Autostima e rapporto con i genitori

Buongiorno!
Sono una ragazza con problemi di autostima e ansia. Volevo dapprima rapidamente e sommariamente introdurre la mia storia. Provengo da una famiglia benestante, genitori ipercritici e iperprotettivi e un fratello bravo in ogni attività e disciplina nella cui ombra ho sempre vissuto. I contrasti con i miei genitori iniziarono durante l'adolescenza, quando cominciai a studiare di meno, sebbene in realtà avessi un rendimento scolastico assolutamente nella norma anche se non eccellente (media del 7/7.5 circa). Durante questo periodo sfogavo ogni frustrazione nel cibo, ingrassando considerevolmente, senza tuttavia diventare obesa ma restando sovrappeso. Mi sentivo disprezzata in casa e a scuola, ove venivo presa in giro dai ragazzi per il mio peso e per il mio essere costantemente "tra le nuvole". Ciò determinava cattivo umore, nervosismo e aggressività da parte mia verso il prossimo, alimentato da un amore non corrisposto che provavo nei confronti di un ragazzo.
Un cambiamento in positivo avvenne il quinto anno di superiore, quando conobbi un ragazzo che mi insegnò ad amare e ad amarmi, migliorando il rapporto con me stessa e con gli altri. In poco tempo persi peso, migliorò il mio rendimento scolastico, iniziai l'università e nei primi esami presi solo il massimo e ciò attenuò i contrasti con i miei genitori.
Il periodo di serenità durò, tuttavia, poco. Il successo e l'approvazione della mia famiglia e degli altri mi provocarono problemi d'ansia che presto sfociarono in esaurimento nervoso. Per la prima volta non apparivo più svogliata agli occhi dei miei genitori e non volevo rovinare tutto. Smisi di dormire, iniziai a studiare giorno e notte, persi peso in modo eccessivo. Ero instabile emotivamente e psicologicamente e il mio ragazzo mi lasciò. L'esaurimento passò in realtà da solo, prendendo dosi lievissime di ansiolitici. I miei genitori si preoccuparono molto e i nostri rapporti cambiarono in positivo. Tuttavia, i contrasti ritornarono quando iniziai una relazione a distanza da loro non approvata. Essendo, infatti, molto all'antica hanno sempre avuto molta difficoltà a lasciarmi dormire con un ragazzo. Oggi ho concluso l'università con il massimo dei voti e ho ancora una relazione a distanza.
Credo che i problemi di autostima e ansia siano legati, in modo evidente, al rapporto con la mia famiglia. Ho più volte cercato di affrontarli ma hanno sempre negato e non sono mai riuscita a instaurare un vero dialogo.Vorrei sapere se fosse possibile istaurare un dialogo con i miei genitori e, in tal caso, come fare. Sono convinta che loro non siano consapevoli di avermi fatto del male, avendo sempre e solo agito pensando di fare il mio bene. Tuttavia, assumendo un atteggiamento autoritario del "so io cosa è bene per te", hanno di fatto trascurato le mie esigenze e richieste.
Nell'attesa di un riscontro, ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei ci chiede:
"..Vorrei sapere se fosse possibile istaurare un dialogo con i miei genitori e, in tal caso, come fare."

Che il dialogo con i Suoi possa essere migliorato, è possibile.

Che ciò sia realizzabile attraverso un consulto online,
attraVerso qualche saggio consiglio
o indicazione di strategie,
questo purtroppo NO,
non è possibile.
Si tratta infatti di una vicenda che ha radici molto profonde,
fin dalla Sua nascita,
e che affonda nel modo che i Suoi genitori vedono e vivono la genitorialità.

E' auspicabile che "Lei" che ci scrive affronti un percorso psicologico individuale a proprio vantaggio;
la terapia familiare invece coinvolge anche gli altri membri della famiglia, se sono disponibili.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/