anche lui che la cerca molto. Mi ha fatto leggere un paio di messaggi una volta e non ho fatto a meno di notare che si mandano di continuo dei cuori su whatsapp (so che è un dettaglio infantile ma sommato al resto mi fa innervosire). Quando sono insieme lui le va vicino e stanno abbracciati per un po' di tempo. Vorrei far anche presente che il padre è stato spesso assente a causa del lavoro già da quando erano piccoli e che lei non ha mai lavorato.
Ultimamente ci siamo trovati spesso a discutere sull'argomento ma le discussioni terminano quasi sempre con il mio senso di colpa per aver notato o fatto notare certe cose. Lui mi dice sempre che ciò che fa è normale ed è la stessa cosa che faccio io con i miei genitori.
Vi chiedo quindi se è davvero una cosa normale che devo accettare io o se certe dinamiche sarebbe meglio chiarirle.
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
sperando di essere esaustiva vi spiego in breve la mia storia così da chiedervi consiglio.
Sono fidanzata da 5 anni con un ragazzo che ha la mia stessa età (25) e da circa 6 mesi conviviamo.
Con questo ragazzo avevo avuto una storia anche alle superiori durata all'incirca 3 anni, finita per mia decisione a causa del fatto che io avrei voluto un'evoluzione del nostro rapporto mentre a lui sembrava andare tutto bene così. Uno dei problemi principali che ci è sempre stato è la presenza ingombrante di sua madre. Per capirci, un ultimo dell'anno gli ha vietato di uscire con me perché la sorella (più grande) era uscita a capodanno per la prima volta a un'età superiore; per lungo tempo non potevamo vederci a casa dell'altro, la sorella si è laureata dopo 2 anni e mezzo che stavamo insieme ma io non sono neanche stata presa in considerazione ecc. la cosa che più mi faceva innervosire era che a lui sembrava andasse tutto bene, mai neanche una lamentela, "non posso dire nulla sui miei genitori, non mi hanno mai fatto mancare niente".
Dopo un paio d'anni passati lontani (lui ha iniziato a lavorare, io l'università) ci siamo sentiti e fidanzati di nuovo. Anche questa volta non sono mancate le intrusioni della madre, soprattutto all'inizio: non gli ha negato che era contraria al fatto che tornassimo insieme; la prima estate lei voleva andare al mare la settimana in cui lui aveva le ferie e lui ha accettato di passare tutti i giorni di ferie via soli loro due (il padre era al lavoro ovviamente) senza neanche tentare di accorciare la vacanza con lei per passare un po' di tempo con me (lei ricorda quella vacanza come la più bella della sua vita); ogni volta che siamo via si chiamano almeno 2 volte al giorno (dicendo e chiedendo le stesse cose) e si mandano innumerevoli messaggi. Puntualizzo che non è solo lei a chiamare ma ultimamente noto sempre di più che è anche lui che la cerca molto. Mi ha fatto leggere un paio di messaggi una volta e non ho fatto a meno di notare che si mandano di continuo dei cuori su whatsapp (so che è un dettaglio infantile ma sommato al resto mi fa innervosire). Quando sono insieme lui le va vicino e stanno abbracciati per un po' di tempo. Vorrei far anche presente che il padre è stato spesso assente a causa del lavoro già da quando erano piccoli e che lei non ha mai lavorato.
Ultimamente ci siamo trovati spesso a discutere sull'argomento ma le discussioni terminano quasi sempre con il mio senso di colpa per aver notato o fatto notare certe cose. Lui mi dice sempre che ciò che fa è normale ed è la stessa cosa che faccio io con i miei genitori.
Vi chiedo quindi se è davvero una cosa normale che devo accettare io o se certe dinamiche sarebbe meglio chiarirle.
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza,
"normale" dipende dalla norma dalla quale guardiamo quel fatto. E' normale, a mio avviso, essere affettuosi con i genitori, così come è normale esserlo con i figli.
E' anche normale essere protettivi se i figli sono in pericolo, ma qui si tratta di un pericolo? O di altro?
Il punto però non è se la mamma fa bene o male a comportarsi così, ma come mai il tuo ragazzo accetta tutto ciò. Probabilmente per lui è normale, cioè la cultura di quella famiglia prevede che ci si comporti in questo modo.
Però, più che litigare tra voi, credo sarebbe importante stabilire delle "regole", esattamente come la mamma ha dato in passato delle regole, alle quali il tuo ragazzo ubbidisce.
Cordiali saluti,
"normale" dipende dalla norma dalla quale guardiamo quel fatto. E' normale, a mio avviso, essere affettuosi con i genitori, così come è normale esserlo con i figli.
E' anche normale essere protettivi se i figli sono in pericolo, ma qui si tratta di un pericolo? O di altro?
Il punto però non è se la mamma fa bene o male a comportarsi così, ma come mai il tuo ragazzo accetta tutto ciò. Probabilmente per lui è normale, cioè la cultura di quella famiglia prevede che ci si comporti in questo modo.
Però, più che litigare tra voi, credo sarebbe importante stabilire delle "regole", esattamente come la mamma ha dato in passato delle regole, alle quali il tuo ragazzo ubbidisce.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Lei ha ragione Dott.ssa, non ha senso litigare tra di noi. Quello che mi fa male è vedere che il mio ragazzo si sente in difficoltà: l'ultimo dell'anno i suoi genitori hanno insistito più volte perché andassimo a cena da un loro zio con altri parenti, lui non voleva andare. La risposta della madre al no è stata "Contenti voi....."
E durante la serata "Amore mio...ci manchi <3"
Per me lo mettono in difficoltà e non se ne rendono conto.
E durante la serata "Amore mio...ci manchi <3"
Per me lo mettono in difficoltà e non se ne rendono conto.
[#3]
Sembra che la comunicazione sia piuttosto ambigua tra il tuo ragazzo e i suoi genitori ma sembra anche che ci sia una sorta di tentativo di tenere in pugno il tuo ragazzo.
Di solito le mamme che si comportano in questo modo hanno grandi difficoltà a lasciar andare il figlio e ad accettare che egli costruisca una propria vita.
Con mamme del genere non è facile andare d ' accordo. Sarebbe utile capire come relazionarsi tenendo conto delle dinamiche molto delicate che ci sono tra voi, evitando di mettersela contro.
Cordiali saluti
Di solito le mamme che si comportano in questo modo hanno grandi difficoltà a lasciar andare il figlio e ad accettare che egli costruisca una propria vita.
Con mamme del genere non è facile andare d ' accordo. Sarebbe utile capire come relazionarsi tenendo conto delle dinamiche molto delicate che ci sono tra voi, evitando di mettersela contro.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 30/12/2017.
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