Ansia da esame
Buonasera, sono studentessa e da qualche anno accuso molta difficoltà nella preparazione degli esami universitari, sebbene la situazione stia leggermente migliorando. Nelle settimane precedenti la data d’esame sono spesso travolta da forte ansia che arriva purtroppo a paralizzarmi, da pensieri intrusivi catastrofici i quali spesso mi hanno portato a posticipare la prova, rallentando inevitabilmente la mia carriera universitaria. Nelle rare volte in cui sono riuscita a trovare coraggio ho superato brillantemente l’esame in questione, quindi il mio problema non è correlato allo studio in sè quanto alla mia insicurezza, che nella fase di preparazione mi porta ad assumere un atteggiamento di ipercontrollo, studiando fino allo sfinimento per esser sicura poi di ricordare ogni dettaglio al momento del colloquio.
La mia domanda è: come posso superare questo mio limite che mi crea notevole disagio e stress?
La mia domanda è: come posso superare questo mio limite che mi crea notevole disagio e stress?
[#1]
Insicurezza intendiamola come: non sicurezza/certezza di essere promossa all’esame.
- procrastinando di presentarsi all’esame, lo farà alla sessione successiva. Esattamente nello stesso modo che accadrebbe se venisse bocciata. Quindi cosa cambia? Lo scrive lei che a causa dell’iper-controllo, ha rallentato la carriera universitaria. Esattamente come venire bocciata. Giusto?
Quindi: timore di essere bocciata?
- E se venisse bocciata ad un esame, cosa potrebbe accadere di così terribilmente catastrofico?
- quali sarebbero le conseguenze di una bocciatura? Emotive? Familiari? Interpersonali?
- procrastinando di presentarsi all’esame, lo farà alla sessione successiva. Esattamente nello stesso modo che accadrebbe se venisse bocciata. Quindi cosa cambia? Lo scrive lei che a causa dell’iper-controllo, ha rallentato la carriera universitaria. Esattamente come venire bocciata. Giusto?
Quindi: timore di essere bocciata?
- E se venisse bocciata ad un esame, cosa potrebbe accadere di così terribilmente catastrofico?
- quali sarebbero le conseguenze di una bocciatura? Emotive? Familiari? Interpersonali?
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#5]
L’ansia non è mai ingiustificata. Ci sono sempre cognizioni, pensieri automatici, credenze disfunzionali che la determinano.
Le mie domande erano un invito a riflettere sui suoi timori e sulle conseguenze di un fallimento.
un timore di fallimento è preceduto da pensieri scarsamente funzionali che le determinano lo stato ansioso pre esame e, nello stesso tempo, compare di frequente (come nel suo caso) il desiderio di comprendere le possibilità di trovare serenità negli studi.
Dato che online questo appare difficoltoso, la invito a contattare un/una collega psicologo psicoterapeuta di persona con il fine di analizzare le variabili suddette.
Cordiali saluti
Le mie domande erano un invito a riflettere sui suoi timori e sulle conseguenze di un fallimento.
un timore di fallimento è preceduto da pensieri scarsamente funzionali che le determinano lo stato ansioso pre esame e, nello stesso tempo, compare di frequente (come nel suo caso) il desiderio di comprendere le possibilità di trovare serenità negli studi.
Dato che online questo appare difficoltoso, la invito a contattare un/una collega psicologo psicoterapeuta di persona con il fine di analizzare le variabili suddette.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Un insuccesso non ha alcuna ripercussione, se non confermare ciò che sento, ovvero aver fallito finora nell’ambito “scolastico”. Non ho mai avuto problemi di questo tipo nello studio, se non negli ultimi tempi, sono sempre stata molto diligente e rigida con me stessa. Ho già avuto dei colloqui con uno psicologo, ma non sono riuscita a venirne ancora a capo. Grazie lo stesso.
[#7]
1)“Un insuccesso non ha alcuna ripercussione, se non confermare ciò che sento, ovvero aver fallito finora nell’ambito “scolastico” “.
Questa è certamente una ripercussione dolorosa che verosimilmente le determina il non presentarsi all’esame. Ma emotivamente? Come la fa sentire sentirsi di aver fallito?
2) “sono sempre stata molto diligente e rigida con me stessa”. È molto probabile che questa tendenza verosimilmente correlata a controllo e perfezionismo, sia uno dei “pezzi” su cui bisognerebbe lavorare per decrementare intensità frequenza e durata delle sue ansie.
3) questo è un portale di consulenza, in cui i professionisti possono provare ad offrire degli spunti di riflessione e dei suggerimenti. Non è un sito curativo.
Quindi, se con il collega precedente non ne è venuta a capo (nuovo fallimento???), non vuol dire che riprovandoci non troverà la soluzione al disagio che scrive.
Questa è certamente una ripercussione dolorosa che verosimilmente le determina il non presentarsi all’esame. Ma emotivamente? Come la fa sentire sentirsi di aver fallito?
2) “sono sempre stata molto diligente e rigida con me stessa”. È molto probabile che questa tendenza verosimilmente correlata a controllo e perfezionismo, sia uno dei “pezzi” su cui bisognerebbe lavorare per decrementare intensità frequenza e durata delle sue ansie.
3) questo è un portale di consulenza, in cui i professionisti possono provare ad offrire degli spunti di riflessione e dei suggerimenti. Non è un sito curativo.
Quindi, se con il collega precedente non ne è venuta a capo (nuovo fallimento???), non vuol dire che riprovandoci non troverà la soluzione al disagio che scrive.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 15/12/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.