Inferiorità
Gentili dottori, mi rivolgo per un consulto che non riguarda me direttamente, e probabilmente non dovrei "immischirmi"; ma vorrei solamente dare un parere a un mio amico consigliandogli la cosa più giusta. Conosco questo ragazzo da 3 anni circa, e ieri dopo un ennesimo "rifiuto" con una ragazza, che non ha più voluto uscire con lui mi ha confidato che è stanco di provare, che non viene visto o preso in considerazione dalle ragazze e in generale lui si sente "di meno" rispetto agli altri. Si sente sempre invisibile agli occhi degli altri, o ad ogni modo, gli sembra di valere sempre meno delle persone che lo circondano.
So che ha sofferto di depressione, che ne è uscito, o almeno così mi ha detto, ma non capisco perché fa questi ragionamenti. Potete aiutarmi e consigliarmi come sostenerlo? Io ho cercato di fargli capire che capita a tutti di essere "rifiutati" ma non per questo deve sentirsi inferiore o sbagliato. La mia impressione è che questo fatto non abbia fatto altro che aumentare quell'"insicurezza" che lui ha già ma anzi, si è convinto ancora di più delle sue idee.
So che ha sofferto di depressione, che ne è uscito, o almeno così mi ha detto, ma non capisco perché fa questi ragionamenti. Potete aiutarmi e consigliarmi come sostenerlo? Io ho cercato di fargli capire che capita a tutti di essere "rifiutati" ma non per questo deve sentirsi inferiore o sbagliato. La mia impressione è che questo fatto non abbia fatto altro che aumentare quell'"insicurezza" che lui ha già ma anzi, si è convinto ancora di più delle sue idee.
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Gentile utente,
è difficile dare indicazioni su come aiutare lui,
per interposta persona,
per un "riferito" che passa attraverso i Suoi occhi.
Infatti qui noi ci occupiamo unicamente di chi scrive,
che porta dunque in prima persona
problematiche
emozioni
difficoltà
..
E dunque ci occupiamo di Lei
".. Potete aiutarmi e consigliarmi come sostenerlo?.."
Generalmente l'ascolto empatico è più importante che non il tentativo di convincere l'altra persona della scarsa validità delle sue convinzioni, o,
ancor peggio,
dei suoi sentimenti.
Se Lei si metterà in "ascolto profondo" lo confermerà invece nel suo valore personale.
Non si tratta infatti di scambiarsi parole, opinioni, concetti, ...
(" .. vorrei solamente dare un parere a un mio amico consigliandogli la cosa più giusta. ..)
bensì di rendergli possibile l'ESPERIENZA di essere accettato per come è in questo momento,
ascoltato senza giudicare o commentare.
La strada la troverà lui stesso per sè.
O, se avrà bisogno/desiderio di un Suo parere, attenda che sia lui a chiederglielo esplicitamente.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 899 visite dal 11/12/2017.
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