Soffro anche di attacchi di panico e ipocondria fino al midollo
Sono una ragazza di 31 anni e credo di essere caduta in un vortice che sta risucchiando tutta la mia vita. Possiedo una laurea e sono disoccupata. Per sostenere tutte le spese economiche inerenti l'università ho fatto tutti i lavori possibili, tra cui la cameriera per ben 7 anni. Al momento della laurea ho lasciato il lavoro per cercare finalmente qualcosa inerente i miei studi ma ho ricevuto sempre tantissimi delusioni. Sono fidanzata e convivente e molti non fanno altro che ripetermi che ho un compagno e quindi posso essere felice ma per me non è così. Io voglio un lavoro, voglio la mia indipendenza. Soffro a stare a casa, sto perdendo anche la forza di cercare e inviare curriculum, mi manca tanto il periodo pre laurea in cui uscivo, avevo tanti amici, danzavo, lavoravo seppur come cameriera. Adesso ho perso la voglia di vivere, non voglio uscire e vedere gente anche perché economicamente non posso sostenere nulla. Il mio compagno di certo non mi fa mancare niente ma io non sto bene così, non riesco a dipendere dagli altri e sono arrivata al punto di far fatica ad alzarmi la mattina perché le mie giornate sono sempre le stesse. Soffro anche di attacchi di panico e ipocondria fino al midollo. Chiedo un aiuto perché non sto più riuscendo a gestire me stessa e non so come affrontare questo periodo.
Grazie anticipatamente.
Grazie anticipatamente.
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Cara utente, lo stato depressivo che sta attraversando, pur non volendo azzardare diagnosi per Internet, potrebbe conseguire ad una serie di cambiamenti troppo bruschi che si sono determinati in contemporanea, e che lei avverte come "perdite". Ha lasciato il lavoro, che al contrario di quanto si dice non è solo fatica ma anche una sorgente di cose piacevoli: stipendio, contatti umani, distrazione dai momenti negativi; e lo ha lasciato proprio quando concludeva un altro percorso fondamentale, ossia il corso di studi universitario. In pratica, da un momento all'altro lei si è trovata senza impegni, senza mezzi, spaesata, piena di aspirazioni che però non si realizzano a comando, come il nuovo lavoro più adeguato al nuovo titolo di studio, che rischiano quindi di tradursi in frustrazioni. Le consiglierei di vivere con calma questo momento praticando la Scrittura Espressiva, tecnica che le sarà spiegata da uno psicologo, per non trovarsi sopraffatta da sentimenti negativi e insieme dal carico delle cose da fare (inviare curricula, dare un senso alle sue giormnate) che le appaiono caotiche e spesso frustranti. Le sono vicina, con molti auguri. Ci tanga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 19/12/2017.
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