Ansia e depressione

Salve psicologi scrivo per l’ennesima volta anche rassicurarmi un po’ con voi che siete si grande aiuto. Comunque sono passati ormai 7-8 mesi da quando non riesco più ad essere me stesso. Molte volte sono in ansia e ogni pensiero che mi faccio mi fa molta paura. Sento tipo il bisogno di avere tutto sotto controllo e molte volte sono anche depresso e non ho voglia di fare niente. Altre volte oltre a l’ansia ho pensieri confusi che non hanno alcun senso (tipo significato delle parole, il passare del tempo) e molte volte quando parlo non riesco a fare un discorso come vorrei io perché la mia mente pensa ad altro. Sono seguito da una psicologa da circa 6-7 mesi ma non vedo troppi cambiamenti e molte volte quando mi sento meglio é come se partisse solo da me e i farmaci e la psicoterapia non servissero a niente. Appunto da quando sono stato male ho cominciato subito con i farmaci (maveral e trilafon) che però mi aiutano solo in parte. Cosa posso fare ? Ormai sono quasi senza speranza ma per fortuna riesco da solo ad andare avanti a lavorare e a mantenere le mie amicizie anche se con difficoltà.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentile
Lei è giovanissimo e merita una vita decisamente più serena. Parli con la o lo psicoterapeuta che la segue di queste sue perplessità e ipotizzi insieme a lui o lei la possibilità di proseguire il percorso con un’altro/a collega. Questo dovete deciderlo insieme e a lei farà sicuramente bene esprimere quanto sente. I farmaci glieli ha prescritti il suo medico di famiglia o uno specialista psichiatra? Parli anche con il suo medico di famiglia delle sensazioni che prova e insieme a lui ipotizzi varie possibilità.
Ciò che deve prefiggersi è trasformare la sua vita in una scoperta e non più in una lotta perpetua.
Mille auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Utente
Utente
Grazie infinite, ma secondo lei c’è possibilita di non uscirne più? Cioè sono già 7 mesi che non riesco a vivere come vivevo prima, dopo un piccolo attacco di panico la mia vita é cambiata così.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Alla sua età questi pensieri non deve neppure averli.
Ma deve seguire il percorso giusto e vedrà che troverà benessere e gioia. Quella che merita la sua età.
Auguri
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Utente
Utente
Salve volevo chiedere un’altra cosa, é possibile che il mettere in dubbio un po’ la realtà, la poca voglia di continuare a vivere e il non trovare un po’ il senso della mia esistenza sia riconducibile ad uno stato di schizofrenia? Perché i miei pensieri sono molto confusi e molte volte mi sembra che quello che risulta essere facile e naturale per un’altra persona a me risulta molto difficile e innaturale. Se si trattasse di uno stato di preschizofrenia c’è possibilita che riesca ad uscirne e riuscire a tornare come ero prima dimenticando anche questo bruttissimo e infinito periodo di angoscia e pensieri confusi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

mi ha fatto pensare la Sua frase
"..molte volte quando mi sento meglio é come se partisse solo da me e i farmaci e la psicoterapia non servissero a niente...";
mi ha fatto pensare perchè non sempre il paziente ha la percezione di quanto importante sia il percorso che sta facendo.
Tanto più importante se - come nel caso Suo - abbina psicoterapia e farmacoterapia che - come potrà leggere anche qui - risulta il mix vincente:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

Il tempo del malessere è lento a trascorrere,
ma non si faccia scoraggiare.
Non faccia ipotesi di altre patologie psichiatriche, servirebbero solo a complicare la Sua mente.

Due domande:
La Sua psicologa è anche psicoterapeuta?
I farmaci Le sono stati prescritti dallo psichiatra oppure dal medici di base?

Saluti cordiali.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentile,
lo stato di confusione che riferisce può essere un sintomo molto significativo per chi la segue e ascrivibile a disturbi ben precisi.
Il fatto che lei ne sia consapevole è già un aspetto molto importante che dovrebbe in parte esserle di aiuto. Di certo chi le ha prescritto i farmaci ha fatto una diagnosi e quindi, come già le avevo consigliato, chieda di averla, è un suo diritto, chieda allo psichiatra o al medico che la segue quanto tempo ipotizzano affinché i farmaci sortiscano effetto, esponga quanto sta provando che sarà per lui/lei una utile indicazione. Parli anche con lo/la psicoterapeuta che la segue se è persona diversa, ma non faccia autodiagnosi che sarebbero inutili e falsate nello stato in cui si trova e non avendo gli strumenti necessari per poterlo fare. Segua un ordine sulle cose da chiarire e da chiedere. Dopo aver avuto tutte le riposte del caso avrà gli elementi per comprendere meglio anche i sintomi e valutare l’eventualità di una ulteriore diagnosi per conferma. Comprendo che gli stati d’animo che prova lei sono molto invasivi e generano uno stato di perenne allerta che tende complessa la quotidianità, ma provi a concentrarsi sulle soluzioni, si apra a nuovi possibili progetti e cerchi soprattutto di non sentirsi solo nella lotta verso un miglior stare al mondo.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie delle risposte. I farmaci sono stati prescritti da uno psichiatra e non ne sono sicuro ma mi sembra che la psicologa non sia psicoterapeuta. Volevo dire anche che sento il bisogno di tornare a pensare come una persona normale perché mi sembra di mettere tutto in dubbio come se ci fosse un’alternativa a tutto anche a quello che dico. grazie ancora delle risposte
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Le mie domande erano relative a:
la prima al fatto che una solo una psicoterapeuta è autorizzata (e possiede la preparazione) per curare:
la seconda alla effettuazione di una visita psichiatrica con relativa diagnosi, che è stata effettuata; essa esclude le Sue .. fantasie schizofreniche.

Quando ha tempo legga l'articolo in link: La confermerà nel Suo percorso e La incoraggerà.

Saluti cordiali.
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