Calo dell'umore: depressione?
Buongiorno. Sono una ragazza di 21 anni, non ho mai avuto nessun problema psicologico se si esclude una breve terapia che ho seguito a 6 anni per superare una crisi causata da una leggera scossa di terremoto, che mi aveva terrorizzata.
A maggio ho perso mia nonna, con la quale avevo un rapporto conflittuale. Il senso di colpa mi ha fatta stare molto male per qualche giorno ma poi pensavo di averlo superato. Da quel momento ho iniziato, prima sporadicamente poi sempre più spesso, ad avere dei momenti in cui non trovo la voglia di fare nulla, nemmeno alzarmi da letto. Inizialmente mi capitava solo in giornate in cui non avevo impegni e quindi potevo anche non fare nulla, ma con il tempo ho iniziato a stare così anche in momenti in cui non potevo permettermi di stare a letto. Quindi ho iniziato ad andare a lavoro solo per inerzia in quelle giornate, ma senza l'entusiasmo che mi aveva sempre caratterizzata nel mio lavoro. Nel frattempo si sono aggravate alcune tensioni familari e ora mi ritrovo a non avere rapporti con nessuno dei miei familiari. Fino alla fine di novembre, queste giornate erano al massimo una a settimana, mai di più. Ma a partire dai primi giorni di dicembre ho iniziato a stare così tutti i giorni. In breve, i sintomi, se così possiamo chiamarli, che ho iniziato ad avere quotidianamente sono: problemi a dormire (dormo poco e male, con anche incubi talvolta), stanchezza, pochissima voglia di fare qualsiasi cosa, poca voglia di stare a contatto con le persone (mi sto isolando molto). Finchè ho lavorato e sono stata costretta ad uscire di casa tutti i giorni, bene o male questa situazione mi pesava poco, anche se mi sentivo sempre giù di morale. Ma dal 23 dicembre ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata, a ciò che provavo già si sono aggiunti: incapacità di eccitarmi e di arrivare all'orgasmo (sia con la masturbazione che con il mio fidanzato), inappetenza, incapacità di provare gioia a fondo (ciò che dovrebbe rendermi felice mi lascia completamente indifferente), crisi di pianto immotivate, scarsa concentrazione, estrema emotività (piango per qualsiasi cosa, anche minima). L'altra notte non riuscivo a dormire a causa di un immotivato ma estremo bisogno di piangere, ad un certo punto però mi sono calmata e ho dormito una ventina di minuti, probabilmente devo aver sognato qualcosa di tremendo perchè mi sono svegliata e ho avuto un attacco di panico (o almeno penso che lo fosse; il cuore batteva fortissimo, facevo fatica a respirare e a muovermi, avevo la nausea e una gran paura di morire). Ho preso appuntamento con uno psicologo per la prossima settimana, ma mi chiedo: potrebbe essere depressione?
A maggio ho perso mia nonna, con la quale avevo un rapporto conflittuale. Il senso di colpa mi ha fatta stare molto male per qualche giorno ma poi pensavo di averlo superato. Da quel momento ho iniziato, prima sporadicamente poi sempre più spesso, ad avere dei momenti in cui non trovo la voglia di fare nulla, nemmeno alzarmi da letto. Inizialmente mi capitava solo in giornate in cui non avevo impegni e quindi potevo anche non fare nulla, ma con il tempo ho iniziato a stare così anche in momenti in cui non potevo permettermi di stare a letto. Quindi ho iniziato ad andare a lavoro solo per inerzia in quelle giornate, ma senza l'entusiasmo che mi aveva sempre caratterizzata nel mio lavoro. Nel frattempo si sono aggravate alcune tensioni familari e ora mi ritrovo a non avere rapporti con nessuno dei miei familiari. Fino alla fine di novembre, queste giornate erano al massimo una a settimana, mai di più. Ma a partire dai primi giorni di dicembre ho iniziato a stare così tutti i giorni. In breve, i sintomi, se così possiamo chiamarli, che ho iniziato ad avere quotidianamente sono: problemi a dormire (dormo poco e male, con anche incubi talvolta), stanchezza, pochissima voglia di fare qualsiasi cosa, poca voglia di stare a contatto con le persone (mi sto isolando molto). Finchè ho lavorato e sono stata costretta ad uscire di casa tutti i giorni, bene o male questa situazione mi pesava poco, anche se mi sentivo sempre giù di morale. Ma dal 23 dicembre ad oggi la situazione è drasticamente peggiorata, a ciò che provavo già si sono aggiunti: incapacità di eccitarmi e di arrivare all'orgasmo (sia con la masturbazione che con il mio fidanzato), inappetenza, incapacità di provare gioia a fondo (ciò che dovrebbe rendermi felice mi lascia completamente indifferente), crisi di pianto immotivate, scarsa concentrazione, estrema emotività (piango per qualsiasi cosa, anche minima). L'altra notte non riuscivo a dormire a causa di un immotivato ma estremo bisogno di piangere, ad un certo punto però mi sono calmata e ho dormito una ventina di minuti, probabilmente devo aver sognato qualcosa di tremendo perchè mi sono svegliata e ho avuto un attacco di panico (o almeno penso che lo fosse; il cuore batteva fortissimo, facevo fatica a respirare e a muovermi, avevo la nausea e una gran paura di morire). Ho preso appuntamento con uno psicologo per la prossima settimana, ma mi chiedo: potrebbe essere depressione?
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Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile signorina, la mancanza di una figura importante nella sua vita (la nonna) sembra aver innescato un periodo di abbassamento del tono dell'umore, con tutta una serie di sintomi come sonnolenza, tristezza, abulia, difficoltà nel provare piacere ecc che come lei giustamente ha già fatto richiedono l'approfondimento con uno psicoterapeuta e cercando di superare insieme questo momento di difficoltà.
Io non mi fossilizzerei sulla diagnosi poichè è una persona giovane e con molte risorse
Un cordiale saluto
Dott.ssa Antonietta DI Renzo
Psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico
Io non mi fossilizzerei sulla diagnosi poichè è una persona giovane e con molte risorse
Un cordiale saluto
Dott.ssa Antonietta DI Renzo
Psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 29/12/2017.
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