Smettere di tradire per amore
Sono un ragazzo di 25 anni fidanzato da un anno e mezzo con una ragazza poco più grande con cui mi sto apprestando ad andare a convivere.
Siamo innamorati e anche se non facciamo più il sesso sfrenato tipico dei primi periodi trovo comunque la nostra vita sessuale soddisfacente, anche se mi sento un po' in difetto nei suoi confronti per questo calo e ho una leggera ansia da prestazione quando lo facciamo.
Questa è la prima relazione in cui credo davvero pensando ad una futura famiglia e vita insieme.
Dopo un anno in cui ho saputo gestire gli impulsi d'attrazione verso altre (sia ragazze che donne, anche semplicemente incrociate per strada, pensando che siano normali), limitandomi solamente a qualche sempre meno sporadica chat, sono uscito con una ragazza un po' più giovane a cui piacevo molto e non ho saputo resistere alle sue provocazioni, ne sono scaturiti diversi incontri molto soddisfacenti dal punto di vista sessuale e, per quanto mi riguarda, finalizzati solo a quello, ma non per l'altra parte che ha cominciato ad affezionarsi per cui ho deciso di interrompere questa frequentazione.
Io credo di chattare con altre perché non sono più soddisfatto della mia situazione di amicizie, il che unito al fatto che la mia fidanzata abita in un'altra città (possiamo vederci solo alcuni giorni alla settimana) fa si che mi ritrovi ad avere molto tempo libero fuori dal lavoro, da solo e con un conseguente senso di noia, unito ad una mia morale purtroppo non ancora eccelsa.
Anche in passato avevo già tradito ma il mio coinvolgimento nelle precedenti relazioni non era paragonabile, non ero innamorato.
Riconosco di fare molta fatica a resistere alle tentazioni sessuali (mentre nella vita sono molto razionale), che le attenzioni di altre ragazze rinfranchino il mio ego così come soddisfarle sessualmente, che provare un senso di trasgressione mi faccia sentire particolarmente "vivo" ma non è quello che voglio dalla vita e non voglio continuare a infangare la mia storia con la persona più bella che abbia mai conosciuto.
Magari inconsciamente sento la pressione di andare a convivere così giovane creando una divisione netta tra un futuro che mi auguro roseo ma tutto sommato immagino "regolare" e una gioventù che prima di conoscere lei (che invece ha una morale molto forte coi valori tipici della chiesa) dava molto spazio al divertimento, anche sregolato, che ogni tanto ricordo col sorriso ma consapevole che crescendo certe dinamiche cambiano.
Vorrei chiedere un parere esperto sulla mia storia, se è possibile che sia affetto da qualche disturbo sessuale che mi renda così promiscuo e com'è visto l'amore da un punto di vista scientifico, perché superficialmente è facile essere malvisto ma io quando guardo negli occhi la mia ragazza sorridere ci vedo dentro il nostro futuro; o se l'amassi davvero dovrei automaticamente trovare la forza di dire no alle tentazioni? Può in qualche modo la vita sessuale emanciparsi da quella sentimentale senza intaccarla?
Saluti e grazie.
Siamo innamorati e anche se non facciamo più il sesso sfrenato tipico dei primi periodi trovo comunque la nostra vita sessuale soddisfacente, anche se mi sento un po' in difetto nei suoi confronti per questo calo e ho una leggera ansia da prestazione quando lo facciamo.
Questa è la prima relazione in cui credo davvero pensando ad una futura famiglia e vita insieme.
Dopo un anno in cui ho saputo gestire gli impulsi d'attrazione verso altre (sia ragazze che donne, anche semplicemente incrociate per strada, pensando che siano normali), limitandomi solamente a qualche sempre meno sporadica chat, sono uscito con una ragazza un po' più giovane a cui piacevo molto e non ho saputo resistere alle sue provocazioni, ne sono scaturiti diversi incontri molto soddisfacenti dal punto di vista sessuale e, per quanto mi riguarda, finalizzati solo a quello, ma non per l'altra parte che ha cominciato ad affezionarsi per cui ho deciso di interrompere questa frequentazione.
Io credo di chattare con altre perché non sono più soddisfatto della mia situazione di amicizie, il che unito al fatto che la mia fidanzata abita in un'altra città (possiamo vederci solo alcuni giorni alla settimana) fa si che mi ritrovi ad avere molto tempo libero fuori dal lavoro, da solo e con un conseguente senso di noia, unito ad una mia morale purtroppo non ancora eccelsa.
Anche in passato avevo già tradito ma il mio coinvolgimento nelle precedenti relazioni non era paragonabile, non ero innamorato.
Riconosco di fare molta fatica a resistere alle tentazioni sessuali (mentre nella vita sono molto razionale), che le attenzioni di altre ragazze rinfranchino il mio ego così come soddisfarle sessualmente, che provare un senso di trasgressione mi faccia sentire particolarmente "vivo" ma non è quello che voglio dalla vita e non voglio continuare a infangare la mia storia con la persona più bella che abbia mai conosciuto.
Magari inconsciamente sento la pressione di andare a convivere così giovane creando una divisione netta tra un futuro che mi auguro roseo ma tutto sommato immagino "regolare" e una gioventù che prima di conoscere lei (che invece ha una morale molto forte coi valori tipici della chiesa) dava molto spazio al divertimento, anche sregolato, che ogni tanto ricordo col sorriso ma consapevole che crescendo certe dinamiche cambiano.
Vorrei chiedere un parere esperto sulla mia storia, se è possibile che sia affetto da qualche disturbo sessuale che mi renda così promiscuo e com'è visto l'amore da un punto di vista scientifico, perché superficialmente è facile essere malvisto ma io quando guardo negli occhi la mia ragazza sorridere ci vedo dentro il nostro futuro; o se l'amassi davvero dovrei automaticamente trovare la forza di dire no alle tentazioni? Può in qualche modo la vita sessuale emanciparsi da quella sentimentale senza intaccarla?
Saluti e grazie.
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Gentile ragazzo, penso che convivere a 25 anni sia abbastanza presto, vista la sua spinta a vivere con maggiore libertà la sua giovinezza..mi domando anche che lavoro faccia e se di questo lavoro Lei sia soddisfatto, motivato, tutto questo suo tempo .. vuoto.. veramente non si può spendere, illuminare in altro modo, che cercando conferme in donne , ragazze carine e innamorabili, secondo il più classico dei copioni , come spesso fanno gli uomini insicuri..? Dove andreste a convivere nella sua città , di Lei intendo, o nella città della sua ragazza, anche questa è una scelta su cui riflettere, e di cui parlare.. forse ci sono cose tra voi su cui non si parla e che in qualche modo non migliorano l'intesa..Essere in coppia e convivere, non è solo .. "regolare".. ,ma può essere fattore di crescita reciproca, di spinta a progredire, a sperare, è un patto di lealtà e di coraggio, di sesso certo, ma anche di amicizia, complicità emotiva e tanto altro.. La invito a riflettere, come si sentirebbe se la sua ragazza , con lo sguardo chiaro. si sentisse innamorabile di giovanotti che .. ce provano..? Le faccio molti auguri, di Buon Natale e di buoni pensieri... tradire per amore , così in partenza ? Meglio avere le idee chiare..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
Io sono un meccanico, il lavoro per cui ho studiato e che ho sempre voluto fare per cui sono soddisfatto della mia vita lavorativa.
Lei verrebbe a vivere da me dato che dei due quello col lavoro fisso sono io e lei è d'accordo.
Certo, questo rapporto mi ha fatto maturare molto, capire l'importanza di certe cose e mi sta trasmettendo dei valori, motivo per cui non frequento più alcune compagnie con cui mi divertivo ma che poi ho capito non esserci proprio un'amicizia così solida alla base, con la conseguente maggior solitudine e siccome sono un ragazzo abbastanza pigro da solo fatico a trovare lo spunto per svolgere qualche hobby (mi piace il fai da te e fare sport ma senza compagnia mi spengo).
Io credo di aver trasmesso a lei un senso tecnico di praticità e di averle fatto conoscere delle realtà ben diverse dal contesto in cui è cresciuta.
Ed è proprio per questi valori che condivido e che sto cercando di assorbire che vorrei perdere questa propensione alla scappatella, ma essendo sempre stato abituato in un certo modo fin da ragazzino non è semplice. Comunque non sarei felice se la cosa fosse a parti invertite.
Ormai quel che è stato è stato e mi porterò dentro il peso di questo errore almeno fin quando staremo assieme, ma sinceramente se riuscissi a sfruttarlo per "esorcizzarmi" e capire davvero la lezione sarei soddisfatto.
Per me queste tentazioni che a caldo possono sembrare emozionanti, in realtà col senno di poi mi preoccupano e pesano molto. Vorrei cambiare sotto questo punto di vista.
Lei verrebbe a vivere da me dato che dei due quello col lavoro fisso sono io e lei è d'accordo.
Certo, questo rapporto mi ha fatto maturare molto, capire l'importanza di certe cose e mi sta trasmettendo dei valori, motivo per cui non frequento più alcune compagnie con cui mi divertivo ma che poi ho capito non esserci proprio un'amicizia così solida alla base, con la conseguente maggior solitudine e siccome sono un ragazzo abbastanza pigro da solo fatico a trovare lo spunto per svolgere qualche hobby (mi piace il fai da te e fare sport ma senza compagnia mi spengo).
Io credo di aver trasmesso a lei un senso tecnico di praticità e di averle fatto conoscere delle realtà ben diverse dal contesto in cui è cresciuta.
Ed è proprio per questi valori che condivido e che sto cercando di assorbire che vorrei perdere questa propensione alla scappatella, ma essendo sempre stato abituato in un certo modo fin da ragazzino non è semplice. Comunque non sarei felice se la cosa fosse a parti invertite.
Ormai quel che è stato è stato e mi porterò dentro il peso di questo errore almeno fin quando staremo assieme, ma sinceramente se riuscissi a sfruttarlo per "esorcizzarmi" e capire davvero la lezione sarei soddisfatto.
Per me queste tentazioni che a caldo possono sembrare emozionanti, in realtà col senno di poi mi preoccupano e pesano molto. Vorrei cambiare sotto questo punto di vista.
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Gentile ragazzo, sarebbe una buona idea un percorso con un Collega de visu con cui rileggere alcuni aspetti della sua storia personale che le hanno trasmesso il desiderio ed il bisogno di sedurre per avere, temo, la verifica del suo valore e del suo potere contrattuale. Anche se è uno sguardo sul mondo degli affetti e dell'amore che Lei , ragazzo intelligente e sensibile, disapprova.. Potrebbe rivolgersi anche al Consultorio familiare, chiedendo al suo dottore di base..
Le faccio molti auguri, il suo modo di vivere è molto diffuso e sedurre è il tentativo per riempire una sensazione di.. vuoto.. e di progettualità che potrebbe essere colmato in altri modi, migliori..
Le faccio molti auguri, il suo modo di vivere è molto diffuso e sedurre è il tentativo per riempire una sensazione di.. vuoto.. e di progettualità che potrebbe essere colmato in altri modi, migliori..
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 20/12/2017.
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