Partner "difficile"
Gentili medici, Vi scrivo per avere un Vostro consulto in quanto sono parecchio confusa.
Vivo una storia con un uomo piu' grande di me un'uomo che, credo, di amare profondamente.
Lui ha una figlia in eta' adolescenziale che mi adora e io adoro lei.
Lei mi chiama mamma e mi vuole molto bene.
La madre e' morta quando lei era piccolissima per una malattia incurabile.
Lui non mi ha mai parlato di questa donna quello che so e' cio' che la ragazzina mi ha raccontato.
In realta' non so se sono una persona felice.
all'inzio (forse perche' ero un obbiettivo) lui era molto diverso con me da com'e' da un bel po di tempo.
Era premuroso dolce affettuoso mi cercava ora da parecchio le cose sono cambiate si limita al minimo come se io fossi scontata.
Ci sono giorni che ci vediamo e lui e' freddo di pietra altri decisamente meno e questo suo atteggiamneto non mi da nessuna sicurezza anzi tutt'altro mi destabilizza.
Non ho mai chiesto nulla lui stesso infatti mi ha detto di non avere mai avuto storie dopo la morte della compagna perche' tutte chiedevano qualcosa in piu' e che lui al primo posto mettera' sempre la figlia non accetta neppure le cose basilari (esempio banale una pizza noi due)
non metto in dubbio il fatto che per prima ci sara' sempre lei ma non mi par neppure normale che per me nessun spazio in piu' ma quando si tratta di amici o lavoro allora la lascia tranquillamente a casa.
Ho anche pensato che quest uomo in relata' non ha superato il lutto per la moglie prova ne e' il fatto che non vanno mai a trovarla e a portarle un fiore. Non discuto il fatto che ogniuno vive il lutto a modo suo ma questa cosa mi pare molto poco normale.
Ho provato allontanarmi ma non ci sono riuscita sono sempre tornata nei miei passi perche' so che la ragazzina ha bisogno di me.
Ho riscontrato che quest uom oha la capacita' di cambiare il mio umore.
Mi sento in trappola non so cosa fare e cosa pensare.
Grazie per avermi ascoltata.
Vivo una storia con un uomo piu' grande di me un'uomo che, credo, di amare profondamente.
Lui ha una figlia in eta' adolescenziale che mi adora e io adoro lei.
Lei mi chiama mamma e mi vuole molto bene.
La madre e' morta quando lei era piccolissima per una malattia incurabile.
Lui non mi ha mai parlato di questa donna quello che so e' cio' che la ragazzina mi ha raccontato.
In realta' non so se sono una persona felice.
all'inzio (forse perche' ero un obbiettivo) lui era molto diverso con me da com'e' da un bel po di tempo.
Era premuroso dolce affettuoso mi cercava ora da parecchio le cose sono cambiate si limita al minimo come se io fossi scontata.
Ci sono giorni che ci vediamo e lui e' freddo di pietra altri decisamente meno e questo suo atteggiamneto non mi da nessuna sicurezza anzi tutt'altro mi destabilizza.
Non ho mai chiesto nulla lui stesso infatti mi ha detto di non avere mai avuto storie dopo la morte della compagna perche' tutte chiedevano qualcosa in piu' e che lui al primo posto mettera' sempre la figlia non accetta neppure le cose basilari (esempio banale una pizza noi due)
non metto in dubbio il fatto che per prima ci sara' sempre lei ma non mi par neppure normale che per me nessun spazio in piu' ma quando si tratta di amici o lavoro allora la lascia tranquillamente a casa.
Ho anche pensato che quest uomo in relata' non ha superato il lutto per la moglie prova ne e' il fatto che non vanno mai a trovarla e a portarle un fiore. Non discuto il fatto che ogniuno vive il lutto a modo suo ma questa cosa mi pare molto poco normale.
Ho provato allontanarmi ma non ci sono riuscita sono sempre tornata nei miei passi perche' so che la ragazzina ha bisogno di me.
Ho riscontrato che quest uom oha la capacita' di cambiare il mio umore.
Mi sento in trappola non so cosa fare e cosa pensare.
Grazie per avermi ascoltata.
[#1]
Gentile utente,
sembra che Lei anteponga i bisogni/diritti di quest'uomo a Suoi,
al limite dell'assenza di reciprocità d'amore.
Lei attribuisce l'attuale motivo del Vostro stare insieme all'esistenza della figlia:
"Ho provato allontanarmi ma non ci sono riuscita sono sempre tornata nei miei passi perche' so che la ragazzina ha bisogno di me.", ma in realtà alla ragazzina potrebbe garantire la Sua presenza anche al di là della relazione col padre, forse... E dunque viene da pensare che Lei non riesca a fare a meno di lui. E' così?
Online non è proprio possibile fare diagnosi,
ma queste forme fanno pensare alla dipendenza affettiva,
una forma patologica di amore caratterizzata da una costante assenza di reciprocità all'interno della relazione di coppia,
in cui uno dei due (per lo più la donna) riveste il ruolo di donatore d'amore a senso unico,
e vede nel legame con l'altro, spesso problematico o sfuggente,
l'unica ragione della propria esistenza.
Si ritrova in situazioni come questa descritta?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa brunialti la ringrazio per la sua gentile risposta.
In realta le volte che ho provato a staccarmi sono tornata sui miei passi perché entrambi mi mancavano.
io sono cambiata molto nei suoi confronti esempio se lui non mi chiama o non mi scrive io per prima non lo cerco mai cosa che prima facevo sempre ma sembra che lui di questo non se ne sia accorto.
Se io gli faccio domande specifiche sul nostro rapporto o su cosa prova per me rimane sfuggente proprio il termine che lei dottoressa ha usato.
E dopo magari un ora mi manda un messaggio con un semplice "buonanotte amore" senza dar risposta ai miei quesiti.
Sicuramente lei si stara' chiedendo se io ne abbia parlato di persona ma quando io gli chiedo cosa provi per me lui senza troppi sfronzoli risponde "Si provo amore x te" ma i fatti sembrano diversi.
Di certo io non gli farei tante domande se mi sentissi amata cosa che lui faceva prima di avermi conquistata.
O per lui questo basta oppure il mio interesse e' ben superiore al suo..ma dovrei chiedermi se basti a me.
La mia e' una situazione ingiusta e non equilibrata.
E sto soffrendo terribilmente.
In realta le volte che ho provato a staccarmi sono tornata sui miei passi perché entrambi mi mancavano.
io sono cambiata molto nei suoi confronti esempio se lui non mi chiama o non mi scrive io per prima non lo cerco mai cosa che prima facevo sempre ma sembra che lui di questo non se ne sia accorto.
Se io gli faccio domande specifiche sul nostro rapporto o su cosa prova per me rimane sfuggente proprio il termine che lei dottoressa ha usato.
E dopo magari un ora mi manda un messaggio con un semplice "buonanotte amore" senza dar risposta ai miei quesiti.
Sicuramente lei si stara' chiedendo se io ne abbia parlato di persona ma quando io gli chiedo cosa provi per me lui senza troppi sfronzoli risponde "Si provo amore x te" ma i fatti sembrano diversi.
Di certo io non gli farei tante domande se mi sentissi amata cosa che lui faceva prima di avermi conquistata.
O per lui questo basta oppure il mio interesse e' ben superiore al suo..ma dovrei chiedermi se basti a me.
La mia e' una situazione ingiusta e non equilibrata.
E sto soffrendo terribilmente.
[#3]
Gentile utente,
è proprio cosi: "..ma dovrei chiedermi se basti a me.
La mia e' una situazione ingiusta e non equilibrata. .."
Lei precisa anche che nel tempo sta migliorando;
ma più nei comportamenti ("..se lui non mi chiama o non mi scrive io per prima non lo cerco mai cosa che prima facevo sempre..)
che nell'interiorità,
ed infatti "sto soffrendo terribilmente".
In queste situazioni la donna tende a mettere da parte i propri bisogni nel rapporto di coppia,
e nelle situazioni conflittuali soffoca la rabbia;
dietro tutto questo c'è sempre la paura che il partner possa abbandonarla.
Se è così,
un percorso psicologico potrebbe aiutarLa a:
prendere in considerazione i propri bisogni
valutarsi come degna di essere amata
liberarsi dal "troppo" amore.
Ci ha mai pensato?
Saluti cordiali.
è proprio cosi: "..ma dovrei chiedermi se basti a me.
La mia e' una situazione ingiusta e non equilibrata. .."
Lei precisa anche che nel tempo sta migliorando;
ma più nei comportamenti ("..se lui non mi chiama o non mi scrive io per prima non lo cerco mai cosa che prima facevo sempre..)
che nell'interiorità,
ed infatti "sto soffrendo terribilmente".
In queste situazioni la donna tende a mettere da parte i propri bisogni nel rapporto di coppia,
e nelle situazioni conflittuali soffoca la rabbia;
dietro tutto questo c'è sempre la paura che il partner possa abbandonarla.
Se è così,
un percorso psicologico potrebbe aiutarLa a:
prendere in considerazione i propri bisogni
valutarsi come degna di essere amata
liberarsi dal "troppo" amore.
Ci ha mai pensato?
Saluti cordiali.
[#4]
Ex utente
No non ci ho mai pensato perché l ho sempre giustificato pensando che è il suo carattere così freddo cosa che cmq mi ha detto la figlia e anche la madre di lui.
E quando io lo metto di fronte a questo mio disagio lui dice che sono mie paranoie.
Ma non credo proprio di fantasticare.
Anzi pensi che la figlia stessa mi ha detto che qualsiasi altra donna si sarebbe gia stancata.
Purtroppo il troppo amore e/o il mio innato istinto materno stanno prevalendo dovrei" rientrare in carreggiata".
Grazie per la sua attenzione e disponibilità
E quando io lo metto di fronte a questo mio disagio lui dice che sono mie paranoie.
Ma non credo proprio di fantasticare.
Anzi pensi che la figlia stessa mi ha detto che qualsiasi altra donna si sarebbe gia stancata.
Purtroppo il troppo amore e/o il mio innato istinto materno stanno prevalendo dovrei" rientrare in carreggiata".
Grazie per la sua attenzione e disponibilità
[#5]
E' stato un piacere.
Mi auguro che Lei possa prendere veramente in considerazione l'opportunità di fare un percorso psy individuale;
forse una maggiore determinazione ed assertività da parte Sua
potrebbero modificare in meglio la situazione di coppia.
Saluti cordiali,
con augurio che il nuovo anno sia migliore.
Mi auguro che Lei possa prendere veramente in considerazione l'opportunità di fare un percorso psy individuale;
forse una maggiore determinazione ed assertività da parte Sua
potrebbero modificare in meglio la situazione di coppia.
Saluti cordiali,
con augurio che il nuovo anno sia migliore.
[#7]
Sono proprio questi gli interrogativi che potrebbero trovare risposta attraverso un percorso con un/a bravo/a Psicologo/a che sia anche psicoterapeuta.
Ci pensi.
Nel frattempo questa breve lettura potrebbe illuminare:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1787-dipendenza-affettiva-aspetti-psicologici-e-terapeutici.html
Cari auguri!
[#8]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile utente
leggo molta sofferenza e infelicità nel suo scritto, scrive molto del suo uomo ma descrive poco di lei, o meglio lei è come se si fosse messa in un angolo ad aspettare di essere riscoperta, ad aspettare di ricevere l'amore di una persona che possa rivalutarla. In quello che leggo c'è molto desiderio di essere felice, ma sembra essere bloccata da una relazione che non la rende tale ed è importante che abbia avuto il coraggio di scrivere poichè questa sua riflessione potrebbe aprire un dialogo ben più profondo per lei.
Un dialogo con uno psicoterapeuta che l'aiuti a riscoprire cosa in questo momento è meglio per lei, a riscoprire cosa veramente desidera per sè stessa !
Comprendere perchè soffrire in silenzio...anzichè dispiegare nuovi orizzonti e nuove risorse da investire sulla sua vita
Un cordiale saluto
Psicologa e Psicoterapeuta
Verona
leggo molta sofferenza e infelicità nel suo scritto, scrive molto del suo uomo ma descrive poco di lei, o meglio lei è come se si fosse messa in un angolo ad aspettare di essere riscoperta, ad aspettare di ricevere l'amore di una persona che possa rivalutarla. In quello che leggo c'è molto desiderio di essere felice, ma sembra essere bloccata da una relazione che non la rende tale ed è importante che abbia avuto il coraggio di scrivere poichè questa sua riflessione potrebbe aprire un dialogo ben più profondo per lei.
Un dialogo con uno psicoterapeuta che l'aiuti a riscoprire cosa in questo momento è meglio per lei, a riscoprire cosa veramente desidera per sè stessa !
Comprendere perchè soffrire in silenzio...anzichè dispiegare nuovi orizzonti e nuove risorse da investire sulla sua vita
Un cordiale saluto
Psicologa e Psicoterapeuta
Verona
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.9k visite dal 28/12/2017.
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