Fine della vita

Salve,
scrivo per disperazione. A seguito di due eventi traumatici e molto pesanti nella mia vita, della stessa natura, mi ritrovo con la mente distrutta e l'anima in brandelli, ammesso che ancora ne abbia una. perchè io in realtà mi sento senz'anima, come se fossi morta dentro. e no, non è depressione, perchè da quella sono quasi certa che con i dovuti aiuti se ne possa uscire, che sia un aiuto psicologico o un supporto farmacologico.... io non mi sento depressa, e credo di poterlo affermare con certezza perchè ci sono stati momenti della mia vita in cui ovviamente mi sono sentita depressa,ma in questo caso è diverso. mi sento spenta, appunto morta. sono conseguenze dirette di questi due vissuti terribili ,e non so che fare. ho pensato al'eutanasia perchè non ho voglia di vivere, e inoltre ho altri disturbi correlati a tutto questo, di natura psicosomatica ,provo solo dolore e disperazione ma ho paura che non riuscirei ad affrontare il percorso dell'eutanasia tutto da sola, visto che per le leggi italiane non posso chiedere aiuto a nessuno senza fargli passare dei guai .e se poi non riuscissi a comunicare il mio dolore e il mio male e venissi rispedita a casa non saprei come fare per suicidarmi da sola, perchè quella è l'unica soluzione. mi sento senza speranza e non voglio perpetuare quest'agonia, non mi piace più nulla, sono rovinata internamente per via di ciò che ho subito e non so cosa farne della mia vita. per ora non mi sento di aggiungere altro, magari dalle vostre risposte se opportuno potrò fornire maggiori dettagli. vedo già uno psicologo e con lui ho provato a parlargliene ma siamo ad un punto di stallo. vi prego, non lasciatemi sola.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Cara utente, pur con tutta la comprensione, risulta difficile aiutare se non si viene almeno orientati circa la direzione in cui fornire questo aiuto. "Mente distrutta", "anima a brandelli", aspirazione all'eutanasia a 26 anni sembrano veramente rimandare ad una condizione senza speranza, ma non potendo sapere dalle sue parole se lei è stata vittima di incidenti o malattie devastanti, o se invece il suo dolore consegue alla non accettazione di qualche altro drammatico evento, risulta impossibile offrirle altro che generiche parole di speranza e di conforto. Unico dato certamente al suo attivo è il fatto che ha saputo e voluto rivolgersi a uno psicologo, col quale però è giunta "ad un punto di stallo". E' a lui che è opportuno lei manifesti il suo dolore, la sua rabbia, tutti i sentimenti che le impediscono di lasciare andare il passato per cominciare a guardare al futuro. Con auguri sentiti.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Grazie per la risposta.
Se si riferisce ad incidenti stradali o a malattie organiche, no, non presento queste condizioni, mi riferisco ad esperienze di vita e vissuti drammatici che non sto esasperando ma che per me sono stati devastanti emotivamente e psicologicamente e che mi hanno lasciato conseguenze segni e cicatrici indelebili e dolorosi. sto soffrendo molto e non ho davvero speranza. purtroppo mi è difficilissimo parlarne.
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Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Non merito una risposta...? devo aggiungere altri dettagli? ho evitato di andare troppo nello specifico per evitare riconoscimenti...
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Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Grazie in ogni caso, anche se altro non avevo chiesto se non un "non lasciatemi sola"....