Scelta criticabile
Buonasera dottori,
Vi scrivo a riguardo di un mio accaduto.
Mesi fa é venuto a mancare il genitore di un amico di vecchia data.
Questo amico é una persona riservata, ed io in tutta coscienza ho deciso di non informare la stretta cerchia di amici comuni del triste avvenimento. Le mia scelta ha preso le mosse proprio dal presupposto che il diretto interessato é una persona riservata, e dalla convinzione che eventi del genere siano molto intimi, e che chi ne é protagonista meriti discrezione e rispetto, affinché possa in libertà ed autonomia, secondo i propri tempi e modi, decidere a chi dire e anche cosa dire.
Dopo un paio di mesi il mio amico che ha perduto il genitore ha scritto su un social network un "memoriale" al caro genitore, ed é in questo modo che i miei altri amici ne sono venuti a conoscenza.
A quel punto, di fronte ad una domanda (ormai "retorica" ) di uno dei miei amici, il quale chiedeva conferme sull'accaduto, ho confermato la triste notizia, ed aggiunto di averlo saputo subito, ma successivamente spiegando le mie ragioni per non averlo reso pubblico.
Io ora mi chiedo se il mio atteggiamento é così criticabile e sbagliato.
Se, a vostro parere, avrebbero ragione a rimanerci male nei miei confronti.
Preciso anche che l'amico che ha subito la perdita é principalmente mio amico, e secondariamente loro. Soprattutto in passato l'amicizia é stato molto forte, ed io conoscevo la famiglia.
É per questo che ha avvisato solo me (fra questa cerchia di persone).
Vi ringrazio.
Vi scrivo a riguardo di un mio accaduto.
Mesi fa é venuto a mancare il genitore di un amico di vecchia data.
Questo amico é una persona riservata, ed io in tutta coscienza ho deciso di non informare la stretta cerchia di amici comuni del triste avvenimento. Le mia scelta ha preso le mosse proprio dal presupposto che il diretto interessato é una persona riservata, e dalla convinzione che eventi del genere siano molto intimi, e che chi ne é protagonista meriti discrezione e rispetto, affinché possa in libertà ed autonomia, secondo i propri tempi e modi, decidere a chi dire e anche cosa dire.
Dopo un paio di mesi il mio amico che ha perduto il genitore ha scritto su un social network un "memoriale" al caro genitore, ed é in questo modo che i miei altri amici ne sono venuti a conoscenza.
A quel punto, di fronte ad una domanda (ormai "retorica" ) di uno dei miei amici, il quale chiedeva conferme sull'accaduto, ho confermato la triste notizia, ed aggiunto di averlo saputo subito, ma successivamente spiegando le mie ragioni per non averlo reso pubblico.
Io ora mi chiedo se il mio atteggiamento é così criticabile e sbagliato.
Se, a vostro parere, avrebbero ragione a rimanerci male nei miei confronti.
Preciso anche che l'amico che ha subito la perdita é principalmente mio amico, e secondariamente loro. Soprattutto in passato l'amicizia é stato molto forte, ed io conoscevo la famiglia.
É per questo che ha avvisato solo me (fra questa cerchia di persone).
Vi ringrazio.
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Gentile utente, non credo davvero che esista, al giorno d'oggi, un "galateo della sensibilità" così noto e universalmente condiviso da poter dire se sia bene tacere o divulgare la grave perdita subita da un amico, e soprattutto a chi e come. Se lei si è sentito offeso da qualche critica che sente ingiustificata, prenda atto di questo: è stato offeso mentre credeva di fare la cosa giusta. Se invece le critiche l'hanno fatta riflettere, presentandole un aspetto della vicenda che non le era palese, prenda atto di quest'altro modo di vedere le cose e nel futuro si comporti di conseguenza, se ne è convinto, ma ugualmente assolva se stesso, perché ha scelto la strada che al momento le sembrava migliore. Io potrei suggerirle di chiedere, in una situazione analoga, direttamente a chi ha subito la perdita se vuole che la vicenda venga divulgata o no; ma il mio in questo caso non è altro che un ulteriore parere, oltretutto di persona che non conosce le circostanze e l'ambiente, e non certo una regola a cui attenersi. Tutti siamo destinati ad essere talvolta criticati anche se non abbiamo sbagliato, o a sbagliare pur credendo di fare la cosa giusta. Dovremmo tuttavia ricordarci di mantenere la nostra serenità, scusandoci se è necessario, ma perdonando gli altri e anche noi stessi. Cordialmente, auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Gentile utente,
la Sua domanda
"Se, a vostro parere, avrebbero ragione a rimanerci male nei miei confronti."
è preventiva e neutra,
o ha avuto sentore di un loro risentimento nei Suoi confronti,
oppure ne ha timore?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 981 visite dal 14/12/2017.
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